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MotoGP, telaio Honda 2014 e 2015: prestazioni a confronto

Marc Marquez, tornato al telaio 2014 della sua RC213V, ha dominato la gara del Sachsenring, ma Pedrosa gli è arrivato vicinissimo con la moto 2015.

E’ stata la stessa Honda, ad affermare che per Marquez si era tornati al telaio 2014, che gli garantiva una maggiore confidenza rispetto a quello di quest’anno. Poi, alla vigilia della gara del Sachsenring sono state avvistate delle casse HRC che hanno fatto pensare ad un ritorno al passato anche per quanto riguarda i motori.

Questo però sarebbe chiedere forse troppo, specie all’orgoglio degli ingegneri della casa giapponese, i quali dovrebbero ammettere di avere sbagliato completamente l’evoluzione 2015 della moto e che invece, avendo messo a segno una doppietta, hanno ritrovato un po’ di sorriso, anche se la rincorsa al titolo mondiale è una impresa non certo semplice.

Dani Pedrosa

Ma la vittoria di Marquez in terra tedesca è davvero merito solo del telaio dell’anno scorso, o piuttosto per altri motivi? Questa domanda nasce dal fatto che, analizzandone le performance, la RC213V my 2015 proprio piano non si può dire sia andata.

Nelle mani di Pedrosa, notoriamente meno “incisivo” del compagno di squadra, la moto numero 26 ha accumulato 2,2” dal fenomeno di Cervera, un distacco simile a quello dell’anno scorso, quando il fantino di Sabadell terminò a 1,5” dal compagno di squadra.

La differenza sta quindi nella moto o nella mente del pilota, che si sente più in sintonia con una piuttosto che con l’altra e, proprio per questo, riesce a spingere di più? L’impressione continua ad essere che si abbia a che fare con problemi di setting, che restituiscono a Marquez, sulla RC213V con telaio 2015, sensazioni meno positive di quelle provate con la versione 2014.

La verità, probabilmente, non si saprà mai, ma di sicuro c’è che la gara di quest’anno è stata più rapida di oltre 46 secondi rispetto alla scorsa, così come il best-lap in gara è stato migliorato di mezzo secondo.

Manca ancora la certezza della ritrovata competitività del campione del mondo in carica, che al Sachsenring ha messo a segno una vittoria importante. Per sapere se non è stato un fuoco di paglia occorrerà però attendere quasi un mese, tanto manca al GP USA di Indianapolis.

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