MotoGP 2010-2020: la classifica dei piloti più vincenti del decennio
Quali sono stati i piloti più vincenti del decennio appena trascorso? Ecco per gli amanti delle statistiche la classifica 2010-2020 della MotoGP
Con il 2020 la MotoGP volta pagina: la chiusura del 2019 ha segnato la fine di un decennio di corse, l’archiviazione di dieci stagioni che ci hanno regalato gioie e delusioni, colpi di scena e scariche di adrenalina, intense emozioni e purtroppo anche qualche dolore. Dal 2010 al 2020 la Premier Class è cambiata tanto, da un punto di vista tecnico ed “umano”: parlando di sport dieci anni sono un’era geologica e il motociclismo non fa eccezione. Nel frattempo sono emerse nuove stelle, alcuni fuoriclasse hanno appeso il casco al chiodo, altri Campioni sono sempre lì a dare battaglia mentre altri ancora si sono “riscoperti” attraversando una seconda primavera agonistica.
Ci siamo chiesti: quali sono i piloti che hanno raccolto di più nel decennio appena trascorso? Siamo andati a spulciare negli annali della Classe Regina per scoprire chi siano stati i rider più vittoriosi degli ultimi 180 Gran Premi: ecco a voi la classifica 2010-2020 per numero di successi.
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Facciamo prima una premessa: da un punto di vista squisitamente numerico la stagione 2016 è stata certamente la più combattuta. In quell’anno i piloti in grado di aggiudicarsi almeno un GP furono ben 9, un risultato strepitoso se si pensa che generalmente in una stagione ci sono non più di 4-5 rider vittoriosi. Ai senatori come Lorenzo, Marquez, Rossi e Pedrosa si aggiunsero anche i ducatisti Iannone e Dovizioso, la sorpresa Viñales con la Suzuki e gli outsider “satelliti” Miller e Crutchlow.
L’anno più “noioso” sotto questo profilo è stato invece il 2012, quando a spartirsi i 18 Gran Premi furono solamente tre piloti: Jorge Lorenzo, Daniel Pedrosa e Casey Stoner. Questa fu anche la migliore stagione in Top Class disputata da Dani, che salì sul gradino più alto del podio in ben 7 occasioni: il record stagionale di vittorie non bastò però a consegnargli il titolo iridato, finito poi nelle mani del Porfuera.
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Detto questo passiamo alla nostra Top Ten: negli ultimi 10 anni la MotoGP ha visto 13 piloti diversi tagliare il traguardo in prima posizione, un numero sensibilmente più basso rispetto a quello del periodo 2000-2010 (20 vincitori). Una buona parte della “colpa” va sicuramente alla crescente sofisticazione tecnica dei prototipi, che richiede investimenti enormi e finisce per tagliare fuori dalla lotta alla vittoria le squadre con minore disponibilità economica.
La maggior parte dei successi è infatti, come vedremo, concentrata nelle mani di pochissimi top rider, che hanno “monopolizzato” la scena in fasi differenti. Fuoco alle polveri…
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MotoGP 2010-2020: la classifica per numero di vittorie
10) GLI OUTSIDER: SPIES, MILLER, IANNONE, PETRUCCI (1 VITTORIA)
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In fondo alla nostra classifica troviamo quelli che chiameremmo outsider della MotoGP, quei piloti che nel decennio appena concluso si sono tolti la soddisfazione di conquistare almeno un Gran Premio. Come Ben Spies, che dopo una strepitosa parentesi nel Mondiale Superbike passò in MotoGP senza riuscire a sfondare come aveva fatto con le derivate di serie.
A pari merito con lui ci sono anche Jack Miller, Andrea Iannone e Danilo Petrucci, piloti decisamente più giovani del funambolico Elbowz che si è ritirato definitivamente a fine 2013.
9) ALEX RINS (2 VITTORIE)
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Lo spagnolo è in un certo senso una new entry, poiché ha appena cominciato a… divertirsi: Alex ha “solo” due vittorie in cassaforte, ma è in MotoGP da appena tre stagioni e proprio nel 2019 ha conquistato i suoi primi successi nella Classe Regina.
E che successi: ad Austin ha gestito magistralmente la pressione di ritrovarsi in testa dopo la caduta di Marc Marquez, mentre a Silverstone ha fregato al fotofinish proprio l’otto volte iridato di Cervera. Il talento c’è e la Suzuki è in grande crescita: l’impressione è che siamo solo all’inizio…
8) CAL CRUTCHLOW (3 VITTORIE)
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Diciamo la verità: quando a Brno 2016 Cal ha conquistato la sua prima vittoria in MotoGP abbiamo goduto un po’ tutti. Non solo perché l’inglese è un personaggio che incarna alla perfezione lo stereotipo del pilota genuino e senza peli sulla lingua, ma anche perché ogni tanto ci vuole qualcuno che rompa la monotonia dei “soliti” top rider. E se ci permettete un po’ di campanilismo anche perché i colori erano (e sono tutt’ora) quelli del team LCR di Lucio Cecchinello.
Crutchlow si è poi ripetuto anche a Phillip Island nella stessa stagione e in Argentina nel 2018, diventando il più vittorioso pilota di una squadra non-factory dai tempi di Marco Melandri (Honda Gresini, 2006): è l’unico “satellite” in questa classifica.
7) Maverick Viñales (7 VITTORIE)
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Ora iniziamo a fare sul serio, nel senso che i cominciano ad essere importanti e i palmares piuttosto “pesanti”. Il primo iridato del Motomondiale con cui abbiamo a che fare è Maverick Viñales, attuale portacolori di casa Yamaha e ormai pilastro della formazione ufficiale dei Tre Diapason.
Il Top Gun di Figueres conquistò la sua prima vittoria in MotoGP alla sua seconda stagione, quando nel 2016 riportò la Suzuki sul gradino più alto del podio interrompendo un digiuno durato ben 9 anni. Lo spagnolo è salito poi sulla YZR-M1 factory, moto che ha portato al successo – tra alti e bassi – in sei occasioni. Il 2020 sarà per lui un anno fondamentale, poiché ora le redini della squadra sono nelle sue mani.
8) VALENTINO ROSSI (12 VITTORIE)
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E’ inutile negarlo: gli anni passano per tutti, e il tempo in cui Rossi mieteva successi a raffica probabilmente non tornerà più. Negli ultimi 10 anni il pesarese ha vinto “solo” 12 gare, un numero che ai tempi d’oro raggiungeva quasi in una stagione sola (nel 2005, al suo secondo anno in Yamaha, vinse 11 Gran Premi). Se però consideriamo che Valentino ha abbondantemente passato gli ‘anta – età in cui la maggior parte dei suoi colleghi è a casa a godersi la pensione – allora tutto assume un altro significato.
Il nove volte iridato manca l’appuntamento con il Titolo dal lontano 2009, ma da allora è arrivato tre volte secondo e due volte terzo, mentre il numero di candeline sulla torta diventava sempre più simile a quello di un “ex” piuttosto che a quello di un pilota in attività nella più competitiva categoria motociclistica del Mondo. Essere lì a 41 anni è un risultato forse ancora più eccezionale delle 11 vittorie stagionali: di fronte a questo tutti, anche i suoi detrattori, dovrebbero semplicemente togliersi il cappello.
5) ANDREA DOVIZIOSO (13 VITTORIE)
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La sveglia del Dovi è suonata un po’ in ritardo, ma se questi sono i risultati, beh… va bene così. Il forlivese ci ha messo un po’ per riuscire a “crederci” per davvero, per far scoccare quella scintilla che lo ha portato quasi da un giorno all’altro ad essere il rivale numero uno del dominatore Marc Marquez. Da quando però ha trovato il giusto feeling con la Desmosedici Andrea non si è più fermato, raggiungendo e superando una leggenda di casa Ducati come Loris Capirossi.
Basti pensare che di tutte le 14 vittorie conquistate in 12 anni MotoGP, 13 se le è guadagnate in sella alla Rossa dal 2016 ad oggi: tre volte secondo a fine Campionato nelle ultime tre edizioni, Dovizioso è ora il secondo pilota più vittorioso di tutti i tempi ai comandi della Desmosedici, dietro solamente al mito Casey Stoner.
4) CASEY STONER (18 VITTORIE)
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Eccolo qui, il Canguro Mannaro. Nonostante si sia ritirato ormai a fine 2012, Casey occupa la quarta posizione in questa speciale classifica decennale, con 18 vittorie ottenute con moto Ducati e Honda. Rende abbastanza l’idea di quanto talento avesse questo ragazzo venuto dall’Australia?
La parabola di Stoner in MotoGP è durata poco ma è stata molto, molto intensa: in soli sei anni di partecipazione alla massima serie il velocissimo Casey è stato capace di ritagliarsi uno spazio nell’Olimpo della MotoGP, diventando una vera e propria leggenda della categoria. L’australiano è anche al terzo posto per numero di titoli mondiali vinti negli ultimi 10 anni (1), dietro a Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Una meteora, sì, ma luminosissima.
3) DANI PEDROSA (23 VITTORIE)
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Saliamo sul podio con Dani Pedrosa, il Campione senza corona che nonostante una velocità da vero fuoriclasse non è mai riuscito a vincere un Mondiale della Classe Regina. Lo spagnolo è stato uno dei maggiori protagonisti di queste ultime dieci stagioni e se c’è qualcosa che gli è mancato, beh, è sicuramente un pizzico di fortuna.
Dani è stato vittima di un’innumerevole quantità di infortuni, alcuni dei quali di una gravità tale da tenerlo lontano dalle corse per diverse gare: nonostante ciò in sella alla Honda (moto a cui è stato fedele per tutta la sua carriera agonistica) si è aggiudicato ben 23 successi nella finestra 2010-2020. La medaglia di bronzo gli spetta di diritto.
2) JORGE LORENZO (42 VITTORIE)
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Da soli i primi due piloti di questa classifica detengono 98 vittorie su 180, più del 50% del totale. Con 42 Gran Premi vinti Jorge Lorenzo è secondo, un risultato che si traduce in una percentuale di successo superiore al 23%: significa che dal 2010 ad oggi il maiorchino ha messo la sua firma su quasi una gara quattro, vincendo per altro anche tre titoli iridati in sella alla Yamaha.
Jorge, secondo sia per numero di GP vinti sia per numero di Mondiali, non riesce per un soffio a “doppiare” Dani Perdrosa, terzo classificato in questo ranking. Fategli vedere questi dati: magari gli torna la voglia di disputare una stagione a tempo pieno. Non potremo mica lasciare che un Campione di questo calibro si ritiri davvero a 32 anni, no?!
1) MARC MARQUEZ (56 VITTORIE)
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Ci sarebbe piaciuto chiudere la classifica con un risultato meno scontato, ma non è certo colpa nostra se un fenomeno di queste dimensioni è sbocciato proprio nel bel mezzo di questo decennio. Ebbene sì, casomai qualcuno avesse avuto dei dubbi vi avvertiamo che in prima posizione c’è Marc Marquez, l’asso pigliatutto che da quando ha fatto il salto di categoria dalla Moto2 ha praticamente egemonizzato la classifica della MotoGP.
Dall’esordio in Top Class sono passati 7 anni, nel corso dei quali Marc ha apposto il suo sigillo su ben 6 Mondiali. Recordman in termini di titoli, il Golden Boy di Cervera detiene anche il primato di gare vinte con 56 centri totali e quello per il numero più alto di successi stagionali (13). Da solo Marquez si è aggiudicato il 31% dei GP disputati negli ultimi 10 anni, una percentuale che sale al 44% se prendiamo in esame solo il periodo dal 2013 ad oggi (cioè da quando ha iniziato a correre in MotoGP). Un dato che è paurosamente vicino ad una gara vinta su due. Ha davvero senso aggiungere altro di fronte ad un dominio così schiacciante?
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