Michelin sotto accusa: la caduta di Jorge Martin scatena il caos in MotoGP

“La sicurezza non ha prezzo, soprattutto quando si viaggia a oltre 300 km/h”. Una massima che risuona con ancora più forza dopo il recente incidente di Jorge Martin durante i test MotoGP di Sepang, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza degli pneumatici nel motomondiale. In questo caso quelli di Michelin.

L’episodio, avvenuto il 6 febbraio 2025, ha visto il campione del mondo protagonista di due cadute, tra cui un violento highside che gli ha procurato fratture a un piede e a una mano. L’incidente ha scatenato un’accesa discussione tra Aprilia Racing e Michelin sulla responsabilità dell’accaduto.

Da un lato, il team principal Massimo Rivola ha puntato il dito contro il fornitore degli pneumatici, definendo l’accaduto “un danno sportivo enorme” e chiedendo spiegazioni dirette all’azienda francese. Dall’altro, Piero Taramasso, responsabile Michelin per le competizioni, ha difeso la qualità del prodotto fornendo dati tecnici dettagliati.

Secondo l’analisi di Michelin, lo pneumatico incriminato aveva già completato 13 giri in due sessioni precedenti senza manifestare anomalie. Prodotto a fine febbraio 2024, rispettava pienamente tutti i parametri di sicurezza richiesti. Un punto di particolare contrasto riguarda la velocità tenuta da Jorge Martin: mentre Massimo Rivola sostiene che il pilota procedesse a ritmo contenuto, Taramasso ha contestato questa versione.

La controversia ha evidenziato la complessità nell’individuare le cause precise degli incidenti nel MotoGP, lasciando aperti numerosi interrogativi. Nel frattempo, Jorge Martin e il team Aprilia Racing si trovano a dover gestire le conseguenze di questo imprevisto in una stagione appena iniziata che si prospettava già ricca di sfide.