WSBK: i top rider scaldano i motori in vista di Assen

A pochi giorni dal round di Assen Chaz Davies ha il morale alle stelle dopo la doppietta di Aragòn, Melandri fisicamente a posto; i piloti Kawasaki fiduciosi di poter sfruttare al meglio le loro Ninja. Laverty in cerca di riscatto.

Di Francesco
Pubblicato il 23 apr 2013
WSBK: i top rider scaldano i motori in vista di Assen


Il prossimo round WSBK si terrà domenica 28 aprile ad Assen, storico tracciato dei Paesi Bassi, lungo 4,542 chilometri, con 17 curve, sei a destra e 11 a sinistra e i piloti dei team Aprilia, BMW, Ducati e Kawasaki sono ansiosi di scendere in pista, dopo il round di Aragon, che ha visto il britannico Chaz Davies centrare una splendida doppietta, proiettandolo al 2° posto in classifica dietro a Sylvain Guintoli.

Il francese arriva in Olanda in qualità di capoclassifica con 85 punti, e a differenza di Aragon – pista su cui ha comunque raccolto due eccellenti e insperati secondi posti – il tracciato di Aragon gli piace molto:

“Arriviamo ad Assen in testa alla classifica e con rinnovata fiducia. Ad Aragon ho affrontato i miei demoni, assieme al team abbiamo lavorato duro e ottenuto due grandi risultati. Assen è una pista che richiama bei ricordi: ho ottenuto qui il mio primo podio mondiale (con Aprilia!) in 250 nel lontano 2003, e la mia prima vittoria nella World Superbike lo scorso anno. Non vedo l’ora di affrontare di nuovo questo circuito fantastico in sella alla RSV4”.

Dopo il pessimo ‘doppio zero’ raccolto in terra spagnola, l’approccio di Eugene Laverty al round di Assen – dove conquistò nel 2012 il suo primo podio per i colori Aprilia Racing – è molto più prudente rispetto a quello del compagno di colori:

“Mi sono lasciato alle spalle il weekend di Aragon ed ora penso solo al resto della stagione, non ha senso recriminare. Ad Assen ho conquistato il mio primo podio con Aprilia lo scorso anno, quindi ho buoni ricordi di me e della RSV4 su questo circuito. Mi piace molto la natura “guidata” del tracciato, specialmente perchè spesso questa caratteristica regala gare serrate. Sappiamo che le BMW e la Kawasaki di Tom Sykes saranno forti, ma non sottovaluto i due piloti Honda che giocano in casa”.

Superbike 2013 - Gare Aragon
Superbike 2013 - Gare Aragon
Superbike 2013 - Gare Aragon
Superbike 2013 - Gare Aragon
Superbike 2013 - Gare Aragon
Superbike 2013 - Gare Aragon
Superbike 2013 - Gare Aragon
Superbike 2013 - Gare Aragon

Il vincitore delle gare spagnole, Davies, non vede l’ora di scendere in pista:

“Dopo la doppietta di Aragón aspetto solo la prossima gara di Assen. Ogni volta che vinci una gara, cresce la fiducia e, vincerne due, ti dà una carica enorme per quelle successive. Ora sono a mio agio con il comportamento della RR e mi sento molto bene in sella, inoltre Assen è un circuito che mi piace e dove, in passato, ho fatto bene. Nel 2011 ho festeggiato la prima vittoria di un Campionato del Mondo, il Mondiale Supersport. L’anno scorso, per la prima volta, sono entrato in Superpole 3 ed ho avuto anche un buon passo con l’asciutto.”

Marco Melandri finora ha conquistato due terzi posti, uno in gara 2 a Phillip Island e uno nella prima manche di Aragon, ma il ravennate sa di poter fare di meglio:

“Ad Aragón la spalla ha lavorato bene per quasi tutto il week end, solo verso la fine di gara 2 ho avuto qualche problemino. La spalla si era un po’ infiammata e per compensare ho sforzato di più l’altro braccio, così ho avuto dei crampi. Comunque sono tranquillo perché prima della prossima gara c’è il tempo necessario per risolvere l’infiammazione. Intanto sto continuando la fisioterapia e l’allenamento per essere in forma per Assen. E’ una bella pista dove mi trovo bene, anche se preferivo il vecchio tracciato, che era più largo. La cosa che più mi preoccupa è il meteo, lo scorso anno non siamo stati molto fortunati, spero invece che quest’anno sia bello e che non faccia molto freddo.
La cosa bella della Superbike è che gli equilibri cambiano continuamente. In Australia sembrava che l’Aprilia fosse imbattibile poi, ad Aragón, gli equilibri sono di nuovo cambiati. Mi aspetto una gara molto combattuta in cui l’Aprilia, la Kawasaki e anche Chaz saranno molto veloci. Io mi sento meglio e sto capendo meglio la moto, sono ottimista e ad Assen non avremo gli stessi problemi”

I piloti del team Kawasaki Racing Team arrivano ad Assen col morale alto: Sykes ha finalmente conquistato il primo podio stagionale ad Aragon e sembra essersi lasciato alle spalle tutti i problemi fisici, Baz, nonostante la stanchezza è galvanizzato dalla recente vittoria al Bol d’Or, storico trofeo disputatosi a Le Mans e che inaugura la stagione del Campionato Mondiale FIM Endurance.

Sykes è fiducioso perché la pista è sempre stata favorevole alle “verdone” (l’anno scorso aveva conquistato la Superpole) e adatta a sfruttare appieno le potenzialità delle Ninja ZX-10R:

“Sono ansioso di correre ad Assen perché è un circuito sul quale le Ninja si sono già comportate bene in passato. Sono felice di ritornare in sella anche se è è il primo circutio sul quale correremo quest’anno senza averci prima effettuato test, ma conosciamo molto bene la moto e quindi dovremo semplicemente focalizzarci sul trovare il setting migliore per le gare di domenica senza perdere troppo tempo a diverse tante soluzioni diverse.
Assen è un buon tracciato su cui correre ed è cambiato tanto nel cosro degli anni: non ho mai avuto l’occasione di correre sulla versione lunga, che veniva utilizzata anni fa in SBK, ma mi sarebbe piaciuto. Solo la prima sezione che era più lenta è nettamente diversa dall’attuale configurazione, che in un certo senso è veramente unica.”

Il compagno di team, il francese Loris Baz, è ancora provato dalla 24 ore, ma è raggiante e sicuro di poter migliorare, dopo il 5° e 6° posto ad Aragon, anche se in gara 2 avrebbe potuto essere migliore se non avesse commesso un mezzo pasticcio alla partenza:

“Dopo una gara di 24 ore dicono che ci vorrebbe un’intera settimana prima di rimettersi compeltamente: sapevo che aprile sarebbe stato un mese difficile sin dall’inizio, forse la mia mente sta spingendo il corpo, perchè mi sento benissimo! Non mi sento cme uno che ha appena partecipato a una 24 ore, guardo al futuro, ad Assen e sono già concentrato sulel gare. Anche la notte successiva al Bol d’Or stavo già girando ad Assen nella mia mente. Voglio partire da un buon livello fin dal principio, ora mi riposerò per due giorni dopo di che sono sicuro che sarò al pronto al 100% per la gara.
Penso che andrà bene, perchè le moto possono dare il massimo lì: speriamo di trovare bel tempo per rispettare il nostro programma di lavoro. Ho parlato col mio capo tecnico Pere Riba e siamo sicuri che ad Assen potremo avere un ritmo di gara migliore che ad Aragon.”

Chiudiamo con Ducati Alstare, il cui inizio di stagione non è certo stato brillante, specialmente a causa di problemi fisici e incidenti. Checa ad Assen ha sempre ottenuto buoni risultati:

“Speriamo che i test svolti a Jerez dopo la gara di Aragon, diano i loro frutti in questo weekend in Olanda. Sono stati due giorni utili e ad Assen, su di un tracciato tradizionalmente meno impegnativo per la Ducati, forse riusciremo a fare dei buon progressi. Mi sento in forma, ma l’incognita ad Assen e’ sempre il meteo. Ho gia’ visto alcune previsioni che danno acqua e quindi dobbiamo lavorare per essere pronti, qualsiasi saranno le condizioni meteorologiche.”

Dulcis in fundo il compagno di team dello spagnolo, Ayrton Badovini, che nel 2012 ottenne un 7° posto sul circuito olandese, suo miglior risultato di sempre:

“Sono stato in Piemonte dai miei genitori dove c’e’ anche il mio preparatore atletico ed ho lavorato con lui in questi giorni. Quindi arriverò ad Assen ancora piu’ forte. Quello olandese è un circuito che mi piace, dove soffriremo un pochino meno forse per quanto riguarda le caratteristiche di guida della moto. Sono fiducioso, anche perche’ durante gli ultimi test a Jerez abbiamo identificato alcune cose che non andavano bene con la mia guida ed abbiamo anche iniziato a capire cosa invece preferisco. Cosi’ per Assen abbiamo un’idea piu’ chiara di come mettere a punto la mia moto.”

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