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MotoGP, in pista a Jerez per gli ultimi test del 2019

Tra qualche giorno la Classe Regina scenderà in pista a Jerez per gli ultimi test prima della pausa natalizia

Archiviata la due giorni di Valencia la MotoGP si prepara ad affrontare gli ultimi test di questo 2019, che avranno luogo sul circuito spagnolo di Jerez de la Frontera. I piloti della Top Class del Motomondiale scenderanno in pista sul tracciato andaluso lunedì 25 e martedì 26 novembre: quelli del prossimo inizio settimana saranno test importantissimi per sottoporre a verifica il materiale già provato al Ricardo Tormo e preparare i lavori in vista del 2020.

Dopo gli ottimi riscontri di Valencia in Yamaha si prosegue nello sviluppo della ventura M1: l’obbiettivo principale del brand di Iwata è colmare il gap di potenza con i competitors senza inficiare le doti dinamiche della moto, che dopo un’annata di alti e bassi sembra aver raggiunto un buon equilibrio generale con l’ufficiale Maverick Viñales e i due “satelliti” Quartraro e Morbidelli. Valentino Rossi, dal canto suo, punta a sfruttare l’appuntamento pre-natalizio per ritrovare un feeling che nella seconda parte di stagione sembra essere scomparso.

Andrea Dovizioso si è detto soddisfatto del pacchetto di novità implementato da Ducati: oltre ad un telaio evoluto a Borgo Panigale hanno approntato anche un motore più potente, ma regna ancora un certo mistero in merito al voluminoso codone che le Desmosedici ufficiali hanno sfoggiato nel corso degli ultimi test. Per Petrucci Jerez sarà invece l’occasione di recuperare il tempo perduto: a Valencia Danilo ha girato molto poco a causa di un forte dolore alla spalla sinistra.

In Honda la novità tecniche sono invece offuscate da quelle… umane: HRC sta lavorando soprattutto per aiutare l’esordiente Alex Marquez nel processo di adattamento alla RC213V, la moto che lo spagnolo guiderà il prossimo anno al fianco del fratello Marc. Il Campione del Mondo della Moto2 è stato protagonista di un debutto con caduta, ma potrà contare sui suggerimenti del compagno di squadra per familiarizzare in breve tempo con il prototipo dell’Ala Dorata.

Ad aiutare i due titolari di casa Suzuki, Alex Rins e Joan Mir, ci sarà anche il collaudatore Sylvain Guintoli, ormai da tempo impegnato nello sviluppo del propulsore 2020: la GSX-RR, telaisticamente ormai al livello delle rivali, necessita di più potenza per poter lottare costantemente per le posizioni di testa.

Grande movimento anche in casa KTM: a Valencia il brand di Mattighofen ha sperimentato un nuovo chassis “ibrido”, un mix tra un traliccio in acciaio e un più classico doppio trave: la soluzione sembra aver portato importanti benifici e c’è da aspettarsi che nel box arancione si continuerà a lavorare in quella direzione. Per quanto riguarda Aprilia, infine, il prototipo 2020 non arriverà prima di Sepang, ma a Noale si continua a lavorare alacremente soprattutto sul fronte dell’elettronica per far fare un passo avanti alla RS-GP.

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