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MotoGP: KTM indecisa sul successore di Zarco

Dopo il prematuro addio del francese, il team della casa austriaca è a caccia di un sostituto, ma il boss Pit Beirer ammette: “Nulla è deciso…”

Anche se Johann Zarco e KTM avevano già annunciato l’intenzione di divorziare alla fine di questa stagione – con un anno di anticipo sulla “scadenza naturale” del contratto siglato lo scorso inverno dal pilota francese con la casa austriaca – le parti hanno comunicato un paio di giorni fa, subito dopo il GP di San Marino e della Riviera di Rimini, di aver deciso di separarsi con effetto immediato, motivo per cui il due-volte-iridato della Moto2 non sarà ai “nastri di partenza” del GP di Aragon di questo fine settimana (clicca qui per orari e copertura TV).

Incassato il “no”> del test-rider ufficiale Dani Pedrosa, i vertici del team hanno deciso di affidare il prototipo RC 16 lasciato vacante dal transalpino all’altro collaudatore KTM Mika Kallio, ma la scelta dell’esperto pilota finlandese potrebbe essere circoscritta al finale della stagione in corso, fino al round finale di Valencia, e non anche alla prossima, come da più parti ipotizzato.

Raggiunto e interrogato sull’argomento dal tedesco SpeedWeek, Pit Beirer, Direttore delle attività sportive di KTM, ha ammesso che quella del 36enne Kallio potrebbe essere una ragionevole opzione per rimpiazzare Zarco nella prossima stagione, specialmente alla luce della sua lunga militanza da collaudatore e alla conseguente grande conoscenza della moto, ma ha allo stesso tempo ribadito che nessuna decisione definitiva a riguardo è stata ancora presa.

La notizia della separazione da Zarco era stata confermata dopo il round del Sachsenring di metà Agosto, quando ormai tutti i giochi del mercato piloti per la MotoGP 2020 erano già stati fatti (e lasciando di conseguenza “a piedi” Zarco per la prossima annata), ma al momento la questione della sua successione per affiancare il confermatissimo Pol Espargarò nel 2020 resta ancora apertissima.

Queste le considerazione con cui Pit Beirer ha fatto il punto della situazione:

“Sicuramente, la cosa più sensata da fare adesso è prenderci il tempo che ci serve per individuare chi sarà nostro pilota nel 2020. Per il momento non escludiamo nulla, ma non prenderemo decisioni affrettate. E’ comunque chiaro che, in questo momento, non sono disponibili “Top Riders” che siano in grado di far fare un balzo in avanti al ​​nostro progetto. Sì, Mika Kallio sarebbe una scelta totalmente logica, ma non abbiamo ancora deciso.”

“Per il momento non stiamo commentando i nomi che ci vengono fatti, né li escludiamo. Ascoltiamo tutte le voci, ma voglio anche sottolineare che non ci sono molti costruttori in MotoGP che, come noi, hanno già tre piloti “di punta” per il 2020 come Pol Espargaró, Miguel Oliveira e Brad Binder”.

Quello che invece appare chiaro è che il pilota eventualmente prescelto sarà principalmente un “traghettatore” verso il 2021, visto che i contratti di tutti i “big” della MotoGP andranno in scadenza il prossimo anno ed è lecito aspettarsi che KTM, approfittando del rimescolamento delle carte, farà di tutto per accaparrarsi uno dei “nomi grossi” della Premier Class.

“Finora abbiamo ottenuto un 6° e un 7° posto come migliori risultati sull’asciutto in MotoGP, quindi per ora non posso certo parlare di conquistare il titolo nel prossimo futuro. Il prossimo grande obiettivo per noi sarebbe un 5° posto in gara. Per questo non abbiamo bisogno di metterci a parlare del 2021, in questo momento.”

“La prima cosa che dobbiamo fare è migliorare la moto e il suo pacchetto. Più competitiva sarà la nostra moto tra aprile e maggio 2020, maggiori saranno le nostre possibilità di convincere i piloti migliori a venire da noi nel prossimo mercato-piloti. A meno che i nostri attuali riders cresceranno così tanto da non dover neppure porci il problema.”

La filosofia dichiarata di KTM è quella di provvedere a far crescere i propri piloti tra le diverse categorie per “accompagnarli” alla classe regina, ma questo progetto non è ancora pronto per essere implementato dalla prossima stagione:

“Il nostro concept è quello di far crescere i nostri piloti “in casa”, passando dalla Moto3 alla Moto2 fino ad arrivare alla MotoGP. Quello è il nostro obiettivo finale, ma per l’anno prossimo prenderemo in considerazione tutti i piloti disponibili.”

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