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MotoGP: a Sepang doppietta del Team Movistar Yamaha

Se chi ben comincia è a metà dell’opera, il 50% del loro lavoro Jorge Lorenzo, Valentino Rossi ed il team Movistar lo hanno già fatto. I test IRTA MotoGP di Sepang sono stati nel segno di Yamaha.

Il tam-tam mediatico sviluppatosi attorno al rientro di Casey Stoner ha fatto forse passare un po’ in secondo piano quella che è stata l’evidenza dei test IRTA che si sono svolti negli ultimi tre giorni a Sepang, vale a dire la forza della Yamaha.

Anche e forse soprattutto nel day-3, la M1 ha dimostrato di essere già ad un ottimo livello di sviluppo. Iniziata la sessione in ritardo rispetto ai programmi a causa del bagnato residuo causato dalle piogge della notte, il lavoro del team Movistar Yamaha e delle altre squadre si è nuovamente interrotto nel corso della giornata, non prima che Jorge Lorenzo fissasse in 2’00”016 il best-lap.

Con poco più di un’ora a disposizione, i piloti sono tornati in pista, con il maiorchino che si è migliorato, scendendo fino a 1’59”580, miglior crono assoluto della tre giorni di test. Alle sue spalle, Valentino Rossi che, inizialmente quarto, ha poi concluso positivamente un time-attack a quaranta minuti dal termine delle prove, fermando i cronometri sul tempo di 2’00”556. Di seguito i commenti dei due piloti.

Jorge Lorenzo:

“Il tempo sul giro parla per noi, è un gran tempo, ottenuto con la nuova elettronica e la gomma posteriore dura, dal momento che, dopo l’incidente di ieri, non si poteva utilizzare la soft. Sono molto contento di Michelin, perché ha fatto un grande salto in avanti per quanto riguarda il feeling che infonde l’anteriore. Hanno fatto un gran lavoro, perché adesso il feedback è vicino a quello che avevamo lo scorso anno. In ogni caso mi sono sentito a mio agio, oltre che veloce in questi tre giorni. Sono ancora in fase di guarigione e certamente a Phillip Island saremo più forti ed in grado di compiere una simulazione di gara.

Valentino Rossi:

“Sono contento del test e di oggi in particolare perché, prima di tutto, abbiamo fatto un buon lavoro, provando diverse soluzioni che ci hanno restituito informazioni interessanti su come migliorare la moto. Ho anche ottenuto un 2’00”5 su cui penso possiamo lavorare e migliorare, ma sono stato comunque secondo e questo non è male, è stato un buon test. Abbiamo ancora molto lavoro da fare e l’interrogativo maggiore è rappresentato dalla scelta tra la moto 2015 e quella 2016. Le proveremo nuovamente entrambe a Phillip Island, dal momento che la nuova non è niente male. Penso che tutti gli ingegneri abbiano fatto un ottimo lavoro con l’elettronica, così come Michelin con le gomme anteriori. Abbiamo provato altre coperture che sono migliorate molto, pertanto sono soddisfatto del primo test. Ho anche provato le alette aerodinamiche, sono molto interessanti perché cambiano il flusso dell’aria, ma non ho notato grosse differenze. Preferisco la moto senza di esse, la trovo bellissima così.”

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