Honda CB650 Custom by Bunker
Due fratelli customizzatori di Istanbul hanno unito le forze per trasformare una goffa Honda CB650 Custom di inizio anni '80 in un'avvenente special.
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Difficile affermare che la vecchia Honda CB650 Custom, nota anche come CB650 C, abbia lasciato un segno nella storia del motociclismo, ma la Bunker Custom Cycles di Istanbul ha pensato che la sgraziata quadri-cilindrica nipponica di inizio anni ’80 fosse la basse perfetta per creare una nuova special e mettere di nuovo in mostra le proprie capacità.
La Bunker Custom Cycles è guidata dai due fondatori, i fratelli Mert e Can Uzer, rispettivamente designer e ingegnere, legati non solo dal sangue ma anche dalla stessa passione per le moto. 10 anni fa hanno unito le forze per creare un’officina dedita alle customizzazioni, affinando progressivamente un proprio stile che viene esaltato da questa loro nuova ‘opera’.
Non appena ricevuta la moto in officina, gli intrepidi fratelli Uzer hanno l’hanno subito spogliato di buona parte delle suppellettili originali e sostituito il telaietto posteriore con uno nuovo, fabbricato internamente per sostenere una lunga ed elegante sella a due posti.
Anche i bei parafanghi e i pannelli laterali in alluminio (con quello a sinistra che ospita il riposizionato blocchetto d’accensione) sono stati appositamente realizzati per questo progetto, mentre il serbatoio è invece quello stock, solo sapientemente riverniciato con la colorazione blu-nero-verde acqua che caratterizza l’intera moto. Non casualmente, i loghi dorati Bunker e la nuova catena di DID si sposano perfettamente con questa combinazione cromatica.
Il motore 4-in-linea Honda da 626 cc è stato completamente revisionato prima di ricevere in omaggio nuovi filtri dell’aria K&N e un inedito sistema di scarico 4-in-2, con collettori amabilmente avvolti in bende termiche a sfociare in lucenti terminali della Emgo.
Per correggere la pigra postura della CB650 C, Bunker Custom Cycles ha accorciato la forcella di 35 mm e installato una coppia più lunga di ammortizzatori al posteriore. I cerchi da 19" davanti e 16" sono quelli originali, pur se ricombinati a più prestanti gomme Firestone, mentre l’intero comparto elettrico, gruppi ottici inclusi, è stato invece scartato in favore di hardware ben più moderno reperito tra i cataloghi di vari produttori di accessori. Tra gli elementi più caratterizzanti dell’intera trasformazione figurano il faro anteriore della Lucas, la nuova strumentazione a quadrante singolo della Acewell, i semimanubri LSL e i deliziosi specchietti bar-end.