Quartararo: “Non sarà facile tornare in sella”
Il fenomeno francese si allena a porte chiuse in attesa del ritorno della MotoGP: “Forse non sono pronto per il titolo, ma darò il massimo”
L’annullamento del GP del Qatar della MotoGP (regolarmente corso dalle classi Moto2 e Moto3) ed i successivi posticipi degli appuntamenti di Thailandia, Americhe e Argentina ha provvisoriamente rinviato l’esordio stagionale della classe regina al GP di Spagna del 3 Maggio (almeno per ora), costringendo tutte le sue “stelle” a un periodo extra di soggiorno domestico che in molti stanno dedicando all’allenamento.
Tra queste, c’è anche il francese Fabian Quartararo, Rookie Of The Year e autentica rivelazione del 2019 che, di nuovo sotto le insegne del ricchissimo team Petronas SRT Yamaha, era più che impaziente di dare l’assalto alla nuova stagione.
L’emergenza Coronavirus che sta attualmente impazzando in tutti i continenti – e in modo particolare nel nord Italia – potrebbe forzare ulteriori modifiche al calendario iridato e Quartararo, pur continuando ad allenarsi, è convinto che una sosta così lunga avrà ripercussioni negative per tutti i piloti della MotoGP:
“Naturalmente c’è un grosso problema con questo virus, ma la cosa più importante è che tutti siano tutti in salute e in forma al 100%.”
“Fisicamente, a casa puoi allenarti come ti pare – in palestra, con il motocross, con il flat-track o in qualsiasi altro modo – ma quando poi torni alla MotoGP è tutta un’altra storia. Sono solo queste moto che hanno quel genere di velocità e potenza, sarà quindi necessario riadattarsi alla moto, tornare a “sentirla” in tutte le situazioni, e sarà difficile farlo dopo 2 mesi di stop. Credo che i primi giorni saranno problematici per tutti.”
Ad ogni modo, il 20enne fenomeno della Yamaha si dice estremamente soddisfatto della sua attuale condizione, fatta eccezione per la grande nostalgia provata per la sua YZR-M1:
“Io mi sento pronto, mi sto allenando facendo tanto cardio, motocross, flat-track e sto provando a fare qualcosa anche su asfalto. Staremo a vedere come andranno le cose, ma credo anche che stiamo facendo un ottimo lavoro nella pre-season e voglio continuare così.”
“Tutte le volte che vado in palestra penso a quando correrò in MotoGP, perché è tanto tempo che non guido la mia moto ed io vivo per questo. E’ la mia passione. Quando sono in moto per me è come un sogno, ed io voglio tornare a rivivere quel sogno.”
Il giovanissimo asso di Nizza era decisamente impaziente di scendere in pista nel round inaugurale della stagione a Losail, cosa che non si può dire di quelli che, sulla carta, sono i suoi principali rivali: il Campione del Mondo in carica Marc Marquez (reduce da operazione chirurgica) e la Honda (apparsa in difficoltà nel test invernale sulla stessa pista):
“Noi eravamo pronti al 100% e sarebbe stato positivo per noi iniziare subito. Marc [Marquez] ovviamente non era al 100% fisicamente, ma sono certo che se avessimo corso in Qatar sarebbe stato comunque là davanti. Però la Honda aveva mostrato qualche difficoltà nell’ultimo test in Qatar, quindi credo che [questa situazione] sia buona per lui.”
“Tuttavia spero che il nostro team e Yamaha riusciranno a sfruttare questo tempo in più verso la prima gara per lavorare. Ormai le cose sono andate così, ora non ci resta che sperare di tornare al più presto in pista.”
A differenza dello scorso anno, come da accordi, quest’anno Quartararo e il suo compagno di box Franco Morbidelli disporranno della stessa moto messa a disposizione degli alfieri del team ufficiale Yamaha, Valentino Rossi e Maverick Vinales, ovvero la M1 factory del 2020.
Il francese ha già avuto modo di provarla nei test invernali e ne è già entusiasta:
“Abbiamo già visto che questa moto ha un potenziale più grande, dobbiamo adattarci ad essa, ma non c’è una grandissima differenza: si tratta principalmente di miglioramenti della vecchia moto. Ma è una moto factory, e ad inizio stagione saremo nelle stesse condizioni di Maverick e Valentino.”
Tra le novità presentate dalla nuova moto c’è anche l’holeshot, dispositivo per ottimizzare la partenza realizzato sulla falsariga di quanto sperimentato precedentemente da Ducati – per lo scontento del DS bolognese Paolo Ciabatti – ma su cui Quartararo ha ancora qualche piccola riserva:
“Penso potrà essere un dispositivo importante per noi, ma ho potuto provarlo solo nel test in Qatar e solo in qualche occasione.”
“Penso che mi sarà d’aiuto, ma ci serviranno altri dati: dobbiamo fare più esperienza e capire quali limiti ci sono, capire quanto velocemente si arriva da 0 a 100 e 200 km/h, ma di sicuro sarà d’aiuto anche perché tutti i costruttori ci stanno lavorando.”
Alla luce delle ottime prestazioni e degli eccellenti risultati conseguiti nel suo primo anno in MotoGP, Quartararo è da più parti considerato come il più grande rivale di Marquez per la stagione che, si spera, inizierà presto, anche se il talento di Nizza non ha ancora conquistato la sua prima vittoria in Premier Class. “El Diablo”, però, non è esattamente di questo avviso:
“Lottare per il titolo? Quest’anno abbiamo una moto “factory” e un team davvero eccellente, quindi dobbiamo rimanere concentrati. In precedenza ho dichiarato che forse non sono del tutto pronto per lottare per il titolo, ma naturalmente darò sempre il massimo.”
“Io non sono qui per giocare a carte (ride), sono qui per fare delle ottime gare. Dipenderà dal modo in cui inizierà la stagione e da come mi troverò in moto, ma forse sarò in grado di combattere per delle ottime posizioni in gara e magari anche in campionato.”
Quest’anno Quartararo correrà nella consapevolezza del futuro che lo attende, con il passaggio al team ufficiale Yamaha già formalizzato per le stagioni 2020 e 2021 (in luogo del “nostro” Valentino Rossi).
Ad ogni buon conto, l’enfant prodige della casa dei 3 diapason non è intenzionato a farsi condizionare da questa situazione:
“Non considero questo un anno di transizione verso il 2021, io voglio semplicemente dare il massimo nel 2020, poi quando arriverà il 2021 vedremo di adattarci alla nuova situazione. Ma le cose vanno bene anche adesso: quest’anno avremo a disposizione la moto ufficiale, e anche se l’anno prossimo cambierò team, in fin dei conti resterò comunque con Yamaha.”