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MotoGP, Rossi “abbandonato” dai piloti-leggenda?

Un anno fa, alla vigilia della gara di Brno, sul sito ufficiale MotoGP fu lanciato un video con cinque ex grandi campioni del passato (Agostini, Rainey, Roberts, Stoner, Schwantz) che inneggiavano a Valentino Rossi. Oggi, tutti zitti?

Un anno fa, alla vigilia della gara di Brno, sul sito ufficiale MotoGP fu lanciato in pompa magna un video con cinque ex grandi campioni del passato (Agostini, Rainey, Roberts, Schwantz, Stoner, qui citati in ordine alfabetico…) che inneggiavano a Valentino Rossi ribadendo la sua competitività, all’epoca in corsa per il titolo della classe regina 2018. Evidentemente, sul finire della pausa estiva e al giro di boa del campionato in vista della importante appuntamento di Brno, il promoter DORNA aveva pensato di mettere pepe alla riapertura delle ostilità “spingendo” sull’asso pesarese per bocca di “leggende” consacrate e conosciute da tutti. Va detto che, più che una analisi su Rossi e i suoi avversari, sul sito ufficiale del Motomondiale fu lanciato uno “spot-marchetta” pro Valentino e promozionale per la MotoGP fin lì marcata, però, dal dominio di Marc Marquez, all’epoca capoclassifica (165 punti contro i 119 di Rossi 2°, i 109 di Vinales 3°, gli 88 di Dovizioso 4° e di Zarco 5°, gli 85 di Lorenzo 6° ecc.), dopo cinque vittorie e due secondi posti (più due zeri) nelle prime nove gare stagionali a dimostrazione di una superiorità del binomio Marquez-Honda che si sarebbe conclusa con la conquista del nuovo titolo mondiale.

Come stanno le cose oggi alla vigilia di Brno è noto, con Marquez tsunami nei primi nove round dopo cinque vittorie e tre secondi posti, in vetta al campionato con 58 punti di vantaggio su Dovizioso, 63 punti su Petrucci, 83 su Rins, 99 su Vinales, 104 su Rossi sesto. Il Dottore ha quindi un gap di 105 punti, più del doppio di quello dell’anno scorso, in un contesto diverso, ben più negativo per il 9 volte campione del Mondo. Scrivevamo giorni fa su Motoblog: “ Rossi sta procedendo col passo del gambero perché non trova la bussola rispetto ai problemi della sua M1 ma soprattutto subisce per la prima volta in carriera l’ondata della concorrenza di vecchi e nuovi avversari. Valentino resta un signor pilota ma non è più il Valentino dell’epopea trionfale degli anni d’oro. E davanti a Rossi non c’è più solo un grande avversario, in questo caso il solito “marziano” Marquez o i “soliti” piloti Ducati, ma ci sono nuovi famelici “giovani leoni”, di cui alcuni (due o addirittura tre) proprio in sella a quelle Yamaha messe sotto accusa dal pilota pesarese. Da qui lo smarrimento, sempre meno camuffato, di Valentino e quello del suo Team, sempre più “in barca”.

Già. Ecco perché DORNA si è ben guardata dal ripetere alla vigilia di Brno 2019 un video pro Valentino sulla falsariga di quello del 2018, forse non trovando più neppure la disponibilità dei cinque piloti-leggende. Lo stesso Agostini, in una recente intervista al Quotidiano Nazionale, pur tornando ad elogiare Rossi per “la sua capacità di divertire e divertirsi e di saper rialzarsi in piedi anche dopo le battute d’arresto più dure” accentua la sua analisi critica: “Valentino fa quello che può, ma non riesce a tenere il passo e questo crea problemi per lui”. Poi, sulla falsariga di quanto detto da altri in questo ultimo periodo sul futuro del Dottore dopo il 2020 o addirittura a fine 2019, Ago fa la sua previsione lasciando poco spazio alle illusioni: “Vale sta facendo molto, ma gli anni passano per tutti, sono passati per Maradona, Cassius Clay, Eddy Merckx. Sono passati anche per me, altrimenti sarei ancora in pista oggi”. Sul “caso-Rossi” dice la sua anche Paolo Simoncelli: “Il tempo passa per tutti, quindi dovrà farci i conti. Ovviamente non può ritirarsi a metà stagione…”. Insomma, non è più aria di spot-marchette pro Rossi. A Valentino, da Brno, la risposta. In pista.

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