Viñales: “Continuare come abbiamo iniziato? Una sfida difficile”
Raggiungere la vetta della MotoGP è difficile, ma mantenere questa leadership è una sfida ancora più ardua: ne è ben consapevole Maverick Viñales, che in Argentina cercherà di ripetere quanto ci ha già mostrato in Qatar
E’ l’astro nascente (anzi, già nato) di questo 2017: per Maverick Viñales sembra che, ora come ora, tutto sia facile, immediato, un gioco da ragazzi. Quello che il Top Gun di Figueres ci ha fatto vedere in Qatar ha confermato quanto molti (su tutti un certo Giacomo Agostini…) avevano iniziato a sospettare durante i test invernali: Mack sarà una bella gatta da pelare per tutti i “senatori” della MotoGP.
Per la verità, se è già molto difficile raggiungere la vetta della Top Class del Motomondiale, rimanerci è un’impresa ancora più ardua: questo Viñales lo sa bene, e nonostante la felicità per una strabiliante vittoria al debutto sulla M1, cerca di rimanere con i piedi per terra e non farsi distrarre da facili entusiasmi.
Il secondo round in calendario sarà quello di Rio Hondo, Argentina: l’obbiettivo del leader del Mondiale è quello, ovviamente, di cercare di mantenere la testa della classifica in un tracciato che l’anno scorso ha visto le Yamaha un po’ in difficoltà rispetto alle rivali ufficiali della Honda.
“Dopo la splendida gara del Qatar sono super eccitato di tornare in sella alla mia M1 questo week end a Termas de Rio Hondo. Ora ci si para davanti la difficile sfida di continuare a fare buoni risultati, Losail è stata solo la prima gara e ne mancano altre 17… certo un po’ sento la pressione, perché il livello dei miei avversari è altissimo, ma ciò contribuisce a motivarmi e indurmi a continuare a lavorare duramente. Dobbiamo essere cauti, passo dopo passo, gara dopo gara”
Sino ad ora Rio Hondo non è stato un circuito particolarmente amico del giovanissimo spagnolo: nel 2015 aveva chiuso il GP d’Argentina portando la Suzuki in 10^ posizione, mentre l’anno successivo, sempre sulla moto di Hamamatsu, era finito nella ghiaia in un mesto ritiro.
Quest’anno, però, la sua forma smagliante e un pacchetto tecnico decisamente superiore fanno sì che Maverick abbia tutte le carte in regola per riprendersi con gli interessi tutte le delusioni delle due scorse edizioni del GP sudamericano.