Home Rossi su Viñales: “Ha vinto con le due tempi, è vecchio anche lui!”

Rossi su Viñales: “Ha vinto con le due tempi, è vecchio anche lui!”

Molto divertente l’intervista doppia a Maverick Viñales e Valentino Rossi, che si sono confrontati ai microfoni della TV spagnola Movistar+

In una bella intervista intitolata “Due generazioni, lo stesso sogno” l’emittente spagnola Movistar+ ha messo a confronto diretto Valentino Rossi e Maverick Viñales, i due compagni di squadra del team Yamaha che con tutta probabilità quest’anno si fronteggeranno a distanza ravvicinata per la lotta al Titolo Mondiale 2017.

Non solo due team-mate, non solo due avversari, ma due generazioni a confronto separate da 16 anni che a livello umano e agonistico sono un’eternità. Il vecchio saggio, forse non più veloce come un tempo ma in grado di far valere la sua enorme esperienza e il talento cristallino, e il giovane arrembante, rapidissimo e determinato ma ancora un po’ acerbo e privo di quel bagaglio di conoscenze che si possono acquisire solo dopo anni e anni di lotte e battaglie.

Il compagno di squadra, si sa, è il primo rivale, come ammette Viñales mentre Valentino ridacchia sotto i baffi mostrando di essere pienamente d’accordo: “Il pilota con cui dividi il box è il primo avversario, vuole la stessa cosa che vuoi tu ed è il primo da battere”.

Qual è il primo ricordo che Maverick ha di Rossi, mito della sua adolescenza e ora team-mate? “E’ passato molto tempo: ricordo la prima volta che corse con Yamaha, era Losail 2004 credo”. “Era il Sudafrica” lo corregge il giornalista. Viñales sbaglia anche quando deve indicare l’anno del primo Titolo Mondiale del pesarese: “Con la 125 nel ’96”. “Non si ricorda lui, aveva due anni!” sorride Valentino: era il 1997.

“Ricordo quando Maverick e Oliveira sono venuti a fare una foto con me, era il 2006 e loro erano praticamente bambini” rammenta Vale “E’ incredibile, quando io ho iniziato a correre lui doveva ancora nascere… ma va bene dai, vuol dire che ci sono da tanto tempo!”.

“Continuerò sicuramente per altri due anni” promette l’italiano “poi bisognerà vedere se sarò competitivo o meno. Ma è una cosa a cui penserò all’inizio del prossimo anno”.

Anche Vale sbaglia quando gli viene chiesto se ricorda la prima vittoria dell’attuale compagno di box: “2013….2014?”. “Era il 2011, a Le Mans” puntualizza con una punta d’orgoglio lo spagnolo. “Ah con le due tempi??” domanda sorpreso il 9 Volte Campione del Mondo, prendendo la palla al balzo per scherzare sui 22 anni di Maverick “Allora è tanto che corre anche lui, comincia a diventare vecchio!.

Tempo fa Rossi aveva definito Viñales “Un talento della Madonna”. Quali sono i punti di forza di Rossi secondo il catalano, e quale il suo tallone d’Achille?

“Oltre che un pilota talentuoso, è anche molto intelligente. Ha saputo vincere molti duelli con tutti suoi i rivali e ha moltissima esperienza, anche nel modo di lavorare… proverò a imparare, se riesco! La sua migliore virtù è che anche se è indietro nelle prove, lui lavora lavora e alla fine la domenica è sempre li! Il suo punto debole? Nelle qualifiche non è sempre velocissimo, e partire indietro in gara è un handicap… si perde tempo”

Anche Rossi, da giovane, ha avuto i suoi “maestri”, i suoi riferimenti. Chi sono stati i piloti a cui Valentino si è ispirato, quando era ancora un debuttante in sella all’Aprilia 125?

“Quando sono arrivato io nel mondiale c’erano molti piloti giapponesi forti nella 125. L’anno prima avevo fatto l’Europeo e da quelli del mondiale prendevo 3-4 secondi… allora andavo a vederli in pista e la prima volta che siamo stati insieme nei test di Jerez ’96 facevano paura, soprattutto Ueda e Sakata mi piacevano molto. Ma c’erano anche altri piloti giapponesi che andavano forte come Manako, Ui… è da Sakata che però ho imparato tanto, perché anche lui correva con l’Aprilia. E poi i vecchi come Martinez: da Aspar ho imparato molto nella lotta, lui era tosto…”

E riguardo ai compagni di squadra, invece? Quali sono stati quelli con cui entrambi si sono trovati meglio? “Spero che sarà Valentino!” ride Mack “Credo che il migliore sia stato Aleix, con lui mi sono trovato veramente bene anche se è stato un rivale molto tosto!”.

Rossi invece sceglie gli yankee: “Mi sono trovato molto bene con i piloti americani. Con Edwards alla Yamaha ma anche con Hayden alla Ducati… una bella lotta in pista ma sempre grande rispetto fuori”.

Sia Rossi che Viñales si vedono reciprocamente come due candidati al Titolo Mondiale 2017. “Secondo me Maverick può vincerlo, questo Mondiale. Perchè no? L’anno scorso con la Suzuki è arrivato quarto ed era molto vicino… quest’anno con la nostra moto può lottare per il campionato” dichiara sicuro Rossi, che per il giovane team-mate rimane sempre un vecchio volpone con cui, alla fine, bisogna sempre tenere in considerazione: “Valentino è uno dei piloti con più esperienza ed è sempre a livello incredibile, con lui bisogna sempre fare i conti… è un candidato fisso al titolo”.

“Possiamo anche metterci d’accordo” scherza Rossi “un anno vince lui e un anno vinco io. Il problema è che non corriamo da soli…”. Il rivale comune numero 1? Per il pesarese è sicuramente Marc Marquez: “Secondo me Marquez è l’uomo da battere. L’anno scorso è stato il più bravo, è il campione del mondo, è in forma e la Honda va forte”. “Concordo” gli fa eco lo spagnolo “Marc è l’uomo da battere. E’ il riferimento, anche quando pensi che non sarà forte lui alla fine c’è e devi fare i conti con lui”.

Il binomio Ducati-Lorenzo è invece uno dei grossi punti interrogativi di questo 2017, ma entrambi concordano nel dire che nonostante le difficoltà che sta incontrando sulla Desmosedici, non bisogna assolutamente sottovalutare il maiorchino.

“Su alcune piste faranno bene, anche se è difficile dire se saranno competitivi dappertutto” spiega Viñales, la cui analisi viene completata dall’esperto compagno di team: “Non bisogna sottovalutarli. Intanto si comincia in Qatar dove sia Lorenzo che la Ducati vanno fortissimo, e iniziare una stagione vincendo psicologicamente ti aiuta, poi anche in Argentina vanno bene… bisognerà vedere, come dice Maverick, se saranno competitivi in tutte le piste. Ma secondo me Jorge può vincere”.

L’intervista si chiude con il conduttore che chiede ai due di darsi reciprocamente un consiglio per la stagione in arrivo: difficile, anche per un baby-fenomeno come Viñales, consigliare un 9 Volte Iridato. “Spero che riusciremo a lavorare bene assieme, a sviluppare la moto e portarla a vincere il Mondiale. Avere una buona relazione è importante per tutti, per la Yamaha, per il team, per noi e per il pubblico”.

“Vai piano… con calma, che io sono vecchio!” ridacchia Vale rivolgendosi a Maverick “A parte gli scherzi, gli faccio un in bocca al lupo, sarà sicuramente un rivale difficile da battere”.

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