Home MotoGP, Cal Crutchlow: “Con Ducati non ha funzionato perchè…”

MotoGP, Cal Crutchlow: “Con Ducati non ha funzionato perchè…”

Il pilota britannico spiega i motivi del divorzio da Borgo Panigale: “Avevano già Dovizioso e Iannone, e io avevo una buona offerta sulla mia scrivania…”


La rapida separazione tra Cal Crutchlow e il Ducati Team dopo un manciata di mesi dalla celebrazione delle ‘nozze‘ tra il britannico e Borgo Panigale ha lasciato perplessi molti tifosi delle ‘rosse‘, che si aspettavano grandi cose dal binomio formato dal pilota inglese, noto per il suo stile di guida muscolare e istintivo, e la notoriamente bisbetica Desmosedici, moto di ormai comprovata ‘difficile comprensione‘ per diversi piloti.

Crutchlow infatti è solo l’ultimo di una lunga serie di piloti rimasto ‘scottato‘ dall’impatto con il prototipo bolognese – una lista che comprende nomi altisonanti come Valentino Rossi – e la sua decisione di fare ‘armi e bagagli‘ dopo una decina di gare per passare nel 2015 al team LCR Honda non poteva che risuonare come una bocciatura da parte dell’inglese al progetto Ducati, nonostante i riconosciuti miglioramenti della moto sotto la guida di Gigi Dall’Igna.

Guarda le foto di Cal Crutchlow (Ducati MotoGP 2014)

Anche il fatto che il prossimo anno ci sarà una nuova moto firmata dall’Ingegnere ex-Aprilia non sembra aver fatto molto per far desistere l’inglese dai suoi propositi di fuga – in barba alla riconferma ‘di facciata del WDW2014 – ed ora toccherà al suo sostituto Andrea Iannone dimostrare a bontà dei frutti della fiducia riposta in Dall’Igna.

In alcune recenti dichiarazioni raccolte da Crash.net, l’inglese ha spiegato con buona dovizia di particolari le motivazioni che lo hanno spinto a far naufragare la sua esperienza da pilota ufficiale Ducati per accomodarsi sulla Honda RC213Vsatellite‘ di Lucio Cecchinello, lasciata vacante dal tedesco Stefan Bradl:

“E’ solo che le cose non hanno funzionato come avevamo pianificato. Alla fine abbiamo deciso di comune accordo di sciogliere il contratto perché loro [Ducati] avevano già due piloti fantastici che erano contenti di avere nel team ufficiale il prossimo anno [Dovizioso e Iannone] ed io avevo una buona offerta sulla mia scrivania [da LCR]. E’ andata semplicemente così.”

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Crutchlow è solo 14° in Campionato a quota 36 punti, dietro a Redding e Aoyama, mentre il compagno di squadra Andrea Dovizioso è quinto a quota 118 punti (più del triplo) e Iannone ottavo a quota 73 (più del doppio) con la GP14 del team Pramac. Numeri decisamente impietosi per 28enne britannico, pur considerando l’assenza in Argentina e i diversi problemi tecnici. Secondo Crutchlow, il problema principale è da ricercare nello stile di guida:

“A inizio anno avevo specificato non avevo intenzione di cambiare il mio stile, ma ho dovuto farlo un po’. Eppure le cose non funzionano ancora, perché con il mio stile precedente ho fatto risultati migliori [sulla Ducati] che non adesso, dopo che ho provato a cambiare il mio stile.”

“La Ducati è ottima in frenata, che non è il mio punto di forza. Ho creduto di dover cambiare in quella direzione, ma il modo in cui mi piace frenare non si adatta alla moto. Ho provato a cambiare un po’, ma ad essere sincero non mi pare ci siano differenze in termini di risultati.”

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Secondo Crutchlow, il motivo principale della differenza di rendimento tra lui e Dovizioso quest’anno è dovuto al fatto che il punto forte del ‘Dovi‘ – già suo compagno in Yamaha Tech3 nel 2012 – coincida con quello della moto. La frenata, appunto:

“In realtà non perdiamo in molti altri settori, ma il punto di forza della moto è anche il punto di forza del Dovi. Guardiamo sempre i dati per vedere dove perdiamo terreno, ma lo sappiamo già. Il ‘Dovi’ è un pilota fantastico, ed è anche molto intelligente: è stato davvero difficile per me batterlo quest’anno perché sono ​saltato sulla Ducati senza riuscire a trovare l’affinità. Se guardate i suoi risultati dell’anno scorso, sono più o meno gli stessi che ho fatto io in termini di distacco dal vincitore. Ora, nel suo secondo anno, lui è veramente forte, ma sembra sia andata così per diversi piloti Ducati. Quando siamo in giornata, con entrambi a spingere al 100%, saremmo molto vicini tra di noi. Io ora sto spingendo al 100 per cento, ma il suo 100 per cento è migliore del mio in questo momento.”

“So bene di non essere il più forte in frenata, quindi ho bisogno di una moto con buona velocità di percorrenza. Al ‘Dovi’ non importa: lui vuole solo che la moto si fermi nel modo in cui vuole lui ed entrare in curva in modo ‘semi-decente’, non bada troppo al grip posteriore in uscita perché guadagna tanto in frenata. Piloti diversi vogliono cose diverse. Lorenzo, per esempio, non è fantastico in frenata, ma è comunque uno dei migliori in pista. Sembra che, nel corso della mia carriera, io abbia sempre preferito moto che frenano in profondità, ‘si girano’ ed escono di curva, con una buona velocità di percorrenza. Da questo punto di vista, penso che Honda sia molto meglio quest’anno: sono riusciti a guadagnare un po’ di velocità in curva, sicuramente.”

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La prossima stagione vedrà Crutchlow fare il suo debutto sulla RC213V factory, una moto che ha vinto tutte le gare in questa stagione nelle mani del campione del mondo Marc Marquez e e del suo compagno di squadra Dani Pedrosa, ma il britannico conosce già piuttosto bene la condizione dei piloti ‘satellite’:

“Non si è mai su una moto ‘full-factory’ da pilota satellite, ma si può essere vicino. La mia moto in Tech3 lo era abbastanza per lottare per il podio. Mi piace pensare che sarò di nuovo in competizione per il podio di nuovo. Ci vorrà un po’ di tempo credo per adattarsi anche alla Honda, perché non è una moto facile da guidare per tutti. Tutti credono che basta semplicemente saltare su una Honda ed essere vincente, ma non è affatto così. Tuttavia, penso non ci sia alcun motivo per cui non dovremmo essere in grado di lottare per essere miglior pilota ‘privato’. Questo deve essere il primo obiettivo, poi sfidare il più possibile quelli davanti”

“Non ho dubbi sulla mia abilità, so che posso essere veloce. L’anno scorso avevo una moto che non era superiore alle altre, ma era comunque molto, molto buona. Sono stato capace di competere con i piloti ‘factory’, e non credo che ci sia stata una gara in cui sono stato davvero in difficoltà. Ho intenzione di fare lo stesso anche il prossimo anno, ma una cosa è certa: i primi quattro di quest’anno saranno sempre in lotta per la Top 4 anche il prossimo anno.”

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Tornando alla Ducati, che non ha più vinto una gara da quando Casey Stoner ha lasciato il team ufficiale a fine 2010, Crutchlow ha anche fornito la sua opinione sui motivi per i quali la casa bolognese resta al momento ‘indietro‘ rispetto ai suoi competitors giapponesi:

“Penso sia perché sono sempre stati un passo indietro nello sviluppo e hanno sempre dovuto rincorrere. Loro sanno come costruire una moto, solo che non hanno avuto abbastanza tempo. Gigi [Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse] sta facendo un grande lavoro, ma lui è appena arrivato. Ha dovuto cambiare tante cose e penso che abbia fatto un buon lavoro in questo senso, ma per quanto riguarda la moto del prossimo – ancora una volta – sono già indietro rispetto alle altre squadre.”

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Honda e Yamaha in effetti hanno già testato le loro moto 2015 a Brno nel test post-gara della settimana scorsa, mentre lo stesso Dall’Igna ha confermato che la Desmosedici GP15, pesantemente ridisegnata, farà il suo debutto nei test invernali di Sepang del prossimo Febbraio. Crutchlow comunque sembra ottimista in merito alle sorti future delle ‘rosse’:

“Una cosa che posso dire è questa: credo che in Ducati ci siano alcune delle persone più intelligenti di tutto il paddock. Il problema è che hanno sempre dovuto rincorrere. Nel 2014 la moto non era troppo diversa dalla moto 2013, ma è arrivata a Sepang all’inizio di quest’anno mentre gli altri avevano provato le loro moto 2014 a metà dello scorso anno. Questo è un anno difficile, ma credo che una volta che torneranno al top ci rimarranno, non c’è dubbio. Hanno due piloti molto forti per il prossimo anno, che in una certa misura sono già competitivi ora. Non vedo l’ora di rivedere la Ducati là davanti e competitiva per una gara intera. Penso che se lo meritino per tutto l’impegno che ci mettono.”

Guarda le foto di Cal Crutchlow (Ducati MotoGP 2014)

Cal Crutchlow - Ducati MotoGP 2014

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