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MotoGP: Gas potrebbe scaricare Marquez, aria tesa nel paddock

Dopo Sector che abbandona Lorenzo anche Gas lascia un pilota spagnolo, la fuga degli sponsor da molti temuta si dimostra già ben più precoce rispetto alle previsioni

Come avevamo purtroppo previsto la scorsa settimana il terremoto e il polverone mediatico acceso intorno alla moto GP avrebbe potuto innescare una serie di ripercussioni sull’intero assetto del circus iridato, non ultima la scelta di alcuni sponsor di abbandonare il giro o semplicemente cambiare casacca. Così come nel caso della Sector che ha abbandonato Lorenzo, è ora la volta della Gas che sembra stia per abbandonare Marquez, mentre appare a rischio per la Moto GP persino lo sponsor Repsol. A pesare ovviamente lo scontro con Rossi, ma in particolare il riflesso mediatico, la rivolta dei social, oltre alle accuse delle tifoserie schierati il larga maggioranza contro l’alleanza dei due piloti spagnoli. La contestazione in questo caso riguarda esclusivamente ciò che è avvenuto fuori dalla pista, infatti in moltissimi non hanno gradito le forti accuse di Lorenzo verso Rossi a fine gara per non parlare della sua denuncia personale presso il TAS depositata a mezzo dei suoi legali e contenente alcuni documenti caldi e dalla ambigua provenienza (come, sembra, la telemetria di Marquez).

In questo caso ciò che non è piaciuto prima alla Sector, poi ai tifosi, poi ai vertici Yamaha (…e poi anche al TAS) è il fatto che Jeorge non fosse direttamente coinvolto nello scontro avvenuto in pista, ne tanto meno si trovava dietro i due piloti per poterlo raccontare con i propri occhi. Allo stesso modo sono state oggetto di fortissime critiche le prime esternazioni di Marquez nel post gara, oltre alla progressiva analisi della sua condotta in pista da molti giudicata palesemente rivolta al rallentamento dell’italiano.

Sono in molti infatti a ritenere che il giovane campione della Honda fosse molto più veloce in pista di quanto fatto vedere e che molto probabilmente dopo il dominio in prova sarebbe stato capace di contendere a Pedrosa il primato della gara, ma a questo sembra abbia preferito il rimanere più indietro per proteggere le spalle del Majorchino.

Ovviamente su questo ha influito anche il fatto che i due brand in questione (Sector No Limits e Gas) siano entrambi dei marchi italiani, paese in cui realizzano una gran parte del loro fatturato, ma purtroppo proprio in Italia la contestazione nei confronti dei due piloti spagnoli è risultata particolarmente dura nonché dilagante. Insomma il mondo è diviso in due, tra gli spagnoli e Valentino Rossi, con un forte sbilanciamento delle preferenze verso le ragioni dell’italiano, non a caso uno degli sportivi più amati della storia. Insomma se Lorenzo non è mai riuscito a divenire un vero personaggio, di quelli seguiti e apprezzati dalle folle e conteso dal grande pubblico, Marquez era invece sulla strada buona per catalizzare su di se una attenzione capace di valicare i confini del motociclismo.

Del resto non è un segreto che Valentino Rossi con le sue indiscusse capacità mediatiche abbia elevato il settore del motociclismo verso un autentico fenomeno di costume, allargandone gli orizzonti verso bacini di audience mai toccati in precedenza. Se i grandi sponsor, le TV e i quotidiani si sono avvicinati a questo sport, il merito è da ricercarsi della sua notorietà oltre che nella capacità di catalizzare le attenzioni di milioni di tifosi in tutto il mondo. Inevitabile quindi che se il “personaggio Valentino Rossi” viene intaccato, tutto il mondo circostante subisca dei contraccolpi più o meno evidenti.

Ma tralasciando per ora tutte le considerazioni sulla presunta “stanza dei bottoni”, limitiamoci ad analizzare la situazione di Lorenzo prima e di Marquez poi, e la loro vulnerabilità nei confronti di tifosi e appassionati, oltre alla bassa capacità di trattenere gli eventuali investitori. Non scordiamo infatti che nel 2012 Lorenzo e la Yamaha corsero una stagione senza un main sponsor in Moto Gp, questo dopo l’abbandono del team da parte di Valentino Rossi. Il segnale della Gas qualora fosse confermato sarebbe legato al fatto di non reputare utile o il non ritenere un buon investimento il proprio legame con il personaggio Maruqez nell’ottica della vendita dei propri prodotti. Tutto questo soprattutto dopo i recenti avvenimenti e dichiarazioni post Sepang, che si sommano al diverbio avvenuto con i giornalisti italiani delle Iene. L’aver picchiato i due giornalisti e avergli sottratto le schede e distrutto le telecamere non è passato certo come un segnale distensivo, dopo una settimana già molto accesa per gli strascichi di Sepang. Inoltre l’aver negato l’accaduto e aver rilasciato dichiarazioni false ai numerosi giornali spagnoli e internazionali non ha semplificato la posizione di Marquez, soprattutto dopo la pubblicazione dell’audio originale registrato dai giornalisti e non sottratto loro dai parenti di Marquez.

Anche se gli atti in questione sono stati compiuti principalmente dal papà e dal fratello di Marc, il suo coinvolgimento nella vicenda è diventato inevitabile, tanto che molti giornali hanno pubblicato delle smentite rispetto alla prima versione dei fatti e molti di questi si sono anche sentiti raggirati dalle prime dichiarazioni di Marquez. Il personaggio pubblico non è certo uscito indenne da questa vicenda, e se per costruire un campione noto in tutto il mondo possono bastare pochi anni al top delle classifiche per demolirne il personaggio basta purtroppo molto meno.

L’immagine di un pilota

Essere un personaggio pubblico vuol dire molte cose, la prima è che le proprie azione saranno valutate da molti con la lente di ingrandimento, questa è una responsabilità importante, che un campione del mondo e uno sportivo pagato milioni di euro deve tenere sempre bene a mente. Il benvolere del pubblico può fare la differenza e diventare fondamentale in molte situazioni, non solo nel numero di bandiere o di persone che esultano per te in un gran premio, ma anche per ciò che riguarda l’appeal verso gli sponsor, quindi i soldi che sei in grado di muovere e di conseguenza la moto che ti verrà offerta. Mentre Jeorge Lorenzo non è mai stato un vero personaggio, non ha mai riscosso consensi personali o mosso folle in tutto in mondo, ne tanto meno è stato in grado di catalizzare su se stesso l’interesse dei grandi media.

Nel caso di Marquez le cose sono diverse, da molti più volte appellato come il nuovo Valentino, simpatico, spavaldo, spettacolare e veloce, con la faccia sorridente e da bravo ragazzo. Ma un conto è diventare un pilota forte un conto è diventare un personaggio amato in tutto il mondo capace di raggiungere anche mondi e persone molto lontane dal proprio sport. Ecco in questo Marquez ha ancora molto da imparare, e se vuoi raggiungere certi risultati devi essere capace di scelte e comportamenti diversi, molto attenti e ben pesati, questo anche una volta dismesso il casco da pilota. Per molti il personaggio Marquez ha ormai perso di appeal e il caso di Gas è solo la punta dell’iceberg. Dai giornali del settore ai tifosi il suo ascendente sembra ormai molto meno incisivo, i giornalisti che lo esaltavano come il nuovo divo giunto dalle stelle ora non gli risparmiano battute e critiche sia sul piano sportivo che umano. Insomma per molti oggi Marc è il pilota che ha deciso deliberatamente di entrare in pista con l’unico obbiettivo di danneggiare Valentino Rossi e per questo da molti verrà ricordato così per un bel pò di tempo. Come se in una partita del mondiale un giocatore fosse entrato in campo con l’obbiettivo di rompere un ginocchio a Maradona, altro personaggio amatissimo a livello mondiale e forse per questo confrontabile con Valentino Rossi.

A contribuire all’innalzamento della tensione all’interno del paddock c’è l’aria pesantissima che si respira all’interno del box Yamaha dove ai giapponesi non è andato affatto giù che un loro pilota, sul libro paga di Yamaha e con un contratto anche per il prossimo anno sia andato a sporgere una denuncia formale al TAS contro un altro pilota dello stesso Team. Il tutto senza alcun avvertimento o comunicazione verso i responsabili della squadra, ciò ancora più grave è che oltre a presentare un esposto attraverso i propri legali abbia richiesto di essere stato ascoltato (cosa a lui negata da parte del TAS in quanto non interessato nei fatti). Ma già questa azione, ritenuta gravissima dal team Yamaha ha fatto decidere prima a Movistar di annullare la festa prevista in Spagna la settimana successiva alla gara di Valencia, ma ha anche fatto decidere ai vertici Yamaha per l’annullamento della festa organizzata e prevista a Valencia il sabato sera per la celebrazione di tutti i piloti Yamaha 2015 di tutte le discipline motoristiche, che si sarebbero ritrovati insieme nel paddock di Valencia.

L’aspetto particolarmente grave della vicenda riguarda invece i documenti presentati al TAS da Jeorge Lorenzo e dai suoi legali, infatti insieme a varie pagine di denuncia sembra fosse stata allegata dal pilota Yamaha anche la telemetria della moto di Marquez. La domanda nasce spontanea, ma come faceva un pilota ufficiale Yamaha ad avere con se la telemetria di un pilota rivale che corre per la più diretta delle rivali tra tutte le squadre del mondiale? Quella stessa telemetria sventolata da Nakamoto e poi negata da Suppo.

Ovviamente una azione del genere se dovesse trovare conferma alimenterebbe ancora di più il fuoco delle polemiche post gara gettando l’ennesimo appiglio a Valentino Rossi e confermando il sospetto accordo tra i due piloti spagnoli di Honda e Yamaha. Questo però getta qualche ombra in più anche sulla possibilità che Jeorge abbandoni la Yamaha a fine per rifugiarsi tra le accoglienti braccia della Ducati, cosa che in parte renderebbe più comprensibile lo sgarbo fatto da lui verso il Team Yamaha reo a suo avviso di non nominarlo ufficialmente prima guida all’interno della squadra.

Purtroppo la cartina di tornasole sui danni creati al motociclismo dallo scontro di Sepang li vedremo in modo completo solo l’anno prossimo e gli effetti rimarranno nell’aria per molto tempo ancora. Intanto bisogna pensare alla gara di Valencia dove Rossi partirà ultimo con l’unica speranza che le due Honda riescano ad aggiudicarsi il primo e il secondo posto in gara, con Lorenzo terzo o quarto infatti le possibilità di vincere il titolo diventano più alte. Se invece Lorenzo sarà primo o secondo tali probabilità si ridurranno enormemente e il titolo andrà facilmente nelle tasche dello spagnolo.

Comunque vada dopo Valencia il mondo della Moto Gp non sarà più lo stesso, lo strappo dell’ultima gara rimarrà a lungo nella memoria degli appassionati, ma se da un lato dopo il futuro e inevitabile abbandono di Rossi un calo dell’audience e degli investimenti da parte degli sponsor sarà fisiologico e scontato, una sua sconfitta dopo così lunghe polemiche potrebbe accelerare enormemente tale processo di impoverimento da parte del campionato. Per ora le veementi accuse dei tifosi verso Marquez potrebbero spingere la italiana Gas che “sveste” il giovane spagnolo, ma in attesa di un comunicato ufficiale da parte del marchio di i Claudio Grotto che ha come base il Nord-Est d’Italia, concentriamoci più sullo stato emotivo del paddock.
Purtroppo a noi semplici spettatori di queste partite extra circuito non resta che attendere la gara di domenica, che sarà con larga probabilità la più seguita e attesa dell’intera storia del motociclismo, nella speranza che in pista vinca lo sport e che lo spettacolo si mantenga a livelli straordinari (come avvenuto quasi sempre negli ultimi anni) pur restando confinato all’interno di una sana e corretta competizione sportiva.

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