MotoGP: Bagnaia “piuttosto soddisfatto” del test in Indonesia
Il torinese della Ducati chiude 6° la tornata di collaudi a Mandalika “senza guardare troppo alla classifica dei tempi”; Miller “pronto per la prima gara”.
Gli esiti dell’ultimo test pre-stagionale della MotoGP 2022 al Mandalika Street Circuit – tracciato che tra circa un mese farà il suo debutto nel Motomondiale ospitando il GP di Indonesia – sono stati giudicati con soddisfazione dagli uomini del Ducati Lenovo Team, che per tutti e tre i giorni hanno lavorato alacremente sul fine tuning della nuova Desmosedici GP senza badare troppo alla graduatoria dei tempi.
I piloti Francesco Bagnaia e Jack Miller, oltre a familiarizzare con un tracciato inedito per entrambi, hanno infatti concentrato i propri sforzi sul fitto programma di prove e collaudi sulla moto, già iniziato nella precedente “due-giorni” di test a Sepang e portato oggi a compimento nonostante la pioggia che aveva “rallentato i lavori” nella la prima giornata trascorsa sul circuito indonesiano.
Per quanto riguarda i tempi sul giro, il vice-iridato Bagnaia ha fatto segnare il sesto tempo assoluto della “tre-giorni” di Mandalika con 1:31.436, a 376 millesimi dal best lap firmato dallo spagnolo Pol Espargarò (Honda Repsol) mentre Miller non è riuscito a fare meglio di 1:31.870, crono che ha relegato l’australiano ad tutt’altro che brillante 18° posto. Il più rapido “ducatista” in Indonesia è stato comunque Luca Marini (Mooney VR46 Ducati) grazie all’1:31.289 con cui si era imposto nel Day-2.
Gli alfieri del Ducati Lenovo Team torneranno in pista nel weekend del 4 -6 Marzo per il round inaugurale del Mondiale MotoGP 2022, il GP del Qatar, in programma come da tradizione sotto i riflettori del Losail International Circuit di Doha.
Bagnaia: “Focalizzati sul programma di sviluppo”
Inevitabilmente, Francesco Bagnaia è uno degli uomini più attesi del Mondiale che inizierà a breve, il pilota che molti individuano come “principale favorito” per il titolo in virtù di un finale di stagione 2021 decisamente straripante. Il 25enne piemontese ne è consapevole e anche per questo il suo lavoro si è orientato maggiormente sul “lungo termine”:
“Sono piuttosto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto durante queste tre giornate di test qui a Mandalika. Il tracciato è molto bello e il primo tratto mi piace davvero moltissimo, perciò non vedo l’ora di tornare a correrci fra un mese.”
“Durante questi giorni ci siamo soprattutto focalizzati sul programma di sviluppo, provando i nuovi componenti e lavorando sulla durata delle gomme, in particolare su quelle usate, e sull’elettronica della nuova moto, senza guardare troppo alla classifica dei tempi. Oggi invece abbiamo fatto una simulazione di gara e il riscontro è stato positivo, abbiamo avuto un buon passo con le gomme medie e di questo sono contento.”
Il 22° posto con cui aveva chiuso il Day-1 di Mandalika aveva fatto preoccupare non poco i tifosi delle “rosse” di Borgo Panigale, ma il buon “Pecco” non ha provato a fare un vero e proprio “giro secco” sulla pista indonesiana fino ad oggi:
“Oggi siamo riusciti a provare anche il ‘time-attack’, finalmente, e siamo stati subito veloci. Il bilancio quindi non può che essere positivo e credo che arriveremo pronti in Qatar. La moto è forte in staccata, in ingresso, in percorrenza, stiamo lavorando sull’erogazione perché quella è la differenza principale dalla moto 2021, ma continuiamo a migliorare ogni giorno.”
“Ora avremo ancora due settimane di pausa prima di iniziare finalmente il nuovo Campionato in Qatar! Non vedo l’ora.”
Miller: “Avevamo tantissimi elementi da provare”
Jack Miller non può certo essere soddisfatto degli esiti cronometrici dell’ultimo test invernale della MotoGP – che, come detto, lo hanno confinato a un poco lusinghiero 18° posto assoluto – ma l’australiano si è dichiarato comunque soddisfatto del lavoro svolto con il team Ducati in Indonesia. Le discusse condizioni del tracciato non hanno trovato il suo gradimento, ma potrebbero averlo preparato meglio al debutto stagionale di Losail:
“Sono state tre giornate di test piuttosto impegnative perché avevamo davvero tantissimi elementi da provare, ma siamo riusciti a completare gran parte del nostro programma e a raccogliere numerosi dati sui quali gli ingegneri ora potranno lavorare.”
“Il nuovo tracciato mi piace molto e mi ricorda un po’ la pista in Argentina. Purtroppo la pioggia caduta in alcuni momenti e il cantiere qui vicino hanno reso l’asfalto piuttosto sporco e bisognava stare attenti a non uscire dalle linee, ma questo ci ha permesso di lavorare anche in ottica Qatar, dove sicuramente troveremo condizioni simili a causa della sabbia. Sono soddisfatto e pronto a scendere in pista per la prima gara dell’anno!”