Ducati dice no alle entry-level: ecco perché non ci sarà mai una “piccola rossa”
Ducati conferma la strategia premium: niente piccole moto low cost. Focus su esclusività, produzione italiana e modelli ad alte prestazioni.
Quando si parla di stile, performance e made in Italy, il nome ducati emerge con forza tra le eccellenze del settore motociclistico mondiale. Eppure, per chi sogna una piccole moto con il celebre marchio bolognese sul serbatoio, le speranze sembrano destinate a restare tali. A ribadire questa scelta strategica è stato Giulio Fabbri, Head of Product Communications di ducati, che ha sottolineato come la casa non abbia alcuna intenzione di scendere a compromessi per inseguire segmenti di mercato più accessibili.
«Se metti insieme stile, sofisticazione e performance e provi a costruire una piccole moto, ti autoescludi dal mercato. Per questo non vedrete mai una piccola ducati», afferma Fabbri. Le sue parole sanciscono in modo inequivocabile la volontà dell’azienda di non abbassare l’asticella dell’esclusività che da sempre caratterizza il marchio. L’obiettivo rimane chiaro: preservare l’identità e il valore percepito del brand, evitando di sacrificare qualità e prestigio per aumentare i volumi di vendita.
A confermare questa filosofia è anche l’amministratore delegato Claudio Domenicali, che ha dichiarato senza mezzi termini: «Non possiamo vendere 200.000 moto all’anno». La strategia di ducati non mira dunque a rincorrere la quantità, ma a mantenere elevata la qualità percepita dai clienti, rafforzando così il posizionamento premium che da sempre la distingue nel panorama delle due ruote.
La scelta di non entrare nel segmento delle piccole moto e dei modelli a basso prezzo non è solo frutto di considerazioni commerciali, ma anche produttive. Fabbri spiega come la realizzazione di moto più economiche implicherebbe la necessità di delocalizzare parte della produzione italiana all’estero, snaturando uno dei pilastri fondamentali del DNA aziendale. L’esempio dello stabilimento in Thailandia è emblematico: questa sede serve esclusivamente a evitare dazi doganali nell’area Asia-Pacifico, e non a produrre motociclette low-cost destinate ai mercati globali.
Un caso concreto che riflette questa visione è rappresentato dalla recente 698 Mono, con cui ducati ha debuttato nel mondo del motocross. Pur pensata per avvicinare i giovani a questa disciplina, la 698 Mono si colloca su una fascia di prezzo decisamente superiore rispetto alle entry-level: circa 12.995 dollari. Un dato che conferma, ancora una volta, la volontà del marchio di restare fedele al proprio posizionamento di alta gamma, anche quando esplora segmenti di mercato nuovi o alternativi.
La strategia di ducati si distingue nettamente da quella adottata da concorrenti come Triumph, Honda e Royal Enfield, aziende che hanno scelto di puntare sulle piccole moto per generare grandi volumi e attrarre nuovi clienti, specialmente tra i più giovani. Queste case motociclistiche hanno introdotto modelli di accesso per favorire l’ingresso nel mondo delle due ruote, ampliando così la propria base di utenti e rafforzando la fidelizzazione.
L’approccio di ducati presenta vantaggi e svantaggi ben evidenti. Da un lato, l’esclusività e la cura nella produzione italiana permettono di mantenere alto il valore percepito e la desiderabilità del marchio. Dall’altro, l’assenza di proposte a basso prezzo potrebbe rappresentare una barriera per i neofiti o per chi desidera avvicinarsi al mondo ducati senza un investimento importante. Il paradosso è chiaro: l’attrattiva del brand è fortissima, ma spesso inaccessibile per chi cerca un primo mezzo economico.
Nel settore delle due ruote, gli esperti sottolineano come ci sia spazio sia per chi punta ai grandi numeri sia per chi sceglie la via dell’esclusività e delle alte performance. Ducati ha deciso di percorrere con decisione questa seconda strada, concentrandosi su modelli di alta gamma, innovazione tecnologica e una produzione che resta saldamente ancorata all’Italia.
Per gli aspiranti ducatisti, la situazione appare dunque chiara: la fedeltà al marchio non si conquista con il prezzo più basso, ma attraverso un’offerta coerente con la tradizione, fatta di performance eccellenti, design raffinato e una forte identità italiana. La posizione ufficiale dell’azienda è netta e motivata da scelte strategiche precise: ducati continuerà a puntare su qualità, innovazione e esclusività, senza cedere alle lusinghe dei segmenti entry-level.