Home Biaggi intervista Andrea Iannone: “Non dovevo lasciare Ducati”

Biaggi intervista Andrea Iannone: “Non dovevo lasciare Ducati”

Intervistato su Instagram da Max Biaggi, Andrea ha raccontato il suo amore per le gag di Valentino Rossi. E confessa: “Non avrei dovuto lasciare la Ducati”

Il tempi di quarantena Max Biaggi si è riscoperto giornalista: il Corsaro, molto attivo sui social network, ha iniziato a fare su Instagram una serie di video-interviste in cui chiacchiera con i piloti, un modo simpatico di rimanere in contatto con i fan e aiutarli ad ingannare la noia in attesa di tempi migliori. L’ultimo della lista è stato Andrea Iannone, nell’occhio del ciclone quest’inverno per il presunto caso di doping che lo ha tenuto lontano dalle piste durante i test pre-stagionali.

Dopo aver parlato della situazione attuale i due hanno affrontato una sorta di “comparativa” tra le moto che Andrea ha guidato nel corso di questi anni in Top Class: Ducati, Suzuki e poi Aprilia. “Quando ho lasciato Ducati venivo da due stagioni, il 2015 e il 2016, molto positive per noi. La Ducati aveva una decelerazione un’accelerazione spaventose, ma si faceva un po’ fatica in inserimento in curva e farle fare percorrenza, a curvare”. Poi il passaggio sulla GSX-RR, più “facile” della Desmosedici nel guidato ma non altrettanto potente: “Quando sono passato in Suzuki ho trovato quella sensazione che in Ducati non avevo, quella di curvare. In accelerazione e in frenata soffriva molto di più (…) dev’essere un compromesso”.

Essere arrivato così in alto, nella massima categoria iridata è già un sogno per ragazzino che da piccolo guardava correre Rossi e Biaggi: “Quando eravamo piccoli Max era in 250 e 500 e lo guardavo e lo tifavo con mio fratello, che era molto più biaggista che rossista” ha spiegato The Maniac “Ma io avevo 7 anni quando Vale ha vinto primo mondiale in 125, e ovviamente ero affascinato da questo ragazzino che dopo le gare faceva le gag, faceva ridere”. La MotoGP è ovviamente il punto più ambizioso a cui un pilota possa puntare, ma non è detto che in futuro non si profilino altre sfide. Ad esempio la Superbike: “Mai dire mai, ma al momento non ci penso. Poi vedremo. Uso la RSV 1100 Factory, vado ogni tanto a Misano (…) la moto mi piace veramente tanto”.

In un periodo certamente non facile per il pilota di Vasto, c’è qualcosa per cui varrebbe la pena usare una… Macchina del Tempo? “Con il senno di poi si cambierebbe sempre qualcosa del passato, ma dirlo dopo a cosa serve? Comunque, non sarei andato via da Ducati, sicuramente”.

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