Ducati Scrambler ESG 651 by Eastern Spirit Garage
Il customizer polacco ha trasformato la tranquilla Scrambler Sixty2 della casa bolognese in un’impressionate cafe-racer “tutto pepe”
La polacca Eastern Spirit Garage (ESG), capitanata dal fantasioso customizer Sylwester Mateusiak, è stata approcciata qualche tempo fa da Ducati Poland per dare alla luce una special da iscrivere al Ducati Custom Rumble 2018, il contest della casa di Borgo Panigale per premiare la migliore customizzazione su base Scrambler.
Questa sfida presentava diverse incognite per ESG, in particolare per due motivi: il primo era che l’atelier polacco non aveva mai lavorato in precedenza su moto non giapponesi; il secondo è che Mateusiak e i suoi uomini avrebbero avuto solo 45 giorni a disposizione per completare l’opera.
Tuttavia tale sfida è stata poi accettata e il risultato finale è la splendida café racer che potete ammirare in queste immagini, chiamata semplicemente Ducati Scrambler ESG 651, eventualmente premiata tra le vincitrici del contest Ducati.
Per fare da “cavia” al progetto fu scelta una Scrambler Sixty2 da 400 cc a cui furono subito modificati telaio e forcellone per ottenere la “postura” desiderata. Il telaietto posteriore fu invece sostituito da uno più corto e tondeggiante e subito ricoperto da una codino monoposto estremamente classico e dalla sella in pelle a coste, risultando in un posteriore molto pulito e snello.
Lo spazio appena liberato sotto la sella ha dato modo a ESG di piazzarci uno dei due terminali di scarico della moto, di cui ha realizzato in casa il sistema completo ad eccezione proprio dei due terminali conici firmati dall’italiana Zard: l’altro è posizionato sul lato destro, parallelo al primo, a richiamare una soluzione racing piuttosto popolare anche in MotoGP. Sul lato opposto, ancorati al mozzo, prendono posto il piccolo faro posteriore e un minuscolo porta targa.

Per quanto riguarda l’anteriore, ESG aveva provveduto a costruire internamente sia il parafango che il grosso faro, nel quale aveva incastonato la strumentazione stock della Scrambler, mentre il manubrio originale è stato scartato in favore di un paio di imprescindibili semi-manubri.
Completano il quadro un paio di nuove pedane arretrate, minuscole frecce “old-school” saldate al telaio, i “triangoli” reticolari a coprire i vuoti laterali del telaio e l’azzeccata verniciatura in rosso e in nero. Per i cerchi originali, accoppiati a gomme slick Dunlop, fu invece scelta la tonalità “oro”. Considerando il poco tempo avuto a disposizione, Eastern Spirit Garage aveva fatto davvero un ottimo lavoro…
