SBK: Jerez insidiosa, test “inutili”. Ma c’è subito Portimao
SBK, Jerez tempo perso. Ma lunedì e martedì tutti a Portimao
Quelli di ieri terminati a Jerez sono stati i primi test Sbk 2020 anche se in effetti sono classificati quali terza prova invernale subito seguita il 26 e 27 gennaio a Portimao prima delle ultime giornate del 24 e 25 febbraio a Phillip Island, proprio alla vigilia dell’apertura stagionale del GP d’Australia. Dove eravamo rimasti? A Jerez, alla fine di una prima giornata “inutile” date le pessime condizioni meteo, con gran pioggia e gran freddo, pista insidiosa e conseguente festival di cadute. Inutili quindi anche i tempi fatti segnare, con l’inedito binomio Leon Haslam-Honda (1’52.149) – la nuova moto della Casa dell’Ala dorata finalmente impegnata a fare sul serio nel WSBK – primi per soli 31 millesimi davanti a Michael Van Der Mark-Yamaha (1’52.180) e alla sorpresa americana Garret Gerloff: 1’52.213.Tempi cancellati alla fine della seconda giornata che, per qualche ora almeno, ha visto Giove Pluvio distratto e ha riportato in pista Jonathan Rea, addirittura rimasto chiuso nel suo box il giorno prima.
Sì, quel Rea che, per nulla contento di vedere alle 15 del pomeriggio in testa alla classifica dei tempi Razgatlioglu (1’41”214) davanti ad Alex Lowes, Scott Redding e Michael van der Mark, è sceso sulla pista non certo ottimale per l’inizio di una fastidiosa pioggerella, girando poco ma in progressione da sesto a quinto a quarto a terzo a secondo fino alla vetta, con un perentorio 1’40.983. Non c’è trippa per gatti, insomma, neppure in un test che non lascia tracce. Qui comando io, sembra voler dire, come inequivocabile monito, il cinque volte campione del mondo di fila su cui tutto si è detto e tutto si è scritto. Resta il fatto che Toprak si sta adattando assai bene sulla Yamaha anche se il bagnato resta un gap per il pilota turco. Stesso discorso per il nuovo arrivato in Ducati ufficiale Scott Redding, uno che però non teme la pioggia, e sarà per tutti presto una gran brutta gatta da pelare, fors’anche per Rea. Poco da dire sul resto, se non del gran volo di Alex Lowes che ha distrutto la sua nuova Kawasaki uscendone fortunatamente indenne e comunque quarto nella tabella finale dei tempi. Sulla R1, dopo l’exploit di ieri, è precipitato tredicesimo l’esordiente americano Garret Gerloff che così capisce che c’è ancora tanto lavoro da fare. E l’attesissimo Bautista sulla inedita Honda-bomba? Ottavo tempo: 1’43.579, come dire, in surplace. Ci vorrà tempo perché la nuova bomba della Casa dell’Ala dorata possa “esplodere” dimostrando in pista tutto il suo potenziale. Avrà Bautista la tenacia e la pazienza necessari? Dietro a Bau-bau i nostri due unici alfieri: Rinaldi, nono tempo (1’43.789) e Caricasulo, decimo tempo (1’43.811) che devono darsi da fare, e presto. Lunedì e martedì prossimi tutti a Portimao. Sperando nella clemenza di Giove Pluvio.