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8h Suzuka: Kawasaki con Rea, Haslam e Razgatlioglu

La casa di Akashi ha presentato il suo “dream team” per la prestigiosa gara di durata in Giappone, che non vince dall’ormai lontano 1993.

Kawasaki ha annunciato ufficialmente la partecipazione del Kawasaki Racing Team alla prossima edizione della 8 Ore di Suzuka, la prestigiosa gara di durata che, oltre a rappresentare uno degli appuntamenti stagionali del Mondiale Endurance, riveste da sempre una particolare importanza per i costruttori giapponesi. L’unica vittoria targata Kawasaki, però, risale all’ormai lontano 1993.

Negli ultimi anni, nonostante il netto strapotere della sua ZX-10RR nel Mondiale Superbike, la casa di Akashi non è mai riuscita a convertire questa supremazia della sua Ninja 1000 in una vittoria a Suzuka, conquistando 2 secondi posti nel 2016 e 2017 e un 3° posto nel 2018 con la formazione “semi-ufficiale” del Kawasaki Team Green, tutto ciò mentre Yamaha andava a conquistare un clamoroso poker di vittorie consecutive con la sua YZF-R1.

Tuttavia, ora che il suo dominio sul massimo campionato per derivate di serie sembra stato essere spazzato via dal binomio Alvaro Bautista-Ducati Panigale V4R, Kawasaki sembra intenzionata a sferrare un attacco ancora più deciso alla prossima 8 Ore calando in pista una line-up composta da un autentico “tris d’assi” ed un team “factory” al 100%, in pratica lo stesso del Mondiale.

Il Kawasaki Racing Team per la 8 Ore di Suzuka 2019 si comporrà infatti dei due piloti ufficiali del team in SBK, il 4-volte iridato Jonathan Rea e il campione in carica della British Superbike Leon Haslam, con l’aggiunta dell’astro nascente turco Toprak Razgatlioglu, che corre in SBK con il team Puccetti. Praticamente la creme dei suoi piloti sotto contratto.

Con la speranza di conquistare il 5° titolo consecutivo in Superbike ormai attaccata al lumicino al cospetto della schiacciante avanzata di Bautista, Jonathan Rea spera che questo sia per lui l’anno buono per centrare il successo a Suzuka con Kawasaki. L’asso nord-irlandese ha vinto la corsa nel 2012 da pilota Honda e faceva parte dell’equipaggio del Team Green arrivato 3° nel 2018:

“Sono davvero entusiasta di tornare alla 8 Ore di Suzuka con Kawasaki, questa gara ha un posto enorme nel mio cuore! Dopo le esperienze degli ultimi anni, ed essendo stato sempre competitivo con il Team Green, quest’anno voglio qualcosa di più.”

“L’anno scorso eravamo molto veloci, ma abbiamo anche commesso alcuni errori. Impareremo da quegli errori per essere più preparati che mai. È una delle gare più difficili e più eccitanti del mondo: correre con temperature fino a 36°C è molto probante per uomo e macchina. Ma io adoro la sfida e non vedo l’ora di incontrare tutti i fan giapponesi!”

Anche Leon Haslam faceva parte del Team Green del 2018 ed anche lui ha già vinto alla 8 Ore di Suzuka, 2 volte con Honda, nel 2013 e 2014. Il suo obiettivo, ovviamente, è quello di conquistare l’obiettivo più alto del podio anche con la Ninja 1000:

“La 8 ore di Suzuka è un evento fantastico e questo sarà il mio 4° anno in gara con Kawasaki. Abbiamo fatto delle belle gare in passato, di cui una memorabile in cui ho guidato per cinque ore e mezza su otto. E l’anno scorso, con Jonathan, eravamo in testa alla gara fino a quando non abbiamo avuto un piccolo problema.”

“Siamo saliti sul podio ogni anno e ritengo che il nostro pacchetto sia migliorato ancora. Speriamo che, dopo qualche buon test, riusciremo ad innalzare ancora il nostro livello e salire finalmente sul gradino più alto del podio. È bello correre con Johnny perché le nostre preferenze sull’assetto molto simili, comunque vedremo che strategia adottare quest’anno.”

Il 22enne Toprak Razgatlioglu si prepara invece al suo debutto assoluto a Suzuka, ma affrontarlo in un team così prestigioso e quotato è motivo di grande orgoglio per lui:

“Questa è la mia squadra dei sogni! Io sono sempre stato un grande fan della 8 ore, ma questa sarà la mia prima volta in sella su quella pista. Sono davvero fortunato ad essere in squadra con Johnny e Leon: è incredibile per me!”

“L’anno scorso ho gareggiato una volta nel campionato Superbike giapponese e Kawasaki mi aveva detto che si trattava di una moto simile a quella che correva la 8 Ore: la differenza principale riguardava il serbatoio, ma credo che per me, rispetto al Mondiale SBK, la differenza più importante saranno le gomme Bridgestone.”

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