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MotoGP Austin: Alex Rins riporta la Suzuki alla vittoria

Lo spagnolo della Suzuki ha riportato alla vittoria la MotoGP di Hamamatsu dopo tre anni, tenendo testa ad un Valentino Rossi in grande forma. Caduta di Marquez, che regala punti preziosi ad un opaco Dovizioso (4°)

Quest’anno al Re di Austin è andata male. Marc Marquez, vincitore di tutte le edizioni del GP delle Americhe dal 2013 ad oggi, ha dovuto abdicare di fronte a un anteriore che lo ha tradito a 12 giri dalle fine: il Campione del Mondo, imbattuto dominatore del COTA e delle qualifiche di questo week end, è scivolato alla curva 12 mentre si trovava in prima posizione.

Valentino Rossi, scattato dalla seconda casella, ha provato subito ad approfittarne, tentando di distanziare il gruppo di inseguitori capitanato da Jack Miller. Per 8 giri il pesarese ha condotto una gara che odorava di vittoria, ma sul finale ha dovuto fare i conti con la rimonta di uno splendido Alex Rins: lo spagnolo si è liberato della Ducati di Miller e ha iniziato a spingere per raggiungere il #46, agganciando il suo bersaglio a una manciata di giri dalla fine: quando mancavano quattro tornate alla bandiera a scacchi il catalano ha rotto gli indugi, infilando il Dottore e portandosi in prima posizione.

Con una freddezza da vero killer il portacolori del team Suzuki ha poi gestito fino alla fine, resistendo agli attacchi di un Valentino Rossi che non aveva nessuna voglia di darsi per vinto: l’italiano ha però potuto fare poco contro la furia agonistica del 23enne di Barcellona, che è riuscito a tagliare la bandiera a scacchi davanti a tutti e a prendersi con la forza un meritatissimo primo successo in MotoGP. La casa di Hamamatsu, per la cronaca, non vinceva da tre anni: l’ultima vittoria targata Suzuki era quella del GP di Silverstone 2016, quando Maverick Viñales riuscì a interrompere un digiuno che durava da quasi un decennio.

Giornata da dimenticare, invece, per la Honda: Cal Crutchlow si è steso nel corso dei primi giri mentre aveva nel mirino Valentino e la 2^ posizione, mentre Jorge Lorenzo è stato costretto a un ritiro forzato a causa di un guaio tecnico (ironia della sorte, sempre alla curva 12). Nel giorno del disastro di HRC può tirare un sospiro di sollievo Andrea Dovizioso (4°, dietro all’ottimo Jack Miller), che dopo una gara molto opaca riesce comunque a portare a casa dei punti preziosi che gli valgono la prima posizione in classifica.

La 5^ e la 6^ posizione sono state occupate rispettivamente da Franco Morbidelli e Danilo Petrucci, molto distanziati dai primi ma comunque ben piazzati soprattutto in ottica campionato. Buona prestazione anche per Francesco Bagnaia, che con la Ducati del team Pramac riesce a chiudere al 9° posto firmando la sua prima top ten stagionale.

Corsa in salita, infine, per Maverick Viñales e Joan Mir: i due spagnoli sono stati entrambi protagonisti di una partenza anticipata, che proprio come a Crutchlow in Argentina è costata loro una penalità che ha complicato notevolmente le rispettive gare.

MotoGP Austin: i risultati del GP delle Americhe

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