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Pirelli Angel e Diablo Rosso Scooter: prima prova

Sul circuito di prova di Pirelli, abbiamo messo alla prova queste due declinazioni in condizioni estreme. Ed abbiamo scoperto che sicurezza prestazioni e divertimento coesistono perfettamente


Esco dall’ultima curva con il gas spalancato. Dietro pompa un pochino ma tiene perfettamente la traiettoria. Allargo e allungo per tutto i lrettilineo. Poi una staccata. Decisa, potente. Un getto d’acqua mi arriva violento sul casco. Sussulto, mentre il mio BMW non fa un sussulto pur forzando l’ingresso. Inserisce bene e sento l’inserimento progressivo, diretto, chiaro. Sì, sto parlando di scooter, di una prova molto particolare su un circuito altrettanto particolare. Pirelli infatti ci ha invitato a Vizzola Ticino, la sua pista test, per mettere alla frusta le sue nuove creazioni: il Pirelli Angel Scooter ed il Diablo Rosso Scooter. Una serie di test unici per verificare un prodotto che mette al centro la sicurezza, ma che al contempo soprende per prestazioni e comunicatività.

Pirelli Angel Scooter e Diablo Rosso Scooter: come sono


Chi pensa che il concetto di pneumatico si leghi solo a quello di prestazioni e performance, beh…non ha capito nulla. Una gomma da scooter deve avere il know how di una moto da un lato, la comodità di uno scooter dall’altro, e la sicurezza…di entrambi. Fattori che, per l’utilizzo urbano ed extra urbano, significano riuscire a coprire ogni angolo di questa coperta corta. E la bellezza di questi Pirelli risiede proprio nel riuscire a non farla sembrare corta tale coperta. Perchè sia l’Angel che il Diablo Rosso sono figli di un processo di sviluppo a feedback costanti – come ci racconta in una pausa del test Salvo Pennisi, head of development di Pirelli nel Mondo – a squadre incrociate. Chi lavora nel settore moto offre un feedback anche sul lavoro altrui sugli scooter per fare un esempio, e viceversa.

Ciò comporta una omogeneità nelle risposte date però da una moltitudine di esperienze. Andiamo con ordine però e presentiamo i due protagonisti. Angel Scooter è figlio della gamma Angel in grado di adattarsi alla mobilità urbana, cittadina, e punta forte ad un immediato comfort alla guida, ad una maneggevolezza da riferimento, e prestazioni che infondino sicurezza in ogni condizione precaria. Il Diablo Rosso Scooter invece, punta maggiormente ad un concetto prestazionale. E’ figlio della famiglia Diablo, la gamma supersportiva di casa Pirelli. Nomen Omen dunque, con un battistrada che si ripropone e che quindi, riproposto in tale accezione, in questa famiglia, punta a conglobare prestazioni con sicurezza ai massimi termini non solo quindi in ambito urbano, ma anche molto in ambito extra.

L’Angel Scooter dunque, come spiegato in conferenza stampa, si propone con nuovi e rivoluzionari fori di ammortizzazione disposti sul battistrada che puntano ad aumentare la felssibilità de lo pneumatico stesso sotto impronta. Una maneggevolezza, una flessione programmata che funge da cuscinetto. La mescola ad elevata percentuale di silice, unit ad un nuovo processo di vulcanizzazione, offre prestazioni costanti e durature in ogni condizione. Il profilo multiraggio poi rende la guida più agile nei cambi di direzione, a sentire i tecnici Pirelli.

Parlando del Diablo Scooter poi, ovviamente l’accento si sofferma più sull’agilità nei cambi di direzione, nella stabilità sul dritto ma anche il mantenimento di una traiettoria. Comunicatività come sempre la parola d’ordine, oltre che prestazioni figlie del Diablo Rosso III.
Ovvio prestazioni in questo caso fa rima con Grip, con una soluzione bimescola al posteriore, ad alta percentuale di silice. Profili? Sportivi ovvimanete con disegno del battistrada a “flash”.

Diablo Rosso Scooter è disponibile in quindici misure, da 12, 13, 14, 15 e 16 pollici mentre Angel Scooter, al completamento della gamma nel 2018, si presenterà in cinquantadue misure da 10, 11, 12, 13, 14, 15 e 16 pollici.

Pirelli Angel Scooter e Diablo Rosso Scooter: come vanno


Un autobous ci porta lungo una strada persa nel bosco ai margini di Milano. Sembra un luogo sperduto, ed in effetti, superando quei tornanti in discesa e quel ponte sospeso lo è. Ci stiamo recando in uno di quei posti che potrebbe essere definito come una novella Area 51 di Pirelli. E’ qui che molti prodotti vengono messi alla prova, simulando ogni singola condizione. Dalla più estrema alla più usuale. Si chiama Vizzola Ticino, ed è una vera e propria sfida per mezzi e piloti.

Diverse le prove che ci attendono oggi, da circuiti letteralmente allagati, a slalom in varie condizioni, senza dimenticarci dei vari “panic brake”. Niente male insomma. Ed allora via subito con il C650 Sport dotato di Diablo Rosso Scooter. Il circuito è piccolo ma probante. Certo, vedere la pista così allagata un poco di timore lo incute. Uno-due giri per carpire il feeling di mezzo, gomme e curve e si parte all’attacco. Si, avete letto bene: trattasi di divertimento, puro, cristallino, semplice.

Il Diablo Rosso Scooter necessita di un poco di riscaldamento, ma una volta andato in temperatura sorprende. Gas spalancato lungo il rettilineo d’arrivo, arrivo alla staccata di una lunga destra che vuole essere stretta per poi allargare la corda e ristringere. Freno violentemente e a scooter dritto non fa una piega. Giro dopo giro entro sempre più pinzato, ed è sorprendente come l’effetto di inerzia sia sempre più risibile. Insomma, posso entrare dentro, lasciarlo scorrere. Spalanco la manopola del gas per poi entrare su una chicane secca. Sinistra – allagata – poi destra subito per aprire su un altro allungo. E se all’inizio giocavo con il freno posteriore per chiudere meglio, come passano i giri mi accorgo che sono io il limite. La maneggevolezza è sempre più elevata.

Il bello non è tanto dato dalla prestazione. Quella te l’aspetti, quanto dalla sua comunicatività, parolone arzigogolato per dire che la gomma ti parla giro dopo giro. Sempre più incisiva, diretta, sempre più sicura. Entrare in una curva con pozze d’acqua figlie di un allagamento , entrando pinzati e piegati diviene sempre più la prassi. Cosi da un tornante di ritorno, si sale per un “cavatappi” opposto. Altro allungo e poi lunga destra. Schizzi che entrano anche sul collo, ma imperturbabili entriamo sempre più pinzati e spalanchiamo sempre di più. Il C650 è una forza della natura. Pompa dietro per quanto lo spremiamo e ripartiamo per un altro giro. Divertimento puro sotto l’acqua? Si può fare!

Pensavamo di aver raggiunto il massimo con questi Diablo Rosso Scooter, ma in realtà ci hanno sorpreso ancor di più gli Angel Scooter. Sono pensati per i ruota alta che tanto invadono le nostre strade urbane ed infatti, riprendo la via della pista con un Honda SH150. Nulla da dire. L’enorme reattività del mezzo su una pista quasi spiazza. Eppure la stabilità e – sopratutto – la comunicatività dell’Angel è un qualcosa che lascia senza fiato. Ciò che mi piace – e tanto – è la sua deformazione quando si scende in piega. Lo avverti forzando gli ingressi, ma la sensazione è chiara e netta. La spalla si deforma, come a formare quasi un cuscinetto, un sostegno.

Stiamo elogiando troppo? In realtà per arrivare alla crisi più totale dello pneumatico abbiamo dovuto forzare – e tanto – un ingresso in un punto allagato. L’anteriore a quel punto ha praticamente chiuso, ma l’Angel si è dimostrato degno del suo nome. La perdita di aderenza ha portato per la tangente ovviamente, ma sotto sentivo come lo pneumatico continuasse il suo sostegno fino a quando non ha ripreso grip. Un poco di mestiere, tanto aiuto della gomma ed il salvataggio è fatto. Cosa significa questo? Che girare in qualsiasi condizione avversa o particolare così è molto più sicuro.

Ok, non siete ancora convinti. Ed allora abbiamo deciso di metterci ancor di più alla prova: rettilineo allagato lanciato, spazio di arresto ridottissimo, simulazione di frenata improvvisa, il classico panic stop. Beh, abbiamo dovuto provarlo più di una volta perchè quasi non credevamo alla stabilità disarmante con cui – sia con un BMW C650 che con una Vespa – ci siamo riusciti a fermare. L’indicazione degli uomini Pirelli? “Fai conto che oltre i birilli limite ci sia un camion fermo. Non puoi sterzare, puoi solo frenare all’ultimo istante”. Ecco, davvero sorprendente.

L’ultima prova, lo slalom tra i birilli in condizioni di asciutto, sia con gli Angel Scooter – a bordo di un Peugeot Tweet 125 – sia con un BMW 650 Sport, non fa che ampliare e confermare quanto detto. Si perchè in effetti, essere catapultati immediatamente in quella sorta di prva del nove sul bagnato ci aveva già fatto capire come il limite inizialmente sia il pilota.

Pirelli ancora una volta ha fatto centro con gi Angel Scooter ed i Diablo Rosso Scooter. Quella coperta corta tra prestazione consona ai mezzi, comunicatività, reattività, stabilità e sicurezza non è mai stata così lunga.

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