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Ducati 1299 Panigale S 2015: la nostra prova

Ducati 1299 Panigale – Siamo stati a Portimao per provare la nuova ‘ammiraglia’ di Borgo Panigale: cosa vorreste sapere dal nostro test della 1299 Panigale S?


Ducati 1299 Panigale S 2015 – La nuova Ducati 1299 Panigale, presentata lo scorso Novembre all’EICMA 2014 di Milano, appartiene decisamente al novero di quelle supersportive ‘over the top‘ che hanno caratterizzato l’ultima tornata di saloni autunnali delle due ruote. Sin da quando l’abbiamo vista e – soprattutto – siamo venuti a conoscenza delle sue minacciose specifiche, era partito il conto alla rovescia per poterne saggiare le qualità in pista, ed il nostro turno è finalmente arrivato!

Ducati 1299 Panigale S 2015 – la nostra prova a Portimao

Il nostro Lorenzo Baroni è infatti a Portimao per approfondire le qualità della 1299 Panigale sullo spettacolare tracciato lusitano, che solo la scorsa settimana ha ospitato una ‘due giorni’ di test WSBK martoriata dal maltempo. A sua disposizione ci sarà infatti la versione ‘S’ della nuova ammiraglia di Borgo Panigale, che rispetto alla versione standard vanta – tra le altre cose – il sistema Öhlins Smart EC applicato alle sospensione semi-attive e all’ammortizzatore di sterzo elettronico (al posto della forcella Marzocchi e del mono Sachs).

Ducati 1299 Panigale S 2015 – la nostra prova a Portimao


Il propulsore è il chiacchierato bicilindrico Superquadro da 1285 cc, cilindrata frutto dell’alesaggio da record di 116 mm che gli permette di esprimere 205 CV di potenza a 10.500 giri/min e un picco di coppia di 144.6 Nm a 8.750 giri/min. Le gomme saranno invece le Pirelli Diablo Supercorsa SP, quelle scelte come primo equipaggiamento per le Ducati 1299 Panigale, 1299 Panigale S e Panigale R.

Ora è arrivato il momento di vedere come si comporta la 1299 in quello che è il suo habitat naturale: la pista! C’è qualche cosa in particolare che desiderate sapere riguardo alla nuova e feroce sportiva bolognese? Nel caso, non esitate e chiedere e cercheremo di rispondervi quanto prima.

La Guida: Le prime impressioni dalla sella della nuova 1299

La prima domanda che ci poniamo una volta in sella alla nuova 1299 è ovviamente: “cosa cambia rispetto alla precedente Panigale?”, la seconda domanda è ovviamente “quanto andrà più forte, quanto costerà la versione S e quanto di questo potenziale sarà realmente sfruttabile dai comuni mortali e infine perché hanno scelto una cilindrata così alta e fuori omologazione?”.

Fortunatamente durante il test a Portimao gran parte di queste domande hanno trovato risposta, partiamo rapidamente con il dire che la nuova 1299 è contemporaneamente più veloce, più gustosa, più efficace e anche più maneggevole della vecchia. Ma soprattutto ribalta completamente la situazione ai bassi regimi annullando il buco di coppia ai medi e bassi regimi e a favore di un tiro sorprendente ad ogni apertura del gas. Il resto resta simile dal punto di vista ciclistico, seppur molto affinato, come la trazione e la geometria dell’anteriore. Mentre un balzo avanti netto e deciso si registra dal punto di vista dell’ABS e delle sospensioni (ora semi attive).

Ma andiamo con ordine e riprendiamo dall’inizio l’analisi di questa moto perché nessun dettaglio venga lasciato al caso. Come molti ricorderanno infatti la precedente Panigale 1199 mostrava un piccolo vuoto di coppia ai bassi insieme ad una flessione della spinta intorno ai 7.000 giri. Bene la nuova 1299 è più regolare e progressiva, ma soprattutto è pienissima in basso sin dalle minime aperture del gas.

Questa pastosità e regolarità di erogazione consente al pilota di ottenere un grande feeling con l’acceleratore favorito anche dalla alta curva di coppia lineare, mentre il comportamento agli alti regimi e l’allungo è globalmente quasi identico al precedente modello. Il risultato è che con la nuova moto si entra più velocemente in curva non si deve forzare sul lento spingendo sul manubrio come prima, merito questo del nuovo anteriore rivisto con un angolo di sterzo più chiuso. Sul veloce invece ha mantenuto la precedente stabilità grazie al funzionamento delle sospensioni elettroniche e al nuovo posizionamento più in basso del perno del forcellone posteriore. Le sospensioni elettroniche aiutano perché è possibile tararle più morbide come set di base così da assorbire meglio le buche di Portimao e da chiudersi in inserimento nelle curve a media e bassa velocità. Poi però si induriscono automaticamente quando aumenta la velocità, più precisamente “sentono” non solo la velocità assoluta ma anche le accelerazioni e decelerazioni, quindi al momento di aprire il gas si indurisce la compressione idraulica del posteriore mentre l’anteriore resta morbido, la cosa opposta avviene invece in frenata. Alle alte velocità di percorrenza di curva o in rettilineo invece si irrigidiscono entrambe, così come l’ammortizzatore di sterzo di indurisce alle alte velocità e in uscita di curva.

Il sistema si chiama “event base” e si setta autonomamente in funzione degli eventi a cui è soggetta la moto, tutti fenomeni che riesce a “leggere” attraverso i numerosi sensori di cui è dotato. Un altro aspetto importante è la capacità del pilota di adattarsi al sistema e entrare in confidenza con lui, perchè i cambiamenti di assetto sono sempre progressivi e non vanno a incrinare quel feeling di guida o la fiducia che il pilota deve avere nell’assetto unita alla capacità della moto di trasmettere al pilota quante più informazioni possibili.

Altro salto evolutivo si registra sotto la voce ABS il nuovo sistema infatti si arricchisce della funzione “cornering” , vale a dire la possibilità di cambiare la risposta dell’abs non solo in funzione dei settagi pre impostati dal pilota, ma anche in funzione dell’angolo di piega. Tre i livelli dell’ABS: 3 Stradale (con funzione cornering), 2 sportivo (con funzione cornering), 1 da pista (senza funzione cornering). In pista la funzione uno ha un intevento bassissimo e consente il bloccaggio del posteriore sempre, gestisce in modo indipendente la frenata tra anteriore e posteriore, e soprattutto agiste con la stessa logica sia a moto dritta che piegata. Per questo la migliore scelta quasi sempre in pista è la funzione 2, che prevede un abs poco invasivo ma presente che previene il bloccaggio e la caduta anche con moto molto molto piegata e forte pinzata sulla leva.

Altra differenza evidente è quella nel funzionamento del TRACTION CONTROL, il sistema risulta molto modificato e evoluto rispetto al passato, ora è più fluido e complice la coppia sin dalle minime aperture del gas consente in modo più facile di gestire il sovrasterzo di potenza in uscita di curva con il traction impostato sui livelli 2 o 3. Non è difficile infatti in questa modalità ritrovarsi a lasciare delle lunghe righe nere sull’asfalto il tutto con preventiva fiducia da parte del pilota nelle declinata nelle mani della centralina del traction.

Insomma stiamo parlando di una moto orientata si verso le massime prestazioni, a discapito anche del regolamento superbike che vieterebbe una cilindrata tanto alta, ma lo scopo della moto è il rendimento in pista e il divertimento del suo pilota oltre alla capacità di trasferire quante più emozioni e piacere di guida possibile verso il suo fortunato possessore.

Per questo aumentano i cavalli, circa 10 in più che fanno lievitare la potenza fino a ben 204 totali, mentre la coppia ai medi regimi aumenta di circa il 15% con un incremento di circa 1 Kgm a questi regimi. Resta identico invece il telaio, sempre scatolato e posizionato tra la testa e il cannotto di sterzo, identico anche l’interasse, più chiuso l’angolo di sterzo e spostato più in basso di 4mm il pivot del forcellone posteriore. Ricordiamo che sulla Panigale R il pivot si poteva spostare di più o meno 4mm, quindi ora la Panigale base così come la S hanno posizionato il loro perno del forcellone sulla posizione più bassa concessa precedentemente dalla R. Questo intervento ha regalato vantaggi sia alla trazione che alla stabilità alle alte velocità.

Ducati 1299 Panigale S 2015 - Foto Ufficiali
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Molto utile la comparsa di alcuni pulsanti sul semi manubrio sinistro (soluzione già introdotta da Aprilia e vista ancor prima su tutte le moto da Superbike e Moto Gp), si tratta di due semplici comandi che permettono di agire rapidamente anche in pista e senza perdere la concentrazione sui livelli di taratura del traction control (o volendo possono gestire sia l’anti wheeling, sia il freno motore). Fa la sua comparsa di serie sia sulla Panigale S che sulla base invece il sistema di quick shist up and down, cioè la possibilità di cambiare marcia senza azionare la frizione sia in salita che in discesa di marcia. Il tutto viene gestito da una specifica strategia elettronica e si è rivelato molto fluido e rapido durante il suo funzionamento.

Sulla 1299 migliora anche il comfort, grazie ad un plexiglass del cupolino ora più alto di ben 2cm, questo migliora sia la protezione aerodinamica
che la spinta sul casco del pilota (ricordate la 996 di Pierfrancesco Chili che in gara utilizzava un altissimo plexiglass).
Anche la sella è ora più comoda e meglio imbottita e direttamente derivata da quella della 899 Panigale e molto diversa dalla precedente 1199. Ultima nota va alle pedane poggiapiedi ora realizzate in modo diverso e dotate di ampie e profonde zigrinature atte a ancorare lo stivale del pilota proprio come delle vere pedane da corsa.

Il prezzo della 1299 base è di 20.990€ f.c. mentre la più cara Panigale S ferma la cifra a 25.740€ f.c., certo la S ha sospensioni Ohlins a controllo elettronico e semi attive, oltre a numerose altre soluzioni tecniche, ma il prezzo sposta la moto ad un livello di competizione più alto rispetto alla maggior parte delle dirette rivali.

Interessante lo scarico Akrapovic, disponibile come optional insieme alla nuova mappatura del motore, lo scarico completamente in titanio (non omologato per l’utilizzo stradale) regala alla moto una spinta notevole che trasforma la Panigale in un autentico mezzo da gara, nonostante il suono non sia troppo più invadente rispetto alla versione di serie. La versione Base e S arriveranno dai concessionari nel mese di Marzo, mentre per la più esclusiva versione R sarà necessario attendere il mese di Maggio.

Guarda le foto della Ducati 1299 Panigale S 2015

Ducati 1299 Panigale S 2015:
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Ducati 1299 Panigale S 2015:

Pirelli Supercorsa SP e

Sulla 1299 Panigale S e R debuttano i nuovissimi pneumatici hypersport di Pirelli come primo equipaggiamento nelle misure 120/70 ZR17 per l’anteriore e 200/55 ZR17 per il posteriore.
Questo pneumatico per uso stradale pensato per i piloti professionisti e per i motociclisti che hanno uno stile di guida sportivo su strada ma amano anche la pista, offre performance racing tipiche di prodotti per uso esclusivo in pista permettendo così all’utente di avere un unico prodotto ultra performante che può essere utilizzato in strada o in pista senza necessità di scendere a compromessi. Rispetto alla versione in mescola SC che nasce per un utilizzo in pista, DIABLO Supercorsa SP, per meglio adattarsi all’uso su strada, propone uno pneumatico posteriore bimescola che garantisce un’usura più regolare a favore del chilometraggio.

DIABLO Supercorsa SP presenta un profilo anteriore e posteriore che, rispetto ad esempio alla versione 190/55, è più alto con 2 mm circa di corda in più e 4 mm in più circa di diametro centrale per un maggiore sostegno in frenata e per rendere la guida più intuitiva e precisa nel mantenimento della traiettoria. In particolare la misura 200/55 posteriore è stata progettata e sviluppata per aumentare l’area di contatto, il grip, la velocità di discesa in piega. L’accordo dei profili anteriore e posteriore garantisce quindi maggiore maneggevolezza e agilità.

La misura posteriore 200/55 del DIABLO Supercorsa SP utilizza una soluzione bimescola, per offrire sia un incremento in termini di chilometraggio sia maggiore grip in piega. La tecnologia EPT (Enhanced Patch Technology) ha reso inoltre possible l’utilizzo di un 23% in più di mescola soft nell’area delle spalle (rispetto alla precedente versione delDiablo Supercorsa SP) che ora rappresenta il 33% dell’estensione del battistrada su ogni lato, garantendo così maggiore grip già a partire da metà piega. Infine i polimeri usati per la mescola SP conferiscono un rapido warm up ed un grip costante in ogni condizione.

Il pneumatico posteriore del Supercorsa SP presenta una carcassa composta da un’innovativa fibra ad alto modulo, brevettata da Pirelli e sviluppata nel WSBK, con un indice di deformazione considerevolmente più basso di quello della fibra normalmente usata negli pneumatici per uso stradale.

Durante il test della 1299 sul circuito di Portimao abbiamo utilizzato anche pneumatici più indicati per l’uso estremo in pista, le moto sono infatti state equipaggiate con l’evoluzione Racing dei Supercorsa SP, ovvero la DIABLO Supercorsa SC nelle mescole SC2 (la più dura) sia anteriore che posteriore che sono le stesse identiche gomme utilizzate nel Campionato Superstock 1000 FIM Cup. Le condizioni ambientali proponevano temperature dell’aria sui 19 gradi e dell’asfalto sui 24-25 gradi, in questa situazione la Panigale ha beneficiato di un grip superiore e di una maggiore rapidità di discesa in piega. Alle massime inclinazioni era possibile aprire il gas in modo più deciso rispetto ai pneumatici SP, grazie al grip e alle mescole dei Supercorsa SC2. Ovviamente il Traction interveniva meno a parità di angolo di piega e apertura del gas a tutto beneficio del feeling di guida.

Ducati 1299 Panigale S 2015 – Scheda Tecnica

Ducati 1299 Panigale S 2015 - Foto Ufficiali

MOTORE
Tipo: Superquadro: Bicilindrico a L, distribuzione Desmodromica 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido
Cilindrata: 1285 cc
Alesaggio per Corsa: 116×60.8mm
Compressione: 12,6:1
Potenza: 150,8 kW (205 hp) @ 10.500 giri/min
Coppia: 144,6 Nm (14,7 kgm) @ 8.750 giri/min
Alimentazione: Iniezione elettronica Mitsubishi. Due iniettori per cilindro. Corpi farfallati ellittici con sistema full ride-by-wire.
Scarico: Lay-out collettori ‘2 in 1 in 2’. Due silenziatori in acciaio inossidabile e fondelli in lega di alluminio. 2 sonde lambda e 2 catalizzatori

Ducati 1299 Panigale S 2015 – Foto Ufficiali

Ducati 1299 Panigale S 2015 - Foto Ufficiali
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TRASMISSIONE
Cambio: 6 marce con DQS Ducati Quick Shift up/down
Trasmissione primaria: Ingranaggi a denti dritti, Rapporto 1,77:1
Rapporti: 1=37/15 2=30/16 3=27/18 4=25/20 5=24/22 6=23/24
Trasmissione secondaria: Catena; Pignone Z=15; Corona Z=39
Frizione: Multidisco in bagno d’olio con comando idraulico, sistema di asservimento ed antisaltellamento

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Ducati 1299 Panigale S 2015:
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VEICOLO
Telaio: Monoscoscca in lega di alluminio
Sospensione anteriore: Forcella Öhlins NIX30 a steli rovesciati da 43 mm con TiN, completamente regolabile. Freno idraulico in estensione e compressione gestito elettronicamente, con modalità semi-attiva
Ruota anteriore: Forgiato in lega leggera a 3 razze 3.50″ x 17″
Pneumatico anteriore: Pirelli Diablo Supercorsa SP 120/70 ZR17
Sospensione posteriore: Regolabile: progressiva/flat. Monoammortizzatore Ohlins TTX36 completamente regolabile. Freno idraulico in estensione e compressione gestito elettronicamente, con modalità semi-attiva. Forcellone monobraccio in alluminio
Ruota posteriore: Forgiata in lega leggera a 3 razze 6,00″ x 17″
Pneumatico posteriore: Pirelli Diablo Supercorsa Sp 200/55 ZR17
Escursione ruota anteriore: 120 mm
Escursione ruota posteriore: 130 mm
Freno anteriore: 2 dischi semiflottanti da 330mm, pinze Brembo monoblocco evo M50 ad attacco radiale a 4 pistoncini. cornering ABS di serie
Freno posteriore: Disco da 245mm, pinza a 2 pistoncini con cornering ABS di serie
CruscottoCruscotto digitale con display TFT a colori

Ducati 1299 Panigale S 2015 – Foto Ufficiali

DIMENSIONI E PESO
Peso a secco: 166,5 kg
Peso in ordine di marcia: 190,5Kg
Altezza sella:830mm
Interasse: 1437 mm
Inclinazione cannotto: 24°
Avancorsa: 96mm
Capacità serbatoio carburante: 17 l
Numero dei posti: Biposto

1299 panigale s dimensioni

EQUIPAGGIAMENTO
Equipaggiamento di serie: Riding Modes, Power Modes, Cornering ABS, DTC, DQS up/down, DWC, EBC, fully RbW, auto-apprendimento del rapporto finale, proiettore LED, sospensioni Ohlins Smart EC con amortizzatore di sterzo semi-attive, pulsanti ausiliari, predisposizione DDA+ GPS
Equipaggiamento addizionale: Kit pedane e sella passeggero

GARANZIA
Garanzia: 24 mesi chilometraggio illimitato
Intervalli di manutenzione: 12.000km
Controllo gioco valvole: 24.000km

EMISSIONI
Standard: Euro 3

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