PROTO BEV: la moto elettrica che fa tremare le supersportive a benzina

Al Japan Mobility Show 2025 Yamaha svela il PROTO BEV: prototipo sportivo elettrico che unisce batteria ad alta capacità e leggerezza.

PROTO BEV: la moto elettrica che fa tremare le supersportive a benzina
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Marianna Bortevi
Pubblicato il 15 ott 2025

Nel panorama in rapida evoluzione della mobilità a due ruote, la Yamaha si prepara a riscrivere le regole del gioco, presentando una sfida tecnica e filosofica senza precedenti. Il suo nuovo prototipo, la PROTO BEV, rappresenta un laboratorio d’innovazione dove tradizione e futuro si incontrano, con l’obiettivo di superare i limiti percepiti della moto elettrica ad alte prestazioni.

Al Japan Mobility Show 2025, la casa dei tre diapason ha svelato una sportiva elettrica che si pone come alternativa credibile alle supersportive tradizionali, cercando di conservare quell’agilità e quel coinvolgimento emotivo che hanno reso celebri le sue termiche. La missione è chiara: coniugare una batteria ad alta capacità con una struttura leggera e reattiva, per non cadere nel compromesso che spesso penalizza le elettriche di potenza, dove il peso delle batterie rischia di spegnere il piacere di guida.

L’innovazione principale del progetto PROTO BEV risiede nella capacità di offrire un’accelerazione fluida e progressiva, evitando quei picchi di coppia improvvisi che, sulle moto elettriche tradizionali, possono mettere in difficoltà anche i piloti più esperti. Yamaha ha dichiarato di aver lavorato a lungo per mantenere vivo il “dialogo” tra pilota e mezzo, un elemento imprescindibile sia nell’uso in pista che su percorsi stradali tecnici.

Il cuore tecnologico del prototipo è una batteria ad alta capacità progettata per garantire prestazioni elevate senza appesantire eccessivamente la moto. Gli ingegneri hanno studiato ogni dettaglio per ridurre peso e ingombri, mantenendo una leggerezza che consente di preservare la precisione e la reattività tipiche delle migliori supersportive. Il risultato è una moto che, almeno sulla carta, promette di offrire sensazioni autentiche e un controllo superiore, pur adottando una tecnologia di propulsione completamente nuova.

La ciclistica del prototipo è stata sviluppata per non risultare mai “ingessata”, sfruttando materiali innovativi e soluzioni costruttive che permettono di bilanciare la distribuzione dei pesi e la maneggevolezza. In questo modo, la PROTO BEV mira a restituire quella sensazione di “unione” tra pilota e moto che è il segreto del divertimento e della performance nelle due ruote sportive.

Particolarmente interessante è l’approccio adottato per l’interfaccia uomo macchina. Yamaha ha scelto di concentrare i comandi sui semimanubri, riducendo al minimo le distrazioni e puntando su un sistema di feedback sonoro in grado di trasmettere informazioni essenziali senza costringere il pilota a distogliere lo sguardo dalla strada. Questa scelta minimalista, che riduce all’essenziale le informazioni visualizzate, rappresenta una vera e propria scommessa sulla qualità dell’esperienza di guida, mettendo al centro la connessione tra uomo e macchina.

Naturalmente, come ogni prototipo, anche la PROTO BEV dovrà affrontare una serie di sfide prima di diventare una realtà commerciale. Restano da chiarire aspetti cruciali come l’autonomia reale della moto elettrica, la gestione termica durante un utilizzo intensivo e, non ultimo, il prezzo finale. Questi fattori saranno determinanti per capire se la visione di Yamaha potrà davvero tradursi in un prodotto di successo sul mercato.

Nel frattempo, il settore osserva con interesse: mentre molti costruttori si concentrano su soluzioni urbane o ibride, Yamaha scommette con decisione sul segmento delle alte prestazioni, forte della sua storia e della sua competenza nelle supersportive. Gli esperti attendono di poter valutare sul campo il comportamento dinamico della sportiva elettrica, la capacità della batteria di mantenere performance costanti e l’efficacia delle scelte tecniche adottate.

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