Una Yamaha Banshee del 2004 riemerge intatta dopo 20 anni
Una Yamaha Banshee YFZ350SW del 2004, mai assemblata e sigillata nella cassa originale, sarà venduta all'asta.
Una storia che sembra uscita da una pellicola d’altri tempi, ma che invece è realtà: dopo oltre vent’anni trascorsi nell’ombra di una cassa originale sigillata, una Yamaha Banshee YFZ350SW del 2004 torna finalmente a vedere la luce. L’occasione? Un’asta straordinaria, fissata per il 17 gennaio 2026 presso il Hazle Meadows Auction Centre di Ledbury, nel Regno Unito, organizzata dalla casa d’aste H.J. Pugh & Co. Non si tratta di una semplice vendita: questa è una vera e propria capsula del tempo, un esemplare rimasto completamente intatto, mai assemblato e ancora protetto dal suo imballo originale, accompagnato dall’unica chiave di fabbrica. Un evento raro che ha già catalizzato l’attenzione di collezionisti e appassionati di tutto il mondo, soprattutto di chi ha nel cuore i veicoli off-road.
Il ritrovamento di un veicolo da collezione ancora racchiuso nella sua cassa originale rappresenta una circostanza eccezionale nel panorama del mercato motoristico. La Yamaha Banshee, vera e propria icona tra gli amanti dei motori due tempi, è sempre stata apprezzata per la sua leggerezza, la reattività e le prestazioni di livello, caratteristiche che ne hanno decretato il successo sin dalla fine degli anni Ottanta. Questo esemplare in particolare mantiene intatto il suo bicilindrico due tempi da 350 cc, elemento chiave che ha contribuito a costruire il mito di questa sportiva. Tuttavia, la moto viene proposta senza documentazione amministrativa né manuali di manutenzione, dettaglio non trascurabile per chi punta a un investimento sicuro.
Per chi sogna di portarsi a casa questo gioiello, ci sono diversi aspetti pratici da valutare attentamente. Innanzitutto, il veicolo richiede un assemblaggio completo: tutti i componenti sono ancora imballati, e dopo oltre vent’anni è indispensabile sostituire gli elementi soggetti a deterioramento come pneumatici, tubi e guarnizioni, oltre a effettuare una scrupolosa verifica di tutti i fluidi. Il fatto che la cassa originale e la chiave siano ancora presenti costituisce una garanzia di autenticità difficilmente replicabile, ma l’assenza di carta di proprietà impone ulteriori adempimenti amministrativi, necessari per la registrazione e l’eventuale utilizzo su strada o fuoristrada.
Le prospettive degli acquirenti sono molteplici e spesso divergenti. Per i puristi del collezionismo, questa Yamaha Banshee rappresenta una “capsula del tempo” da custodire gelosamente, magari lasciandola intatta nella sua cassa originale come testimonianza di un’epoca irripetibile. Per i restauratori, invece, la YFZ350SW del 2004 costituisce la base ideale per un ripristino filologico, potendo lavorare su un esemplare privo di modifiche o interventi successivi. Gli utilizzatori più pratici, però, dovranno fare i conti con le crescenti restrizioni normative sui motori due tempi, che in Europa stanno diventando sempre più severe per ragioni ambientali, rendendo complicato – se non impossibile – l’utilizzo quotidiano di questi mezzi.
Gli esperti del settore raccomandano massima cautela prima di prendere qualsiasi decisione d’acquisto. È fondamentale richiedere una documentazione fotografica dettagliata, verificare con attenzione i numeri di telaio, controllare le commissioni d’asta e le modalità di trasporto. Inoltre, chi proviene da Paesi extra UE dovrà considerare eventuali tasse di importazione, mentre la possibilità di ispezionare preventivamente il veicolo è un’opzione da non sottovalutare per chi vuole essere certo dell’autenticità e dello stato di conservazione della Yamaha Banshee.