Patente A: tutto ciò che devi sapere
Addio ai limiti con la patente A. Qual è l’età minima per conseguirla? Documenti necessari? In cosa consiste l’esame e quanto costa?
La patente A, la vecchia A3, consente di guidare moto senza alcun limite di potenza o cilindrata. In questo articolo vedremo a quanti anni si può ottenere, quali sono i documenti necessari, in cosa consiste l’esame e quanto costa.
Come succede con le altre patenti, per ottenerla, occorre superare una prova teorica e una prova pratica.
QUALI MEZZI SI POSSONO GUIDARE
Una volta conseguita la patente A, si possono guidare motocicli, ossia veicoli a due ruote, senza carrozzetta (categoria L3e) o con carrozzetta (categoria L4e), muniti di un motore con cilindrata superiore a 50 cm³ se a combustione interna e/o aventi una velocità massima per costruzione superiore a 45 km/h.
Inoltre, consente di guidare tricicli di potenza superiore a 15 kW, a condizione che il conducente sia titolare della patente di guida della categoria A2 da almeno due anni. Questo è quanto recita l’articolo 116 comma 3 lettera d del Codice della Strada.
Qual è l’età minima
L’età minima per conseguire la patente A è di 24 anni, ma se il conducente è titolare della patente A2 da almeno 2 anni, l’età minima scende a 20 anni.
Tutti i cittadini residenti in Italia, i cittadini UE/SEE/Svizzera in possesso della residenza nel nostro Paese e i cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno o documento analogo, possono conseguire la patente A.
L’esame teorico
Per poter accedere agli esami per ottenere la patente A, sono necessarie delle visite mediche per verificare lo stato psicologico e fisico del candidato. È il medico a dare il via libera, dopo aver effettuato tutti i controlli del caso.
Una volta passata la visita, il candidato può accedere all’esame teorico: si tratta di quiz identici a quelli previsti per le patenti A1 e A2. L’aspirante non è tenuto ad affrontare i quiz se già in possesso della patente A1, A2 o B. L’esame deve essere sostenuto entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda.
La prova teorica prevede 30 domande a risposta multipla, con argomenti che variano dalla segnaletica stradale alle norme del Codice dalla Strada, dalla meccanica ai comportamenti da assumere in caso di incidente. Il candidato ha a disposizione 20 minuti per completare la prova e consentiti un massimo 3 errori.
È possibile ripetere l’esame dopo 1 mese e 1 giorno dalla data del quiz precedente.
L’esame pratico
Passato l’esame teorico e ottenuto il foglio rosa, per il candidato arriva il momento di mettersi in sella per affrontare la prova pratica, entro gli 11 mesi di tempo successivi. Gli esaminatori mettono alla prova le abilità tecniche in un percorso chiuso, per poi proseguire con la prova in città.
Prima della pratica, ai candidati è richiesta una preparazione alla guida. Si tratta di indossare l’abbigliamento tecnico obbligatorio (casco, guanti, ginocchiere, giacca con protezione su gomiti e spalle, paraschiena centrale, scarpe chiuse o stivali) e riconoscere le targhette di omologazione.
L’esaminatore può chiedere al candidato di attivare i fari, suonare il clacson, di riconoscere le spie. Altre domande possono riguardare la manutenzione della moto (pneumatici, verifica livello olio motore, liquido dei freni, tensione della catena, ecc.).
Come previsto per le patenti A1 e A2, il percorso prevede lo slalom fra i coni, frenate, ripartenze e anche un passaggio in un corridoio stretto delimitato dai coni. Il candidato non può toccare i coni o posare i piedi a terra. L’esame in città serve, invece, ad esaminare il comportamento del candidato in una situazione reale.
Quale moto per affrontare l’esame
L’unica differenza nell’esame pratica, fra le diverse categorie di patenti riservate alle due ruote, consiste nella moto utilizzata per effettuare la prova.
Per il conseguimento della patente A, occorre utilizzare una moto di almeno 600 cc (tolleranza prevista di 5 cc), potenza di almeno 50 kW e massa a vuoto di almeno 180 kg (tolleranza di 5 kg). Questo per quanto riguarda i mezzi a motore termico. Nel caso di un mezzo dotato di motore elettrico, il rapporto di potenza richiesto è di almeno 0,25 kW/kg.
DOCUMENTI NECESSARI
La procedura di iscrizione all’esame per ottenere la patente A è identica a quelle per le altre categorie. Si può fare solo dopo aver compiuto l’età minima e si può decidere se fare la patente da privatista, oppure tramite una scuola guida. Si può anche scegliere una alternativa: teoria da privatista e pratica alla scuola guida o viceversa.
I documenti per la patente A sono uguali per tutti i candidati (privatisti e non privatisti) e non cambiano se si è esonerati dall’esame di teoria.
Per l’iscrizione occorrono i seguenti documenti:
- modulo TT2112 (domanda di conseguimento patente)
- Ricevuta dei bollettini PAGOPA:
- Tariffa “20 – Esame di teoria conseguimento patente di guida” (da pagare anche se esenti da esame di teoria)
- Tariffa “21 – Esame di pratica conseguimento patente di guida”
- Tariffa “D1 – Domanda in bollo” (per certificato medico)
- certificato anamnestico rilasciato dal medico di base;
- ricevuta del certificato medico di un ufficiale sanitario e sua fotocopia;
- copia di un documento d’identità;
- fotocopia del codice fiscale;
- 3 foto tessera;
- copia della patente eventualmente posseduta;
- per il candidato extracomunitario: permesso di soggiorno.
Bisogna pagare i 3 bollettini tramite il circuito PAGOPA e lo si può fare accedendo al sito del Portale dell’Automobilista. Dopo aver effettuato il pagamento, il sito rilascia la ricevuta da stampare.
Costi da privatista e in autoscuola
Ottenere la patente A ha costi differenti a seconda della scelta effettuata per affrontare gli esami. Il costo medio della patente A ottenuta in una scuola guida è di circa 1000 euro.
Per chi deve effettuare solamente la prova pratica, il costo scende a circa 700 euro. La spesa, inoltre, dipende anche dal tariffario delle visite mediche, dai costi di iscrizione alla scuola guida, dal costo delle guide.
I privatisti che si rivolgono direttamente alla Motorizzazione Civile, invece, riescono a spendere in media circa 150 euro. Naturalmente, il candidato deve essere in grado di effettuare la raccolta di documenti, l’iscrizione all’esame e la preparazione allo stesso in autonomia.