Motori, rock e adrenalina: la Italian Bike Week 2025 incendia l’Europa

La Italian Bike Week 2025 a Lignano Sabbiadoro ha richiamato 270.000 visitatori: trionfi di Pacelli Custom, debutto ARTigliate e test ride off-road per tutti.

Motori, rock e adrenalina: la Italian Bike Week 2025 incendia l’Europa
M S
Massimo Schimperla
Pubblicato il 1 ott 2025

Quattro giorni di pura passione, motori ruggenti e creatività senza confini: così si è presentata la Italian Bike Week 2025, un evento che ha letteralmente trasformato Lignano Sabbiadoro nella capitale europea delle due ruote custom e off-road. Dal 18 al 21 settembre, la celebre località balneare friulana è stata invasa da ben 270.000 visitatori, segnando un nuovo record di presenze e confermando il ruolo di assoluta protagonista nel panorama internazionale degli eventi motociclistici.

L’edizione di quest’anno ha visto una crescita straordinaria anche sul fronte internazionale: il 40% degli appassionati proveniva dall’estero, in particolare da Austria, Germania e Repubblica Ceca. Un dato che testimonia l’attrattività della manifestazione e il suo respiro sempre più europeo, capace di coinvolgere pubblico e addetti ai lavori in un’esperienza unica nel suo genere.

Al centro dell’attenzione, come da tradizione, il prestigioso Custom Bike Show, vero cuore pulsante della kermesse. In questa edizione, il riconoscimento più ambito è stato conquistato dalla Kilometro 32, un’opera d’arte meccanica realizzata da Pacelli Custom di Caserta. La moto ha conquistato la giuria grazie a un potente propulsore V-Twin americano e a soluzioni stilistiche innovative, che hanno saputo coniugare potenza e design in modo magistrale.

Grande novità del 2025 è stato il debutto dell’ARTigliate Custom Contest, una competizione che ha subito catturato l’attenzione degli appassionati. A trionfare è stato Santafox – al secolo Carlo Santamaria – con una spettacolare H-D Sportster Sterrato, una Harley-Davidson Sportster reinterpretata in chiave off-road. Sul podio, a testimoniare la vivacità della scena custom italiana, anche Officine Boldi con una BMW Boxer e GPM Motogarage con una Ducati Megaenduro 900, progetti che hanno messo in luce originalità tecnica e cura artigianale.

Il palmarès della manifestazione si è arricchito di premi assegnati nelle diverse categorie. Nella sezione Scrambler, ancora una volta, è stato Santafox a dominare la scena, mentre nella categoria Adventure ha brillato la Yamaha XT600 di Fuchs Workshop, un modello iconico per chi ama l’esplorazione e le lunghe distanze. La sezione Café Racer ha visto il trionfo della Yamaha 400 XS firmata VM Cycles, esempio perfetto di equilibrio tra stile retrò e prestazioni moderne. Nella categoria Old School, la vittoria è andata a Low Special Parts con una Harley-Davidson Shovelhead, tributo alla tradizione e all’eleganza delle moto d’epoca.

Non è mancato uno spazio dedicato alla storia delle due ruote: la Modena Moto Meccanica è stata premiata per il restauro impeccabile di una rarissima Harley-Davidson Knucklehead del 1931, vero gioiello per gli amanti delle moto storiche. L’estetica degli anni ’70, invece, è stata reinterpretata con grande maestria da Andrea “Satana” Turco, che ha presentato un chopper su base Honda Four 750 capace di evocare atmosfere vintage e spirito ribelle.

Ma la Italian Bike Week non è solo esposizione statica. Il programma ha offerto test ride su modelli di ultima generazione, spettacolari dimostrazioni di enduro, parate di veicoli americani e tour turistici alla scoperta del territorio friulano. A rendere indimenticabili le serate ci hanno pensato i concerti rock, capaci di creare un’atmosfera coinvolgente e di aggregazione tra appassionati di tutte le età.

Un aspetto fondamentale della manifestazione è stato il ruolo di vetrina, sia per i customizzatori artigianali che per i grandi brand internazionali, che hanno potuto presentare le loro novità a un pubblico vastissimo e competente. Non va dimenticato, inoltre, l’importante indotto economico generato dall’evento, che ha coinvolto strutture ricettive, ristorazione e attività commerciali dell’intera regione, rafforzando il legame tra turismo e cultura motociclistica.

A rendere possibile tutto questo è stata un’organizzazione impeccabile, in grado di gestire senza incidenti l’afflusso record di partecipanti e di garantire un’esperienza sicura e appagante per tutti. La Italian Bike Week si conferma così non solo come punto di riferimento per la comunità delle due ruote, ma anche come potente strumento di promozione turistica per il territorio adriatico, capace di valorizzare le eccellenze locali e di proiettare Lignano Sabbiadoro al centro della scena motociclistica europea.

Ti potrebbe interessare: