Gilera sarebbe pronta a tornare con due nuovi modelli
Il brand potrebbe sfruttare la joint-venture Zongshen Piaggio Foshan per tornare in Cina
In un’epoca in cui il panorama motociclistico è in costante evoluzione, Gilera si sta preparando a scrivere un nuovo capitolo della sua illustre storia. Il brand del Gruppo Piaggio, che vanta un passato glorioso, sta pianificando un’audace rinascita, anche se nel mercato cinese. Questa strategia è attuata in collaborazione con la joint-venture Zongshen Piaggio Foshan, che già produce una gamma di motociclette sotto altri nomi del Gruppo Piaggio.
L’interesse per Gilera si è riacceso nel marzo 2022, quando sono emersi i dettagli di un nuovo progetto che includeva il design di una moto Gilera equipaggiata con il motore V-twin DOHC da 896cc di Aprilia, utilizzato precedentemente nei modelli Shiver e Dorsoduro (ora non più in produzione).
Questo propulsore, inserito in un telaio derivato dalla Shiver, era già apparso sotto il brand Cyclone di Zongshen (ora Zonsen) attraverso il concept RA9, avviando il percorso verso la produzione di un modello meccanicamente simile con il marchio Gilera e un design distintivo.
Ritorno della Aprilia Shiver sotto il brand Gilera?
Nel 2022, sono stati avvistati in Cina dei prototipi che assomigliavano alla vecchia Aprilia Shiver, ma con il marchio Gilera nascosto sotto del nastro adesivo. In seguito, sono stati registrati due brevetti di design per una moto targata Zongshen-Piaggio.
Il primo design, simile ai prototipi dell’anno precedente, era praticamente indistinguibile dall’ultima versione della Aprilia Shiver 900, uscita di produzione all’inizio del 2021 a causa delle normative sulle emissioni Euro 5. Il brevetto di design, depositato a giugno 2023 e pubblicato a novembre, la descrive come Shiver 900, facendo rivivere una moto scomparsa da quasi quattro anni.
Il secondo brevetto di design, presentato nella stessa data di giugno e pubblicato insieme al primo a novembre, è meccanicamente identico ma presenta un aspetto rivisitato, sebbene con un minimo di componenti nuovi.
La sezione posteriore della moto, il telaio in lega e acciaio, il motore V-twin, il forcellone in alluminio e persino la forcella e i freni sono gli stessi della Shiver. Il serbatoio da 15 litri è lo stesso, ma è arricchito da nuovi pannelli laterali in plastica che si estendono in avanti e verso il basso, nascondendo i lati del radiatore e conferendo alla moto un aspetto più moderno e aggressivo.
La seconda moto potrebbe chiamarsi Gilera GLR900
Il secondo design, denominato GLR900, non lascia dubbi sul fatto che sarà marchiato Gilera quando entrerà in produzione. Presenta un nuovo faro, con due luci affiancate in un’unità più compatta rispetto alla coppia impilata verticalmente della Shiver originale. C’è anche una, carenatura sopra il faro, che avvolge lo stesso pacchetto strumenti utilizzato nelle ultime versioni del modello di Aprilia.
Nonostante i terminali di scarico sotto la sella rimangano un richiamo a un design di un’era passata, la GLR900 rappresenta un passo avanti rispetto alla Shiver 900. È improbabile che Gilera introduca entrambi i modelli sul mercato, essendo meccanicamente identici e senza differenze dal. Di vista della posizione di guida, dei pedali o del manubrio. Tuttavia, sembra che l’azienda stia valutando due opzioni stilistiche per il modello di produzione.
In termini di prestazioni, la Shiver 900 originale proponeva 96 CV di potenza e 89 Nm di coppia massima e non c’è motivo di credere che una versione rinnovata sia sostanzialmente diversa. Se approvata per la vendita a livello globale, dovrebbe rispettare le più recenti normative sulle emissioni, il che potrebbe comportare una leggera riduzione delle prestazioni. Tuttavia, essendo prodotta in Cina piuttosto che in Italia, i costi dovrebbero essere molto più bassi rispetto alla Aprilia Shiver. Resta da vedere ora se la nuova Gilera sarà venduta a livello globale.