Ducati V21L: svelati tutti i dettagli del prototipo MotoE

150 CV di potenza, 140 Nm di coppia, 225 kg di peso e una velocità massima di 275 km/h: ecco tutti i dettagli della 'racer' elettrica di Borgo Panigale!

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 30 giu 2022
Ducati V21L: svelati tutti i dettagli del prototipo MotoE

Ducati ha appena svelato una valanga di dettagli tecnici riguardanti il prototipo V21L, il suo ampiamente pubblicizzato progetto per il Mondiale MotoE – già intravista in occasione dei primi test dello scorso Dicembre e in un video in Aprile – nonché prima moto elettrica mai costruita dalla gloriosa casa di Borgo Panigale.

Per farlo, il costruttore bolognese ha optato per un nuovo video in cui la moto viene raccontata proprio dal team che ne ha curato la nascita e che ne sta seguendo lo sviluppo in vista del debutto come fornitore unico della MotoE a partire dal 2023, quando saranno ben 18 gli esemplari in pista. Il video in questione è visibile tramite questo link.

Ovviamente, questo progetto ha un’importanza strategica enorme per la casa italiana, che coglie l’occasione per sviluppare nuove competenze tecnologiche che le torneranno certamente utili per il futuro. Farlo nel mondo delle corse rappresenta certamente un “marcio di fabbrica" per il brand, che ha assemblato una squadra di progettisti provenienti sia da Ducati che da Ducati Corse per stimolarne il confronto continuo durante tutto il percorso.

Anche in quest’ottica, la suddivisione dei compiti ha rivestito un ruolo fondamentale, con l’R&D Ducati che si è occupato di tutte le attività di Project Management e della realizzazione del powertrain elettrico, il Centro Stile Ducati che ha curato il design della moto e Ducati Corse che ha contribuito a livello di elettronica e gestione del veicolo oltre che sovraintendere ai processi di assemblaggio, test in pista e acquisizione dati.

Il risultato, finalmente possiamo dirlo, si configura in alcuni numeri decisamente interessanti e definiti “già soddisfacenti" dalla casa madre: la Ducati MotoE ha un peso totale di 225 kg (12 kg in meno rispetto ai requisiti minimi imposti da Dorna e FIM per una moto in grado di completare la distanza di gara) e conta su valori di potenza e coppia massime rispettivamente di 150 CV (110 kW) e 140 Nm, che in un circuito come il Mugello le hanno consentito di raggiungere una velocità di 275 km/h.

Il pacchetto batteria ha un involucro in fibra di carbonio che svolge anche la funzione di parte stressata della ciclistica (come il motore della Panigale V4) ed è stato sagomato per seguire le linee della parte centrale della moto: pesa da solo 110 kg e offre una capacità di 18 kWh con presa di ricarica da 20 kW integrata nel codone. Al suo interno trovano posto 1.152 celle di forma cilindrica del tipo “21700". La moto può essere caricata quasi contestualmente al suo ingresso al box e per ricaricarla fino all’80% della sua autonomia sono necessari circa 45 minuti.

Il motore contribuisce invece per 21 kg al dato del peso e ha un regime di rotazione massimo di 18.000 giri. E’ stato sviluppato da un partner Ducati secondo ben precise specifiche tecniche e si basa su una tensione di 800 V (a pacco batteria completamente carico) per massimizzare il rendimento del power-train elettrico e, di conseguenza, le prestazioni e l’autonomia. L’inverter, dal peso di 5 kg, deriva dalle competizioni automobilistiche per mezzi elettrici.

Il sistema di raffreddamento a liquido è particolarmente sofisticato e sfrutta un doppio circuito studiato per rispondere alle differenti esigenze termiche del pacco batteria e del gruppo motore/inverter . Ciò garantisce un’estrema regolarità delle temperature con benefici importanti in termini di costanza delle prestazioni ma anche delle tempistiche di ricarica.

Per quanto riguarda la ciclistica – detto della funzione stressata del guscio batteria – il prototipo V21L si avvale di un telaio monoscocca Front Frame in alluminio per la zona anteriore (dal peso di 3,7 kg), di un telaietto posteriore in fibra di carbonio che integra codino e sella e di un un forcellone in alluminio dal peso di 4,8 kg con geometria simile a quella della Desmosedici GP del Motomondiale.

Alla voce sospensioni troviamo una forcella rovesciata pressurizzata Öhlins NPX 25/30 da 43 mm (derivata da quella della Superleggera V4) e un mono Öhlins TTX36 completamente regolabile come l’ammortizzatore di sterzo, a sua volta griffato Öhlins. L’impianto frenante è fornito naturalmente da Brembo: davanti troviamo un doppio disco in acciaio da 338,5 mm e dallo spessore maggiorato, accoppiato a pinze GP4RR M4 32/36 con pompa radiale PR19/18, dietro c’è un disco singolo da 220 mm e 5 mm di spessore abbinato a una pinza P34 e una pompa PS13. Quest’ultimo è azionabile anche tramite un comando posizionato sul manubrio di sinistra.

Sfida in casa Ducati, MotoE Vs. MotoGP: il video della partenza

Domenicali: “Il risultato che abbiamo raggiunto è sorprendente!"

Il piano di lavoro del progetto Ducati MotoE è già ad uno stadio avanzato ed i suoi esiti fin qui hanno certamente esaltato il CEO Ducati Claudio Domenicali, che ha avuto l’occasione di provare la moto in prima persona:

“Qualche settimana fa ho avuto la straordinaria possibilità di guidare la Ducati MotoE in pista e mi sono reso immediatamente conto di star vivendo un momento storico. Il mondo sta attraversando un periodo complesso e la sostenibilità ambientale è un elemento che tutti gli individui e tutte le aziende devono considerare una priorità se si vuole preservare il delicato equilibrio del pianeta. Come Ducati abbiamo colto questa necessità e siamo andati alla ricerca di una sfida che ci consentisse di contribuire all’obiettivo comune di riduzione delle emissioni di CO2 e al contempo di tenere fede al nostro DNA legato alle competizioni."

“Abbiamo accettato con determinazione di sviluppare la più performante moto elettrica da corsa che la tecnologia attuale renda possibile realizzare e di utilizzare questo progetto come un laboratorio in cui costruire il nostro futuro. Il risultato che abbiamo raggiunto è sorprendente. Appena mi sono seduto sulla moto ho realizzato la qualità del lavoro svolto dal team e nel momento in cui sono rientrato nel box ho sentito un grande senso di orgoglio per quello che ancora una volta siamo stati capaci di creare."

WDW 2022, si avvicina il raduno Ducati: la Race of Champions scalda i motori

Ultime notizie