Aprilia Tuareg 660: la prova su strada (VIDEO)
Tecnologica, performante e dall’ottima dotazione di serie. Diverte, dà gusto e comfort, in tutte le situazioni
La Aprilia Tuareg 660 è la terza moto nata attorno alla nuova piattaforma che ha già dato alla luce le apprezzatissime RS 660 e Tuono 660, rispettivamente una sportiva e una naked. Il nome e lo stile richiamano quella affascinante enduro che 35 anni fa faceva girare la testa ai giovani motociclisti e non solo. Ma la sostanza è ovviamente tutta nuova. La nuova Tuareg è una adventure performante, leggera e tecnologica, con un’anteriore da 21 pollici, cerchi a raggi, sospensioni dalla lunga escursione, un bicilindrico da 80 CV e il sempre più evoluto pacchetto APRC che gestisce i sistemi elettronici. L’abbiamo provata per voi sulle strade della Sardegna, alla ricerca di pregi e difetti.
Aprilia Tuareg 2022: com’è fatta
La nuova Aprilia Tuareg 660 è spinta da un motore bicilindrico frontemarcia di nuova generazione, da 80 CV di potenza e 70 Nm di coppia massima, disponibile anche in versione depotenziata a 35 kW. Rispetto al propulsore delle RS e Tuono, in questo caso si è lavorato su una diversa fasatura e alzata degli alberi a camme, per avere maggiore coppia ai bassi regimi. Anche la rapportatura è diversa ed è stata studiata proprio per avere tanta potenza subito a disposizione, così come completamente nuovo è il sistema di scarico.
Ci sono 6 punti di ancoraggio (contro i due di Tuono ed RS) e un’inedita coppa dell’olio che riduce l’ingombro verticale consentendo di arrivare a 240 mm di luce da terra pur contenendo (per quanto possibile) l’altezza sella in 860 mm. La ciclistica si articola attorno a un telaio tubolare in acciaio accoppiato a staffe in alluminio. La forcella da 43 mm e il “mono” posteriore con leveraggi progressivi hanno la medesima escursione, 240 mm, e sono entrambi completamente regolabili.
187 kg è il peso a secco (204 con tutti i liquidi e il 90% de carburante), con un serbatoio in grado di imbarcare fino a 18 litri di carburante. In termini di equipaggiamento, la nuova Aprilia Tuareg 660 adotta il sistema APRC (comprendente Traction Control, Cruise Control, Engine Map e Engine Brake), 4 Riding Mode (2 personalizzabili di cui 1 per l’off-road) e l’ABS disinseribile su entrambe le ruote o solo sul posteriore, il tutto da gestire tramite uno schermo TFT da 5″ ad alta visibilità. Completa il quadro un impianto frenante firmato Brembo (privo di ABS Cornering) con doppio disco all’anteriore da 300 mm con pinza a 4 pistoncini.
Aprilia Tuareg 2022: come va
Il mio primo contatto con la nuova Tuareg in Sardegna è avvenuto su strade completamente bagnate. Ciononostante sono riuscito in gran parte a farmi comunque un’idea di quello che è il comportamento generale della moto. Che ha una posizione di guida molto naturale e comoda, con la sella alta (i meno alti faranno un po’ fatica soprattutto nelle manovre da fermo) e il manubrio largo che si rivela perfetto anche per la guida in piedi. L’impostazione, insomma, è da enduro stradale pura: adatta ai lunghi viaggi (da soli o in coppia), ma anche all’offroad da affrontare a gas spalancato e con l’elettronica disattivata. Sì perché il pacchetto APRC, che ormai abbiamo imparato a conoscere bene, permette di personalizzare al massimo tutti i controlli e di gestire e disattivare – in questo caso anche in corsa – il controllo della trazione.
A chi si sta chiedendo se 80 CV siano pochi, rispondo che invece, a mio avviso, sono perfetti. Sono spalmati nel modo giusto, c’è tutta la potenza di cui si ha bisogno subito, alla prima apertura del gas, e con una grande schiena ai medi. Il motore giusto per una moto del genere. In optional è disponibile il cambio elettronico QuickShifter up & down che migliora senza dubbio il cambio marcia e quindi tutta l’esperienza di guida, sia su strada che in fuoristrada (anche se sappiamo bene che il cambio elettronico dà il meglio di sé ai medio-alti regimi). La ciclistica è perfettamente settata e regala un grande equilibrio in tutte le situazioni.
Si viaggia comodi alle basse andature e in città, dove si apprezzano anche maneggevolezza, leggerezza e ottima distribuzione dei pesi. Si gode di un buon sostegno quando si alza un po’ il ritmo tra curve e tornanti e non bisogna fare i conti con trasferimenti di carico che sospensioni dalla lunga escursione potrebbero generare. E poi in fuoristrada si riesce a copiare perfettamente il terreno, godendo sempre di un’ottima trazione e un ottimo feeling complessivo; la moto è stretta, alta, la senti tra le ginocchia e se sei bravo riesci anche ad andar forte.
Bene anche la frenata e la protezione aerodinamica offerta dal cupolino (in opzione c’è un cupolino più grande per chi volesse affrontare lunghi viaggi). Così come ho apprezzato il display a colori molto chiaro ed intuitivo e con una luminosità che si adatta perfettamente a tutte le condizioni di luce. Non ho riscontrato particolari difetti, le vibrazioni sono contenute, non c’è on-off nell’apri e chiudi, ma aspetto di riprovarla su asfalto asciutto per ulteriori conferme.
Aprilia Tuareg 2022: prezzi, colori e disponibiltà
La nuova Tuareg 2022 arriva nelle concessionarie italiane a dicembre. La gamma colori prevede la variante Acid Gold, vivace e distintiva come da tradizione Aprilia, e la variante Martian Red, dominata dai colori rosso e nero a un prezzo di listino di 11.990 euro franco concessionario. A queste si aggiunge la più evocativa grafica Indaco Tagelmust, con un prezzo di listino di 12.690 euro franco concessionario.