Coronavirus, ecco come visitare il Museo Ducati da casa
Visitare il museo virtualmente non sarà paragonabile all’esperienza immersiva studiata da Ducati per il pubblico, ma è sempre un piacere farsi strada fra i gioielli di Borgo Panigale
La scorsa settimana avevamo parlato di come allietare le giornate di isolamento forzato, fondamentali per fermare il contagio da Coronavirus, facendo manutenzione alla moto e pulizie varie. Oggi, scommettiamo che la moto in box è più lucida di quando l’avete ritirata in concessionaria, l’olio e il filtro più puliti che mai. Allora, perchè non dedicare un po’ di tempo ai tour virtuali?
Il Museo Ducati ha messo a disposizione un tour virtuale tramite il servizio Maps di Google, per permettere di godere delle meraviglie di Borgo Panigale anche da casa: il museo in questione può vantare 650.000 ingressi dal 1998 e, ad oggi, è il quarto museo più visitato di Bologna.
Visitare il museo virtualmente non sarà paragonabile all’esperienza immersiva studiata da Ducati per il pubblico, ma è sempre un piacere farsi strada fra quei gioielli. Ogni moto, in quel museo, è esposta come se fosse una vera e propria opera d’arte, grazie ai giochi di forme e di colori delle installazioni dedicate e create ad hoc per esaltare i valori del brand: Style, Sophistication e Performance.
Dal Cucciolo, la prima bicicletta a motore interamente assemblata da Ducati, alle moderne Desmosedici, passando per le 851 e 888 di Raimond Roche, Doug Polen e Giancarlo Falappa. E poi ancora la Cagiva Elefant motorizzata Ducati di Edi Orioli e le 916, 996 e 998 di Fogarty, Corser e Troy Bayliss.
Se come detto sopra, avete già lucidato la moto a specchio e rischiate, addirittura, di asportare la vernice del serbatoio, fatevi un giro virtuale per il Museo Ducati, ne varrà la pena.