Decreto Cura Italia: revisione moto e patente di guida, arriva la proroga
Il “Decreto Cura Italia” proroga i termini massimi per la revisione del veicolo e per la scadenza della patente di guida: ecco i dettagli
Con un’emergenza come quella che stiamo vivendo, lo Stato italiano ha dimostrato di essere presente, anche con il cosiddetto “Decreto Cura Italia“, atto a sostenere i cittadini in difficoltà con aiuti economici per un totale di 25 miliardi di euro. E cosa cambia per noi motociclisti?
Comprese nel Decreto, ci sono le proroghe per la revisione del mezzo:
Ai sensi dell’art. 92, comma 4, del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 “In considerazione dello stato di emergenza nazionale di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, è autorizzata fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 alle attività di visita e prova di cui agli articoli 75 e 78 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 ovvero alle attività di revisione di cui all’articolo 80 del medesimo decreto legislativo”.
Quindi, la circolazione dei veicoli la cui revisione dovrà essere effettuata entro il 31 luglio 2020, è autorizzata fino al 31 ottobre 2020. Questo vale anche per i veicoli che hanno subito una modifica delle caratteristiche tecniche che richieda una visita o una prova.
Inoltre, nella circolare del 19/3/2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono prorogati i termini di scadenza per le patenti di guida:
“Patenti di guida in scadenza dal 31 gennaio 2020: essendo anche documenti di riconoscimento, ai sensi dell’art 35, del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, sono prorogate di validità fino al 31 agosto 2020 (ex art. 104 del D.L. 18/2020)”
Anche in questo caso, sarà possibile circolare ed utilizzare la patente di guida scaduta, grazie alla proroga fino al 31 agosto 2020. Chi, invece, dovrà effettuare l’esame di guida (teorico o pratico) per ottenere la patente, vedrà allungare fino al 30 giugno 2020 il termine massimo per sostenere l’esame. Non si parlerà più, dunque, di un massimo di sei mesi dalla presentazione delle domanda.