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MotoGP: Brembo spiega le insidie di Aragon

A pochi giorni dal 14° round del Mondiale MotoGP 2019, la casa bergamasca spiega tutte le sfide per i freni al Motorland Aragon

Il GP di Aragon di questo weekend, 14° appuntamento del Motomondiale 2019 (clicca qui per orari e copertura TV) avrà luogo come ancora una volta sull’ormai noto tracciato del MotorLand Aragón, impianto che inserito nel calendario a partire dalla stagione 2010 e caratterizza da due lunghi rettilinei separati solo da un paio di curve.

Il layout della pista, lungo 5,077 km e comprensivo di 17 curve, è considerata piuttosto impegnativa anche per l’impianto frenante, poiché presenta ben 7 frenate nei suoi primi 2 km che non ne agevolano un buon raffreddamento, ma i tecnici Brembo – marchio a cui si affida la totalità delle squadre della MotoGP – sono ovviamente già al corrente di tutte le insidie del circuito spagnolo.

Durante i 23 giri della distanza-gara, ciascun pilota della Premier Class utilizza i freni per quasi 12 minuti, pari a circa il 29% dell’intero GP, con una decelerazione media sul giro è di 1,11 g. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi, il risultante valore complessivo supera i 9 quintali, attestandosi quindi attorno ai 40 kg per ciascuna tornata.

Secondo i dati rilasciati da Brembo, la frenata più stressante per i freni è quella della curva-16, che arriva al termine di un rettilineo lungo 968 metri: per questa staccata, le MotoGP passano da 344 km/h a 148 km/h in 4,1 secondi, durante i quali percorrono circa 253 metri (i piloti esercitano un carico sulla leva di 5,6 kg, e subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T raggiunge i 12 bar).

Il delta di velocità alla curva-1 è leggermente superiore, ovvero di 198 km/h, e anche il tempo di utilizzo dei freni è più alto: ben 4,5 secondi. Per questa frenata servono però “solo” 219 metri per completare la staccata, con un carico sulla leva di “appena” 5,3 kg. Piuttosto impegnativa anche la staccata della curva-12, dove si passa da 274 km/h a 95 km/h: servono 208 metri e 4,5 secondi per completarla, mentre la pressione del liquido freno sale fino a 10 bar.

Ad ogni modo, la parte maggiormente “critica” per gli impianti frenanti al Motorland Aragon è quella “mista”, dove la sequenza serrata di staccate minori può mettere in crisi l’efficacia dei freni. Tra queste, la serie più lenta è quella delle curvae 8-9, ovvero il “cavatappino” di Aragon, chiamato così in quanto simile alla celebre chicane di Laguna Seca, ma che comunque non richiede l’innesto della prima marcia.

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