MotoGP: Quartararo, “storica” pole. Morbidelli 2° davanti a Marquez
Qualifiche “record” per il Rookie Quartararo. Il fenomeno francese punta al colpaccio! Atteso duello Marquez-Dovi. Rossi in crisi?
Torna a risplendere il sole a Jerez, ma non per tutti, con qualifiche MotoGP che a dire “straordinarie”, cioè fuori dall’ordinario, è dire poco. Se qui l’anno scorso la pole-record (1’37.653) fatta segnare dal funambolico outsider Cal Crutchlow fu considerata addirittura…. “inverosimile”, che dire oggi della pole position conquistata dal “Rookie” ventenne francese Fabio Quartararo (1’36.880) davanti all’altro quasi “rookie” 24enne Franco Morbidelli (1’36.962) – 82 millesimi di gap! – entrambi sulle Yamaha (satellite!) del Team Petronas, moto qui considerate dai piloti ufficiali (soprattutto Rossi ma anche Vinales) della Casa dei tre diapason non competitive, per non dire un “disastro”?
Quartararo (battuto anche il doppio record di Marquez: quello di Jerez e quello come poleman più giovane della MotoGP!) e Morbidelli ricevono meritatamente gli applausi a scena aperta anche perché si sono messi dietro non dei “signor nessuno” a cominciare da Marquez, terzo tempo (protagonista di una sbavatura nel giro finale causa gomma) 1’36.970. Tutti e tre, Quartararo, Morbidelli, Marquez hanno abbattuto il muro dell’1 e 37. Una impresa non riuscita neppure al quarto Dovizioso (1’37.018), costruttore per il passo-gara, con dietro Vinales (1’37.114), buon quinto, passato dalla Q1 comunque dominata e Crutchlow (1.37.175). Quindi apre la terza fila Petrucci (1’37.209) poi caduto e deluso, dopo le illusioni in prova, per non essere nelle prime due file come prevedeva, davanti a Nakagami (1’37.332) e a Rins (1’37.351) ancora una volta non brillante in qualifica ma atteso a una gran corsa domani. A seguire 10° Bagnaia (+0.504), 11° Lorenzo (+0.616) a terra a due minuti dalla fine del turno, 12° Mir (+0.634).
E Rossi? Peggio che andar di notte, addirittura fuori dalla Q2 forse anche per essere stato “ostacolato” in Q1 da Syarhin. Una giornata da dimenticare per Valentino, bocciato anche in Q1, alla fine terzo, dopo il primo Vinales e addirittura dietro anche al pupillo “allievo” Pecco Bagnaia sulla Ducati satellite. Così al Dottore, secondo in classifica generale dietro al Dovi, con il suo 13esimo tempo, tocca domani lo start dalla quinta fila, più o meno dal fondo. Stavolta un miracolo non basta, serve almeno un miracolo … “doppio”.
Fuori dalla Q2, anche Ktm e Aprilia con Aleix Espargarò 16° e il fratello Pol 15°, con Iannone costretto al forfait per la caviglia sinistra malmessa dopo il botto in prova, in ospedale a Jerez per la Tac. Insomma, una quasi rivoluzione, almeno oggi in qualifica. Da quand’è che due Yamaha non partivano prima e seconda in MotoGP? Dal Mugello 2017. Da quand’è che un pilota francese (ma tirato su in Spagna) non fa un exploit così nella classe regina e un ex pilota Moto3 – definito prima gran talento con l’esordio iridato a 15 anni e poi quasi abbandonato per una non esaltante esperienza in Moto2 dovuta a precedenti incidenti – non assurge (così giovane) a tali vette? Ciò detto, il favore del pronostico va comunque a Marquez, capace di tenere un gran passo e, su un circuito così guidato, fare la differenza. Anche perché le Honda sembrano gradire il misto-veloce andaluso con carte da giocare anche per Crutchlow e per lo stesso Lorenzo, impegnato in una grande rimonta. Ducati? Il Dovi è atteso a una gran prova, dipende da lui anche se qui le Rosse vanno davvero “guidate”, di manico. Corsa da non perdere.