SBK: Bradl racconta il suo esordio con Honda [Video]

Il veloce pilota tedesco racconta le sue prime impressioni in sella alla Honda superbike dopo 5 anni di MotoGP: "Obiettivi? Essere competitivo"

SBK: Bradl racconta il suo esordio con Honda [Video]
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Adriano Bestetti
Pubblicato il 2 dic 2016

[blogo-video id=”829085″ title=”Stefan Bradl – Honda WorldSBK Team” content=”” provider=”youtube” image_url=”https://media.motoblog.it/6/697/maxresdefault-jpg.png” thumb_maxres=”1″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=6KYhNBuCZ-A” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fODI5MDg1JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC82S1loTkJ1Q1otQT9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj48L2lmcmFtZT48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzgyOTA4NXtwb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fODI5MDg1IC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fODI5MDg1IGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]

Dopo 13 anni nel Motomondiale (di cui gli ultimi 5 in MotoGP) in cui ha conquistato anche un titolo mondiale in Moto2, il tedesco Stefan Bradl ha lasciato il mondo dei prototipi per passare al Mondiale Superbike, dove debutterà il prossimo anno con il team ufficiale Honda World SBK.

Il forte pilota tedesco, che in settimana ha compiuto 27 anni, ha già avuto modo di effettuare i primi giri con la CBR1000RR negli ultimi test dell’anno della Superbike ad Aragon e a Jerez, girando però con la moto 2016 in attesa che sia pronta la nuova Fireblade SP2, che dovrebbe avere a disposizione dal prossimo anno.

Honda ha appena rilasciato un video ufficiale in cui lo stesso Bradl racconta la sua ‘presa di contatto‘ con il nuovo ambiente. E dopo il GP di Valencia della MotoGP, ultimo round stagionale, il tedesco non ci ha davvero messo molto a immergersi nella sua nuova avventura:

“Ho fatto la mia ultima gara in MotoGP e solo 3 giorni dopo ho iniziato questa mia nuova sfida. Sono davvero contento di essere tornato con Honda perché ho avuto una grande esperienza con loro in MotoGP. Tutto è molto professionale qui, Honda ci supporta molto bene e io sono felicissimo di questo.”

“Non vedo l’ora di fare la prima gara, ma prima voglio vedere la nuova moto, la nuova Fireblade, e poi potremo capire quanto saremo competitivi. Le cose comunque vanno fatte passo-dopo-passo.”

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Il prossimo anno, Bradl dividerà il box con un’altra ‘vecchia conoscenza‘ del Motomondiale, il 35enne americano Nicky Hayden, passato alla Superbike 12 mesi or sono (ma costretto a saltare l’ultimo test di Jerez causa infortunio):

“Con Nicky ho un ottimo rapporto, ci conosciamo da molto tempo, abbiamo lottato spesso l’uno contro l’altro in pista. spero di poter ancora lottare con lui e di mantenere questa ottima relazione tra noi dentro e fuori la pista.”

“L’obiettivo? Essere competitivo e lottare con i migliori. Spero di esserlo sin da subito, in modo da provare a lottare per il podio. E’ questo il mio obiettivo.”

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Il tedesco ha poi così descritto le sue sensazioni nel passaggio da un prototipo MotoGP a una moto ‘di produzione‘, anche se – ovviamente – in specifiche Superbike:

“Il feeling ovviamente è diverso con tutte le sue componenti – gomme, telaio, motore etc – e quindi c’è una bella differenza, ma è una cosa che sapevo già. Ad ogni modo, io mi sono trovato subito bene con la moto: so che devo adattare il mio stile di guida per migliorare e sto cercando di imparare le cose nuove gradualmente, ma già dal primo giorno ne sono stato soddisfatto.”

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“Quindi sì, ci sono delle differenze rispetto alla MotoGP, ma alla fine della fiera è pur sempre una moto e noi vogliamo solo essere il più veloci possibili su una moto in circuito.”

“A fare una comparazione, le moto da superbike sono naturalmente più vicine a quelle di produzione in tutti gli aspetti. E’ una cosa di cui mi sono accorto subito dopo aver guidato prototipi per 5 anni in MotoGP. Il cambio, il carattere del motore, sono molto diversi, e questo ti fa capire come le moto in vendita nei concessionari siano già ad un alto livello.”

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