Home Pagelle MotoGP Le Mans: Re Jorge, la “legge” del maiorchino-computer. Ma Rossi non molla. Ducati, piloti-birilli

Pagelle MotoGP Le Mans: Re Jorge, la “legge” del maiorchino-computer. Ma Rossi non molla. Ducati, piloti-birilli

Pagelle del Gran Premio di Francia della MotoGP. Grandissimi Jorge Lorenzo e Valentino Rossi

MotoGP Le Mans 2016 – Ecco le pagelle di Motoblog del Gran Premio di Francia della classe regina, quinto round del Campionato Mondiale MotoGP 2016.

LA GARA: il bazar. Voto 8- Il dominio di un solo pilota toglie appeal alla corsa galvanizzando solo i fan di chi vince. In classifica generale ci sono tre piloti in un fazzoletto ma in corsa i distacchi sono pesanti fra i primi e, oltre il podio, abissali. A Le Mans Lorenzo è stato una spanna sopra tutti. Idem la Yamaha. Mondiale riaperto sul piano aritmetico. Stagione imprevedibile e tutta aperta o già segnata pro Jorge-Yamaha? Le cadute colpa delle Michelin? In gara 7 cadute, come nel 2015.

LORENZO: il computer. Voto 10+ Week end capolavoro per il maiorchino della Yamaha (voto 10+) che disegna curve e corsa alla Giotto “uccidendo” gara e avversari invischiati nei loro (non pochi) guai. Jorge balza primo in classifica e soprattutto detta in pista la legge del più forte prefigurando un futuro non facile per amici e nemici. Al Mugello lo spartiacque! Chi ferma “questo” Jorge-computer?

ROSSI: l’orgoglio. Voto 9+ Il 9 volte campione del Mondo gode nell’ottica del bicchiere mezzo pieno e ride a denti stretti in quella del bicchiere mezzo vuoto. Dalla terza fila e con una partenza al ralentì un secondo posto dà fiducia. Ma davanti si erge Jorge, il nemico! Il “Dottore” (anche) fortunato? Delle cadute non hanno mai colpa quelli che non cadono. Ciliegina giro veloce: 1’33.293. Il Mugello è l’asso di Vale-show?

VINALES: il podio! Voto 8+ Il giovane spagnolo della Suzuki (voto 8+) agguanta per sé il primo podio MotoGP, un dono per la Casa di Iwata, a digiuno dal 2010. Il gap di 14 secondi dalla vetta è pesante ma per adesso si festeggia non pensando alla dea bendata, oggi (molto) benigna. Brivio, un (altro) traguardo raggiunto.

PEDROSA: il fortunino. Voto 5- Dani nelle nebbie, incapace di sfruttare il potenziale a disposizione. A punti, sì, ma pochi e (quasi) mai nel poker d’assi. Pochi lampi e tanto grigio di un signor pilota (sopravvalutato?) e di un signore vero in pista e fuori. E’ l’ora di alzare le mani? E’ questo il futuro coequipier di Vale in Yamaha?

MARQUEZ: il ridimensionato. Voto 4 Ancora una caduta per il vessillifero della Honda (voto 😎 che perde la testa della classifica e mette a rischio l’aureola del “fenomeno dei fenomeni”. Colpa della Honda nel caos centralina-gomma?

IANNONE e DOVIZIOSO: il disastro. Voto 4- I due piloti Ducati (nc), out per caduta pur se in modi e situazioni diverse, sono i soli responsabili di una giornata da dimenticare per la Casa di Borgo Panigale. E, visti i primi giri, c’erano ben altre premesse! Intanto due Ducati non ufficiali davanti a quelle “Casa” in bassa – bassissima – classifica. Frutto del mercato piloti o di una Ducati capace di fare la moto ma incapace di gestire il team? Comunque, archiviare subito il doppio ko e puntare tutto sul round del Mugello. O la va o …?

PETRUCCI: il risorto. Voto 8+ Acciaccato, chiudere settimo e soprattutto “chiudere” un mastino come Barbera, ha il sapore della “quasi” impresa. Ognuno fa la sua gara e Petrux ha fatto la sua nel modo migliore. Acuto al Mugello?

BAUTISTA e BRADL: la top. Voto 6+ I due vessilliferi dell’Aprilia (voto 6+) tengono duro conquistando la top ten in una giornata da… reduci. Circuito non da Aprilia cui si aspetta un rilancio al Mugello con i motori evoluzione.

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