20.000 Pieghe 2015: Motoblog trionfa con il Team Pirelli
Motoblog vince al debutto la settima edizione della 20.000 Pieghe. In gara anche per testare il nuovo pneumatico Pirelli Scorpion Trail II, abbiamo dominato sia la classifica Motoesploratori sia la classifica a squadre.
La 20.000 Pieghe è una manifestazione alla quale Motoblog tiene parecchio visto che vi partecipa fin dalla sua prima edizione risalente a ormai sette anni fa. Ma se fino allo scorso anno, quando abbiamo attraversato gli splendidi paesaggi delle Dolomiti, abbiamo partecipato come membri dello staff, quest’anno l’organizzazione ha deciso di farci gareggiare nella categoria Motoesploratori all’interno del Team Pirelli.
Accolgo ben volentieri l’iniziativa e parto per l’alta Lombardia per prendere parte a questa bellissima manifestazione che ogni anno apre la stagione estiva con uno spettacolare ed indimenticabile giro in moto. Mi aspettano 4 giorni di curve con qualsiasi condizione meteo e oltre 1200 km da trascorrere in compagnia di motociclisti esperti e navigati.
La 20.000 Pieghe è una gara di regolarità su strada, pertanto bisogna ripassare un po’ di navigazione e calcoli per rientrare nei tempi prestabiliti per puntare a un buon risultato, mica alla vittoria! E chi se lo sarebbe mai aspettato al debutto?!
Con l’occasione, la Pirelli ha pensato bene di equipaggiare le moto del nostro Team con il nuovo Scorpion Trail II, seconda generazione di un apprezzatissimo pneumatico nato per il turismo e le lunghe percorrenze, senza dimenticare le ottime performances in qualsiasi condizione.
L’arrivo e le prove speciali
Arrivati in hotel a Castione della Presolana (BG), ho subito effettuato la registrazione e preso la moto che mi avrebbe accompagnato lungo questi intensissimi 4 giorni: una Yamaha XT 1200 ZE Super Ténéré (qui il nostro test su strada), una moto che conoscevo bene e che avrebbe portato a termine il suo compito senza indugiare.
Si parte subito per le prove speciali: nella piazza del paese viene allestito un percorso suddiviso in due parti. La prima parte consisteva in una prova di lentezza dove bisognava ricoprire un tratto di circa 6 mt nel maggior tempo possibile senza (ovviamente) mettere i piedi a terra.
Nessun problema per la mia “Tenerona”: insieme registriamo il terzo tempo assoluto in questa prova prima di passare alla successiva. La seconda è infatti uno slalom tra birilli da effettuare in 5 secondi esatti. Anche qui molto bene, con un crono di 5.76 secondi e un 25° posto in classifica (dove il primo aveva registrato 5.04).
Felice dei risultati ottenuti, ritorno in hotel per conoscere i miei compagni di squadra: Marco, Cesare e Marco, in sella alle restanti tre moto del Team Pirelli. Insieme ci confrontiamo e cerchiamo di capire bene come organizzarci per ottenere un buon risultato in gara.
Dopo cena, la consegna dei road book e si comincia a segnare il percorso per il giorno dopo. E’ Cesare il più esperto del gruppo, ci affidiamo a lui e io cerco di imparare tutto ciò che ha da insegnarmi sulla navigazione. Tracciato il percorso (dopo circa due ore e mezza) ci auguriamo di aver fatto bene e ci diamo appuntamento all’indomani mattina per la partenza alle 8.00 in punto.
Prima Tappa
Partenza in perfetto orario, tanto sonno sotto al casco ma tanta voglia di metterci in gioco e fare tanta strada. E’ stata la tappa delle alte vette, un percorso di quasi 400 km che ci ha permesso di attraversare lo strettissimo Passo del Vivione, poi il Passo del Gavia (1654 mt), il famosissimo ed emblematico Passo dello Stelvio prima di oltrepassare il confine e percorrere l’Offenpass in Svizzera per poi tornare in Italia lungo il Passo Bernina.
Abbiamo rispettato tutti i controlli timbro e gli orari arrivando con netto anticipo all’ultimo controllo al traguardo, tagliato anch’esso in perfetto orario prima di fiondarci in stanza per il meritato riposo. A cena ci siamo confrontati e abbiamo apprezzato tantissimo il comportamento del nuovo Scorpion Trail II anche quando il fondo stradale andava ben oltre i limiti di decenza.
Dopo cena arrivano le classifiche: sono primo! Non ci credo, tutti mi fanno i complimenti e io non riesco a capire perché. Confrontandomi con i più esperti, mi spiegano che gli ottimi risultati ottenuti nelle due prove speciali e la perfetta navigazione con il rispetto degli orari e dei timbri mi ha permesso di raggiungere immediatamente la vetta della classifica.
Sono ancora incredulo, non ho mai partecipato a una gara di regolarità e sono primo al debutto! Non montiamoci troppo la testa però, è il momento di fare il percorso della giornata successiva. Io e Cesare cerchiamo di segnare meticolosamente un itinerario da seguire e chiudiamo il tutto alle 2.30 di notte. La maledetta sveglia era fissata alle 7.00 e non vedeva l’ora di buttarci giù dal letto!
Seconda Tappa
Per la seconda giornata ci siamo mantenuti attorno ai laghi d’Iseo e di Garda, passando per cima Magasa per un controllo timbro. Fortunatamente abbiamo incontrato poca pioggia e strade bellissime, con tratti di asfalto ottimo e asciutto che ci ha permesso di “pulire” bene entrambe le gomme!
Spettacolare il Passo del Maniva, con una salita strettissima che portava fino in cima prima di tornare giù verso Castione della Presolana per tagliare il traguardo in perfetto orario. Anche nella seconda giornata non c’è storia: rispettando gli orari e i timbri sono sempre il primo in classifica nella categoria Motoesploratori e, ovviamente, lo è anche il Team Pirelli nella classifica a squadre.
Eravamo su di giri, con Cesare abbiamo tracciato il percorso in pochissimo tempo, grazie alla sua esperienza e conoscenza di quei tratti. Bastava rispettare gli orari e prendere tutti i controlli timbro. La vittoria era nelle nostre tasche!
Terza Tappa
Sveglia presto, indosso sull’antipioggia la pettorina bianca con il numero 1 che spetta al primo in classifica durante le giornate di gara. L’asfalto è bagnato, il cielo sopra noi non promette nulla di buono. Dal Passo della Presolana proseguiamo verso il Croce Domini.
Paesaggi mozzafiato, strade strettissime e fortunatamente non troppi chilometri da percorrere visto che si trattava dell’ultima giornata. Dopo aver lasciato alle nostre spalle il Croce Domini, proseguiamo direzione Bagolino dove, poco prima, incontriamo un CT (controllo timbro).
Purtroppo, subito dopo aver superato Bagolino in direzione Lago di Idro, un destino crudele e beffardo attendeva Cesare (fin dal primo giorno apri-fila del nostro Team) sul ciglio della strada. In un tragico incidente, avvenuto davanti ai nostri increduli occhi, Cesare Zennaro ha perso la vita facendo ciò che più amava: andare in moto.
La terza tappa è stata annullata, i partecipanti sono rientrati increduli dell’accaduto. Nessuno aveva mai vissuto una situazione del genere…
Il ricordo di Cesare
Nessuno di noi conosceva Cesare. Non era un giornalista, era stato inviato alla 20.000 Pieghe da una testata online proprio perché una settimana prima ad un’altra gara di regolarità su strada aveva dimostrato quanta passione e quanta meticolosità metteva in atto quando si trattava di andare in moto.
Era un ragazzo preciso e garbato, sapeva parlare di tutto spiegandoti anche il più piccolo dettaglio cercando di coinvolgerti tra i suoi interessi. Di chilometri nella sua vita ne aveva fatti tanti, e conosceva la strada e le moto come pochi.
Non possiamo fare purtroppo nulla di fronte ad una tragedia del genere. E’ per forza qualcosa immensamente più grande di noi. Bisogna solo accettare l’accaduto pensando che, poco prima di lasciarci, Cesare stesse facendo ciò che lo rendeva davvero felice e lo stava facendo per raggiungere un obiettivo che si era prefissato fin dalla prima classifica di giornata, quando aveva capito che grazie alla sua navigazione avremmo potuto vincere facilmente.
E così è stato! Con le classifiche chiuse alla seconda tappa ho vinto io la gara, ma grazie alla sua esperienza e precisione, abbiamo vinto noi, ha vinto lui! La Redazione di Motoblog si stringe attorno al dolore della sua famiglia.
Ciao Cesare
Pirelli Scorpion Trail II
“Che gomma!” E’ ciò che ognuno di noi ha esclamato subito dopo aver chiuso una tappa e aver affrontato tratti di strada con asfalto improponibile: fondo scivoloso, muschio, ghiaia, sabbia e acqua, ma tanta acqua! A mio avviso una gomma praticamente perfetta per l’esclusivo utilizzo stradale della Super Ténéré.
E’ uno pneumatico nato infatti per le moto adventure touring ed enduro street, in grado di affrontare lunghi viaggi e leggere escursioni in off-road. Erede dell’apprezzatissimo Scorpion, questa seconda generazione beneficia di una lunga esperienza del reparto Ricerca & Sviluppo Pirelli acquisita durante lo sviluppo dell’Angel GT.
Se osservato bene, il look mostra un impriting off-road “assorbito” da un battistrada chiaramente stradale. Gli intagli laterali garantiscono un drenaggio ottimale dell’acqua, con una disposizione e forma a “binario aperto” degli intagli centrali che, oltre ad assicurare il giusto drenaggio, consentono alla moto di acquisire maggiore trazione e solidità, a favore di un’usura più regolare.
Lo pneumatico posteriore offre una soluzione bimescola per adattarsi al meglio alle svariate condizioni di asfalto che possiamo trovare lungo la nostra strada. Nella fascia centrale troviamo una mescola che consente di percorrere un chilometraggio maggiore rispetto al passato senza compromettere le prestazioni in fase di piega. Lateralmente, è stata invece applicata una mescola studiata per ottimizzare l’equilibrio tra prestazioni e tenuta sia su asciutto che su bagnato.
Rispetto alla precedente generazione, l’area di contatto adesso è più corta ma al contempo più ampia, con un profilo che contribuisce a ridurre e uniformare l’usura del battistrada. Questa caratteristica consente di migliorare durata, sicurezza, tenuta sul bagnato e trazione su fondo asciutto e fuoristrada.
Incredibile la stabilità e la velocità quando si effettuano cambi repentini di direzione. Uno pneumatico che non lascia assolutamente nulla al caso e che trasmette al pilota un feeling eccellente già dopo pochi chilometri. Se si esagera si ha il tempo di percepire il limite e rimettere la moto al suo posto evitando spiacevoli conseguenze.
Sul bagnato poi, il nuovo Scorpion Trail II ci ha letteralmente lasciati a bocca aperta. Nella guida pulita ma “allegra”, far intervenire l’ABS sulla ruota posteriore della grossa Super Ténéré può essere una vera e propria impresa!