Pagelle MotoGP Argentina 2015: Rossi “stordisce” Marquez e punta dritto al titolo numero dieci
MotoGP Argentina 2015 – Le Pagelle di Motoblog
LA GARA: duello Ok Corral. Voto 10 Un gran duello, da cornice, cui è mancato solo la ciliegina del volatone finale fra Rossi e Marquez, per la caduta dello spagnolo. Una corsa alla Rossi, inseguimento-aggancio-baionetta-fuga. Tutto il resto conta poco, anzi niente. Oggi è così a Termas de Rio Hondo. Poi si vedrà. Temperatura del mondiale MotoGP in (forte) aumento.
ROSSI: senza parole. Voto 10+ E’ il miglior Valentino di sempre, capace di piegare il miglior avversario di sempre. Recupera a Marquez tresecondiemmezzo in dieci giri! E’ il Valentino dei “miracoli” non arrivati a caso, ma costruiti “scientificamente” senza nulla tralasciare e realizzati in corsa con la fantasia del poeta e l’incoscienza di chi non è mai sazio di stupire. Il vero “passo gara” è quello che ti porta primo sotto la bandiera a scacchi. E Valentino lo sa. E lo dimostra. Strada ancora lunga e polverosa, ma il titolo numero dieci non è più un miraggio.
MARQUEZ: la foga frega. Voto 4 Il pilota più talentuoso cade nella trappola del pilota più completo, affidandosi all’istinto sanguigno del felino e non alla fredda logica del realismo. Con gomma dietro cotta ci si difende, non si contrattacca, specie se la lepre è Rossi. Marc – due gare toppate su tre – non perde il sorriso ma rischia di perdere, oltre il titolo, anche la faccia. “Nessuno è imbattibile”, Vale dixit, riferendosi al talentuoso spagnolo. Adesso lo sa anche Marc. Quanto meno dovrebbe saperlo. Attento, Marc! La vendetta va consumata fredda. Concentrarsi sulla corsa, non sulle pole! Meno show, più punti!
LORENZO: cercasi. Voto 5- Il maiorchino, oltre a cercare il podio, cerca se stesso, incapace di capire cosa sta succedendo a lui e intorno a lui. Peggio di così non poteva andare: non c’è solo l’onta del compagno di squadra che fa miracoli (Vale, tre gare due vittorie!) e guida il mondiale, non c’è solo Marquez che comunque gli gira intorno in prove e gare, ma addirittura ci sono i due Andrea della Ducati e la Honda di Crutchlow … a menare le danze. Jorge, o si esce (subito) dal tunnel o ci si ritrova in fondo al pozzo.
ANDREA 1 (Dovizioso) ANDREA 2 (Iannone): superbi. Voto 9+ Li accumuniamo, pur così diversi fra loro, i due assi della ritrovatissima Ducati. Guidano forte, guidano bene. Con Valentino, e con la Ducati, la MotoGP riparla in lingua italiana. Non è poco. E il bello, forse, deve ancora venire. Orgoglio italiano del Made in Italy. Male non fa.
CRUTCHLOW: magic moment. Voto 9 Finalmente un Cal capace di stupire con un gran bel risultato e non solo con i suoi virtuosismi di guida. Stavolta tocca a un inglese tenere alta la bandiera della Honda, con gli spagnoli ammaccati. La moto satellite, supportata da HRC, stavolta entra in orbita e Cal non sbaglia il colpo. Perché non dargli la moto del giapponesino inutile?