Ducati Diavel 2011: foto e dati ufficiali
Nella suggestiva cornice del teatro Carcano di Milano, il management Ducati al gran completo presenta la veste definitiva della moto più attesa all’Eicma 2010. Stile e prestazioni prendono finalmente forma, associando allo stile squisitamente italiano, la competenza tecnica da campioni del mondo che ha consentito alla casa costruttrice bolognese di allargare gli orizzonti dell’ingegneria motociclistica
Nella suggestiva cornice del teatro Carcano di Milano, il management Ducati al gran completo presenta la veste definitiva della moto più attesa all’Eicma 2010. Stile e prestazioni prendono finalmente forma, associando allo stile squisitamente italiano, la competenza tecnica da campioni del mondo che ha consentito alla casa costruttrice bolognese di allargare gli orizzonti dell’ingegneria motociclistica mondiale.
Estetica custom, tecnologia avanzatissima, design innovativo e piacere di guida straordinario: tutte queste caratteristiche si ritrovano perfettamente armonizzate nel Diavel: una moto che sembra guardare al futuro e che vuole dettare nuove regole. Per gli appassionati di tecnologia, i sistemi ABS, Ducati Traction Control e i Riding Mode Ducati offrono un’esperienza di guida raffinata e al tempo stesso sicura, mentre il look affascinante e i 162CV di pura potenza Ducati fanno del Diavel una lifestyle motorcycle comoda e sportiva, che esce direttamente dai sogni di molti motociclisti per diventare realtà.
Lo pneumatico posteriore da 240mm appositamente costruito offre, insieme alla famosa tecnologia ciclistica Ducati, livelli di maneggevolezza e angoli di piega che sfidano le leggi della fisica, sia sui tornanti di montagna che in viaggio o nel traffico di città. Disponibile in due versioni: il nuovissimo modello Diavel e l’ammiraglia Diavel Carbon, che si caratterizza per l’uso di componenti che vanno dalla carena in carbonio agli esclusivi cerchi Marchesini forgiati e lavorati alla macchina.
“La sfida insita nel creare una moto dal profilo più muscolare invece di un modello da competizione pura è stata vinta con determinazione e delicatezza: il risultato è un anteriore che suggerisce la potenza di un atleta pronto a scattare dai blocchi di partenza”, ha spiegato il team di designer Ducati responsabile del progetto. Con i radiatori laterali, ad allargare ulteriormente le spalle, una silhouette più affusolata man mano che si scende verso il motore e il puntale con il radiatore dell’olio, l’atleta ha davvero preso forma.
Piccola chicca sul nome: deriva dalla parola ‘diavolo’ in dialetto bolognese. Un giorno, nelle fasi iniziali del processo di sviluppo, il prototipo ormai completato venne mostrato per la prima volta ad un gruppo di ingegneri e tecnici Ducati. Qualcuno, ammirando le linee del retrotreno, esclamò in dialetto bolognese: “Ignurànt comm’ al diavel!” che significa: “Cattiva come il diavolo!”. Ricordando l’origine del nome “Monster” (che risale a quasi 20 anni fa), si è voluta sottolineare la territorialità bolognese anche per il Diavel, per dare forma al futuro del motociclismo pur restando saldamente ancorati alla tradizione.
L’illuminazione degli indicatori di direzione e della luce freno posteriore è affidata a due strisce verticali di LED trasparenti che seguono l’esatto profilo delle cover sottosella, assicurando la massima visibilità del retrotreno. Gli indicatori di direzione anteriori sono formati da strisce di LED con lente trasparente, montati verticalmente lungo il bordo anteriore dei pararadiatori laterali. Tutto questo ha richiesto una soluzione innovativa per il supporto del gruppo targa. L’esclusivo design prevede supporti che, dal mozzo posteriore del forcellone monobraccio, proseguono in un’elegante struttura tubolare che abbraccia lo pneumatico posteriore da 240mm, consentendo il montaggio in posizione centrale del portatarga. La struttura comprende un punto di alimentazione ben occultato per fornire alla targa illuminazione LED dedicata, evitando di dover far affidamento sulle luci posteriori e creando una zona retrosella elegante e pulita.
I passeggeri apprezzeranno le snelle pedane per il passeggero, ingegnosamente richiudibili nel telaietto posteriore, e l’innovativo gruppo maniglia a T, estraibile dalla parte posteriore della sella. Il serbatoio da 17 litri del Diavel fa parte integrante del design della moto. La sua linea ampia e allungata si estende dal gruppo ottico anteriore alla sella, fino a scomparire nel telaietto posteriore suggerendo grande continuità estetica. Il manubrio del Diavel è largo e a sezione variabile con le nuove pompe radiali integrate per freni e frizione Brembo, customizzate e complete di tappi dei serbatoi fresati: l’estetica è pulita e minimalista mentre gli eleganti specchietti con supporti in alluminio forgiato offrono ampia visibilità posteriore.
Il Diavel è disponibile nel tradizionale Rosso Ducati con telaio rosso e ruote nere, o nella sofisticata colorazione Pearl White e nero metallizzato, con telaio nero e ruote nere. Il Diavel Carbon è disponibile nelle bellissime colorazioni “Red Carbon” (rosso lucido su trama matte carbon) con telaio rosso, o “Black Carbon” (trama carbon nero lucido e matte black) con telaio nero. Entrambe le livree Carbon sono completate da cerchi neri, lavorati al tornio e alla fresa per svelare l’alluminio naturale sottostante.
Il cuore del Diavel è il propulsore Ducati Testastretta 11°, sviluppo diretto dei potentissimi motori Ducati Corse campioni sulle piste di tutto il mondo. Con i suoi 162CV, rivela un’impressionante coppia piena (127.5Nm) ai bassi regimi, gestita dal sistema Ducati Ride-by-Wire (RbW), incrementando considerevolmente la naturale guidabilità e assicurando al tempo stesso tanta potenza residua da sfruttare agli alti regimi.
I condotti di scarico sovradimensionati con sezione da 58mm fanno parte di un impianto di tipo 2-1-2 ridisegnato con pari lunghezze per massimizzare la potenza e migliorare l’efficienza di erogazione. I silenziatori a cannone in configurazione sovrapposta, sono dotati di catalizzatori per garantire la conformità con la normativa Euro 3, mentre la valvola di regolazione controllata elettronicamente ottimizza la pressione di scarico.
L’impianto frenante è inoltre dotato del sistema ABS Bosch-Brembo Ducati (compreso nella dotazione standard di entrambe le versioni), che contribuisce in maniera essenziale al controllo delle prestazioni. I componenti Brembo di qualità superiore combinati con l’ABS Bosch, l’assetto speciale della ciclistica e la tecnologia Pirelli EPT (Enhanced Patch Technology) garantiscono per il Diavel prestazioni frenanti ulteriormente migliorate, rispetto alle già straordinarie Superbike Ducati.
Anche il cruscotto su due livelli è un capolavoro di design italiano. Il display LCD superiore è fissato al cavallotto di montaggio inferiore e fornisce i dati principali quali velocità e giri/min, oltre a visualizzare spie, orario e temperatura. Il display TFT (Thin Film Transistor) inferiore, a colori, si inserisce perfettamente nelle linee del serbatoio e fornisce con grande immediatezza informazioni sulle selezioni dei Riding Mode, delle marce e delle impostazioni DTC, oltre a visualizzare totalizzatore e percorrenze parziali. A moto ferma, il display inferiore funge anche da quadro comandi, in versione aggiornata altamente fruibile, consentendo di personalizzare e poi salvare le impostazioni di DTC e RbW all’interno di ciascun Riding Mode.
L’accensione Hands Free è comandata da una chiave elettronica che si porta in tasca e che comunica con la moto fino a una distanza di circa 2 metri. Il riconoscimento del dispositivo dedicato, permette l’abilitazione automatica dei comandi. A questo punto è possibile premere il pulsante di key-on per accendere il quadro, e successivamente avviare il motore. Un circuito elettronico e una chiave meccanica a “flip”, consentono l’apertura della sella e del tappo del serbatoio. E’ inoltre previsto un attuatore elettronico per il bloccasterzo: quando si parcheggia la moto, si può inserire il bloccasterzo premendo una seconda volta il pulsante di spegnimento.
Il Ride-by-Wire (RbW) come sistema di controllo elettronico della potenza, comprende una centralina la quale, dopo avere elaborato il segnale ricevuto, lo trasmette agli organi interessati in base al Riding Mode selezionato, utilizzando tre diverse mappature per regolare l’erogazione di potenza: 162CV con un’erogazione sportiva (Sport), 162CV con erogazione progressiva adatta per il turismo (Touring)e 100CV con erogazione progressiva per l’uso in città (Urban).
Nello spazio di pochi millesimi di secondo, il DTC è in grado di rilevare e successivamente controllare il pattinamento della ruota posteriore, contribuendo ad aumentare considerevolmente le performance e la sicurezza attiva della moto. Il DTC fa parte integrante dei Riding Mode preimpostati per il Ducati Diavel e consente al pilota di sperimentare tutto l’entusiasmante potenziale del motore Testatstretta 11°. I prezzi oscilleranno tra i 16.800 euro per la versione base ai 19.900 euro per la versione Carbon.