Home Scott Redding: “Voglio essere il miglior pilota con la Honda Open”

Scott Redding: “Voglio essere il miglior pilota con la Honda Open”

Il giovane talento inglese dice la sua sul titolo Moto2 perso con Pol Espargaro e sulle prospettive 2014 con il team Gresini


L’inglese Scott Redding è senza dubbio uno dei rookies più attesi nella MotoGP del 2014. Il talentuoso 20enne britannico è reduce da un 2013 che lo ha visto grande protagonista nel Mondiale Moto2 con la Kalex del team Marc VDS Racing, ma dopo aver dominato la stagione per lunghi tratti è incappato in un brutto incidente a Phillip Island nel quale ha rimediato una frattura al polso. Redding, che era arrivato in Australia da capoclassifica, ha così lasciato via libera alla clamorosa rimonta di Pol Espargarò (Kalex Tuenti HP40), che proprio con la vittoria in Australia ha lanciato il rush finale che gli ha consentito di conquistare il titolo.

L’anno prossimo Redding sarà in MotoGP con la Honda RCV1000R del Team Gresini, dove ritroverà anche lo stesso Pol Espargarò, passato al quotato team Yamaha Tech3 di herve Poncharal, ed in una recente intervista con il sito ufficiale del Motomondiale ha confidato le sue considerazioni sulla stagione appena passata e le sue aspirazioni in vista della prossima. Ve la riproponiamo in forma integrale:

Quali sono stati per te i momenti migliori e peggiori del 2013?

“Il momento migliore è stato a Silverstone, il mio miglior weekend di sempre. Il momento peggiore invece è stato la combinazione tra Phillip Island e il Giappone, con Phillip Island che, con la rottura del polso, è stato ovviamente l’inizio di un periodo sfortunato.”

Ad inizio stagione, molti avevano individuato in Pol Espargaro il favorito per il titolo. Quante possibilità credevi di avere per il campionato andando Qatar [sede del primo round della stagione]?

“Pensavo di essere più o meno al livello dove effettivamente ero. Pol ha davvero alzato il livello quando ha cominciato a fare le cose per bene, era sempre velocissimo. Il campionato è finito nel modo opposto di come era stato all’inizio e alla fine, come sappiamo, lui ne è uscito vincitore.”

Silverstone è stato un weekend particolarmente brillante per te: sei rimasto sorpreso dal supporto e dalla reazione emotiva da èarte del pubblico britannico?

“Non è stata davvero una sorpresa perché sono sempre andato bene lì, e quest’anno ci sono arrivato dopo una bella serie di risultati. Per questo, dentro di me, sentivo che i tifosi si aspettavano una vittoria, ed io ho usato questa situazione per aumentare la mia fiducia, non la pressione. Ma conquistare la vittoria con la livrea speciale Union Jack [la bandiera britannica] è stato assolutamente incredibile.”

Purtroppo non possiamo parlare del 2013 senza menzionare Phillip Island. Cosa ricordi dell’incidente? E quanto ci hai messo a capire che ti eri messo nei guai?

“Ricordo di aver perso il controllo e di essere volato oltre la parte anteriore della moto, sperando che tutto andasse bene. Poi ho sentito il polso girarsi e ‘schioccare’. Non avevo mai rotto un osso prima, e sapevo che non era nulla di buono… Continuavo a ripetere a me stesso: “Va tutto bene, non è rotto, non è rotto…”. Muovevo le dita etc, ma poi ho tolto il guanto e ho visto la mia mano che penzolava. A quel punto, ovviamente, ho capito che le cose si erano messe male.”

Poi in Australia ha vinto Espargaro, ma visto che tu eri ancora infortunato, in molti hanno criticato i suoi festeggiamenti. Pensi che si meritasse queste critiche?

“Secondo me nessuno si merita quel genere di critiche, ma è difficile da dire perché nelle corse può succedere di tutto. Molte persone hanno detto che ha vinto solo perché non correvo io, perchè fino alla caduta ero stato sempre molto veloce in quel fine settimana, ma alla fine dei conti io non ho corso e lui ha vinto, quindi può festeggiare come gli pare. Rispetto a me, lui festeggia molto di più, ma lui è fatto così e siamo tutti diversi! Forse qualcuno ha avuto l’impressione che stesse festeggiando un po’ troppo, come se avesse già vinto il titolo.”

Guardiamo avanti, al prossimo anno: al test di Valencia hai avuto il tuo primo assaggio della nuova Honda RCV1000R e del team di GO&FUN Honda Gresini. Prime impressioni?

“Davvero buone. Tutti i ragazzi sono fantastici, ed ero davvero molto emozionato. L’unico aspetto negativo è stato il mio polso, che mi ha rallentato un po’, ma ho comunque cercato di fare più giri possibile. Adesso non vedo l’ora di andare Malesia e tornare in pista.”

Come ti trovi con il tuo nuovo compagno di squadra Alvaro Bautista?

“Sembra bene, ma non abbiamo ancora parlato veramente. Ad ogni modo, io non sono quì per fare amicizia: sono quì per la mia carriera e per fare il meglio possibile.”

Qual è l’obiettivo di Scott Redding per il 2014?

“Essere il miglior pilota con la Honda RCV1000R in ogni gara. Non sarà facile dovendo competere con gente tipo Nicky Hayden, intorno a te , ma ci proverò sicuramente.”

Hai già programmato cosa fare nel tuo periodo di vacanza?

“Ho appena fatto un mese di pausa – che non volevo – a causa degli infortuni, quindi non ne voglio un altro! Ho cercato di recuperare il mio ritardo in allenamento, e continuerò a fare così nel periodo di Natale e a Gennaio per essere pronti e in condizioni fisiche idonee per il nuovo anno.”

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