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TomTom Rider Test – 1a parte

Abbiamo testato il TomTom Rider, il primo sistema di navigazione satellitare progettato esclusivamente per le due ruote. Il nostro test vuole essere qualcosa di diverso dal solito, abbiamo cercato di immedesimarci nell’acquirente motociclista entusiasta del nuovo acquisto. Leggete attentamente la prova e scoprirete le potenzialità del TomTom Rider. Apertura della confezione Il TomTom Rider viene



Abbiamo testato il TomTom Rider, il primo sistema di navigazione satellitare progettato esclusivamente per le due ruote.
Il nostro test vuole essere qualcosa di diverso dal solito, abbiamo cercato di immedesimarci nell’acquirente motociclista entusiasta del nuovo acquisto.
Leggete attentamente la prova e scoprirete le potenzialità del TomTom Rider.


TomTom Rider Apertura della confezione

Il TomTom Rider viene fornito in una scatola/cubo nero semplice ed elegante allo stesso tempo.
Aperto il cubo scopriamo che il Rider viene fornito con un nutrito set di accessori:
– auricolare bluetooth composto da ricevitore e auricolare per orecchio utilizzabile sia con il casco che senza (a piedi, in bici, in macchina)
– auricolare per casco con velcro adesivo per il montaggio
Vengono forniti tre tipi diversi di supporto per l’installazione sulla moto:
– staffa per fissaggio al manubrio con eventuale adattatore per fissaggio al supporto delle leve freno/frizione
– staffa per fissaggio all’attacco degli specchietti retrovisori
– staffa adesiva per montaggio su cruscotti o piastre
– custodia per proteggere il navigatore quando si toglie dalla moto
– alimentatore per la presa elettrica (con vari tipi di prese per poter essere utilizzato anche in altri paesi)
– cavo per alimentare il Rider direttamente dalla batteria della moto
– cavo per collegare il Rider al pc e relativo cd per l’installazione del software
Il Rider si presenta subito bene; piccolo, leggero e con una linea piacevole e pulita. A prima vista dovrebbe adattarsi bene a qualunque moto.
Il navigatore è più piccolo delle versioni per auto ma anche decisamente più leggero. La forma è piacevole, il colore grigio scuro contribuisce a dare una certa semplice eleganza all’involucro; sulla moto sarà bene in vista e anche l’occhio vuole la sua parte. La plastica sembra spessa e resistente, anche la verniciatura sembra essere di ottimo livello e adatta per resistere agli agenti atmosferici.
Tutto attorno corre un sottile bordo di gomma per la protezione dagli urti, che maschera il pulsante di accensione. Quest’ultimo risulta un po’ duro da azionare ma sicuramente a prova di spegnimenti accidentali.
Sul lato inferiore è presente uno sportellino che nasconde lo spazio per la memory card e i connettori per alimentazione e connessione al pc. Lo sportello presenta all’interno una guarnizione in gomma che garantisce la protezione dall’acqua.
La nostra prima impressione è decisamente positiva, il prodotto è curato anche nei minimi dettagli.

Accensione e configurazione

Dopo averlo debitamente caricato inserisco la scheda di memoria e lo accendo. Il Rider mi guida passo passo in tutta la fase iniziale di configurazione, le operazioni sono talmente semplici che non ho bisogno di consultare il manuale utente che tra l’altro non abbiamo mai consultato durante tutta la prova.
Finalmente il Rider è configurato e pronto all’uso; posso cominciare a scoprire meglio le sue caratteristiche. Lo schermo è molto luminoso e ben visibile, la maggior parte della superficie utile è occupata dalla mappa visualizzata in modalità “3D” che ho trovato particolarmente riuscita; è comunque possibile passare in qualunque momento alla visualizzazione piatta dall’alto.

Si può, inoltre, modificare lo zoom sulla mappa premendo i due angoli superiori dello schermo, questo permette di modificare il livello di dettaglio anche senza togliere i guanti.
La parte inferiore dello schermo è dedicata alla barra di stato con le informazioni sulla navigazione e sullo strumento; sono presenti una barra indicante il livello del segnale GPS, l’indirizzo corrente, l’ora e, durante la navigazione di un percorso, le indicazioni sulle direzioni da prendere e i dati riassuntivi sul viaggio.

TomTom Rider

Toccando lo schermo si passa al menù del Rider. Il menù è semplice ed intuitivo; è diviso in pagine ognuna delle quali presenta delle grandi icone, una per ogni possibile opzione. Le varie opzioni permettono di accedere alle varie funzionalità del navigatore e alle preferenze.

Preferenze

E’ il momento di giocare un pò con le preferenze del Rider. Innanzitutto noto che è possibile configurare lo schermo per la visione notturna, in questa modalità la luminosità risulta decisamente ridotta evitando il rischio di distrarci dalla guida. Attraverso il menù è possibile anche disattivare la mappa, l’audio, la visualizzazione dei punti di interesse.
Le altre opzioni consentono di configurare il volume degli auricolari, decidere quali informazioni visualizzare nella barra di stato, regolare luminosità e colori della mappa, cambiare voce, lingua dei menù, impostare l’unità di misura, attivare la modalità di funzionamento per mancini, etc, etc. Insomma c’è da perdersi fra tutte le possibilità offerte dal Rider; la notizia positiva è che la configurazione di default fornita dalla casa è perfetta per l’uso normale. Questo permette di cominciare subito ad usarlo in modo efficace, consentendo di scoprire le varie configurazioni aggiuntive in momenti successivi.
Una funzionalità interessante è quella che consente di disabilitare la mappa, sempre o solo al superamento di una determinata velocità; questa modalità è decisamente interessante poiché evita di distrarre l’attenzione dalla guida attirando lo sguardo mentre si è concentrati nell’evitare gli automobilisti invadenti e le buche delle nostre strade.

Collegamento con il telefono cellulare

Una delle funzionalità che decido subito di attivare è il collegamento al cellulare via bluetooth.
Questa connessione ha due scopi; da un lato permette di utilizzare il TomTom Rider come interfaccia di accesso alle funzioni del telefono; così posso rispondere al telefono senza togliere guanti e casco. Naturalmente è meglio essere fermi quando si usa il telefono cellulare.
Il cellulare è anche il punto di accesso ad internet tramite cui il Rider può collegarsi e scaricare, ad esempio, informazioni in tempo reale sul traffico.
Il collegamento del telefono è molto semplice; basta seguire le istruzioni che appaiono sullo schermo. Configurare il Rider per controllare il telefono è molto semplice; basta specificare il modello di telefono posseduto e seguire le istruzioni.

Servizi aggiuntivi

E’ possibile collegare il TomTom Rider al proprio PC tramite il cavo usb fornito in dotazione per aggiornare il software del navigatore (per gli amanti della tecnologia, il Rider usa un versione embedded di Linux), per inserire mappe, itinerari o files contenenti estensioni per il navigatore.
Aggiornare il software è molto semplice; basta seguire le indicazioni fornite sul sito. Anche aggiungere itinerari è facile, è sufficiente copiarli nel navigatore che, in Windows, viene identificato come un disco esterno.
Sul sito è possibile trovare un sacco di informazioni utili sul prodotto. Creando un proprio account e registrando il prodotto inoltre, è possibile accedere a diversi servizi utili, come ad esempio un lungo elenco di ottimi itinerari da fare in moto in tutta Europa, comprare altre mappe (con il navigatore viene fornita solo la mappa dell’Italia), scaricare la posizione degli autovelox (sempre utile quando si viaggia in moto) e altri servizi, la maggior parte a pagamento, resi disponibili per l’utente.

La prima parte del test si conclude qui poichè è giunto il momento di installarlo su una delle nostre moto…a domani!

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