Trionfo in pista per la Honda CB1000F Concept al Tetsuuma 2025

La Honda CB1000F Concept domina il Tetsuuma 2025 con due versioni in gara: successi per Maruyama e Ukawa, nuovo record al HSR Kyushu e indicazioni chiare per la versione di serie.

Trionfo in pista per la Honda CB1000F Concept al Tetsuuma 2025
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 26 set 2025

Il debutto in pista della Honda CB1000F Concept non ha lasciato spazio a dubbi: la nuova naked retrò della casa giapponese si è imposta con autorità, conquistando pubblico e addetti ai lavori durante l’attesissimo evento Tetsuuma 2025 sul circuito HSR Kyushu. Oltre a centrare la vittoria nella sua categoria, la concept ha stabilito un nuovo record della pista, confermando che dietro il suo design classico si cela una personalità profondamente sportiva e contemporanea. Un risultato che, come sottolineato dai portavoce Honda, rappresenta una conferma entusiasmante delle potenzialità del progetto.

La giornata di test agonistici ha visto protagoniste due configurazioni distinte della CB1000F: la versione “Kai”, leggermente rivista rispetto al modello di serie, e una variante spiccatamente racing sviluppata in collaborazione con Moriwaki Engineering. Questa doppia anima della moto è stata il vero filo conduttore dell’evento, dimostrando come la piattaforma sia in grado di soddisfare sia chi cerca una naked versatile per l’uso quotidiano, sia gli appassionati di prestazioni pure.

A salire per primo in sella alla Kai è stato Hiroshi Maruyama, impegnato nella categoria Iron Sport, riservata a moto con telaio in acciaio. La “Kai” ha stupito per la sua adattabilità: dopo aver conquistato la semifinale su pista bagnata, si è ripetuta anche nella finale sull’asciutto, confermando una sorprendente versatilità. Gli interventi tecnici sono stati minimi e mirati: scarico con terminale ovale, piccolo cupolino, ammortizzatore di sterzo e dettagli in carbonio. Degno di nota il fatto che sella e pedane siano rimaste originali, a dimostrazione di un equilibrio già raggiunto dalla base della CB1000F.

Completamente differente l’approccio adottato da Moriwaki Engineering per la versione racing, affidata all’esperto Tohru Ukawa nella categoria Iron Expert. In questa configurazione, la moto si è trasformata in una vera macchina da competizione: sospensioni Nitron, freni Brembo GP4-MS, scarico Moriwaki Blade, cerchi OZ Racing e appendici aerodinamiche sono solo alcune delle modifiche che hanno permesso a Ukawa di dominare la scena. Pole position conquistata con oltre due secondi di vantaggio e vittoria netta in entrambe le manche, distanziando gli avversari di più di sei secondi. Il nuovo record della pista rappresenta la perfetta sintesi tra innovazione tecnica e tradizione sportiva.

Per Honda, questi risultati non sono solo motivo di orgoglio, ma rappresentano una precisa strategia di posizionamento: la CB1000F, attesa per il 2026, punta a essere una moto poliedrica, in grado di accontentare sia i motociclisti urbani sia gli amanti della pista. L’annunciata partecipazione alla 8 Ore di Suzuka, accanto alla storica RCB1000, e la collaborazione con Moriwaki Engineering sottolineano il legame con la gloriosa tradizione racing delle CB degli anni ’80, senza però sacrificare l’accessibilità e la personalizzazione del modello di serie.

Dal punto di vista commerciale, la casa giapponese sembra voler proporre una piattaforma facilmente personalizzabile, ideale sia per chi desidera una naked dal fascino classico per l’uso quotidiano, sia per chi vuole partire da una base solida per realizzare una sportiva di alto livello. Questa doppia anima dovrebbe ampliare il bacino di potenziali clienti, offrendo un prodotto in grado di adattarsi a esigenze e gusti differenti.

Gli esperti presenti al Tetsuuma 2025 hanno sottolineato come i successi ottenuti in pista abbiano rafforzato la credibilità della Honda CB1000F Concept: le prestazioni non sono il frutto di un semplice esercizio di stile, ma testimoniano una reale attenzione all’ingegneria e alla dinamica di guida. Per Moriwaki Engineering, questa partnership rappresenta un’importante occasione di visibilità e un richiamo alla storica collaborazione con Honda.

Rimangono tuttavia alcuni interrogativi destinati ad alimentare l’attesa degli appassionati: quali elementi della concept bike sopravviveranno nella versione definitiva? Come verrà gestito il delicato equilibrio tra look retrò e tecnologia moderna? E fino a che punto sarà possibile personalizzare la moto senza compromettere affidabilità e sicurezza? Le risposte arriveranno solo con la presentazione delle specifiche ufficiali, prevista poco prima del lancio nel 2026.

Nel frattempo, il debutto vincente della Honda CB1000F Concept in gara ha sicuramente acceso i riflettori su una naked che promette di unire la bellezza del design classico con performance all’altezza delle aspettative più moderne. Un connubio che, se confermato anche nella versione di serie, potrebbe davvero segnare un nuovo riferimento nel segmento delle naked sportive.

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