KTM brevetta compressore ibrido scroll per moto: addio al turbo lag?

KTM ha depositato un brevetto per un compressore ibrido scroll che unisce motore elettrico e azionamento meccanico per ridurre turbo lag, migliorare consumi e contenere emissioni.

KTM brevetta compressore ibrido scroll per moto: addio al turbo lag?
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 26 set 2025

Nel panorama delle due ruote, si sta assistendo a una rivoluzione silenziosa che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui viviamo le prestazioni delle moto: stiamo parlando dell’ultima frontiera tecnologica messa a punto da KTM. La casa austriaca, da sempre all’avanguardia nella ricerca di soluzioni innovative, ha depositato un brevetto che promette di risolvere uno dei problemi più annosi dei motori sovralimentati: il temuto turbo lag. Ma non si tratta solo di reattività: la nuova tecnologia mira a migliorare l’efficienza globale e a rendere i propulsori termici più puliti, senza sacrificare il piacere di guida.

Il cuore di questa innovazione risiede in un compressore ibrido che abbina il meglio di due mondi: l’azione di un motore elettrico ausiliario e la potenza meccanica tradizionale. In pratica, il sistema sviluppato da KTM utilizza un sofisticato compressore scroll, noto per la sua compattezza e la silenziosità operativa, che viene azionato in modo intelligente a seconda delle esigenze di guida. Quando il motore gira a bassi regimi e i classici turbocompressori soffrono di ritardi nella risposta, entra in gioco la componente elettrica, garantendo una spinta immediata e senza esitazioni.

La vera forza di questa soluzione risiede nella sua sovralimentazione adattiva. Il dispositivo, infatti, può funzionare in modalità completamente elettrica ai bassi giri, grazie a un motore dedicato che prende il controllo del compressore scroll. Non appena il regime di rotazione aumenta e la richiesta di potenza diventa più elevata, una frizione elettronica si attiva collegando il compressore direttamente all’albero motore. In questo modo, la transizione tra le due modalità avviene in modo fluido e impercettibile per il pilota, assicurando una coppia costante e una risposta sempre pronta in ogni condizione.

Un aspetto particolarmente interessante del brevetto KTM è la sua versatilità: il sistema è stato progettato per adattarsi a motori di diversa cilindrata e configurazione, con un’attenzione speciale ai propulsori di piccola e media cilindrata. In questi segmenti, infatti, i benefici in termini di coppia ai bassi regimi e riduzione del turbo lag sarebbero ancora più evidenti, come dimostra l’applicazione prototipale su un monocilindrico da enduro illustrata nei documenti ufficiali.

Il compressore ibrido scelto da KTM non è solo un esercizio di stile ingegneristico, ma una risposta concreta alle sfide che il settore motociclistico si trova ad affrontare. Con normative sulle emissioni sempre più stringenti e la necessità di mantenere competitive le motorizzazioni tradizionali, l’integrazione di soluzioni ibride di sovralimentazione potrebbe rappresentare un punto di svolta. Il sistema promette di offrire un equilibrio ideale tra prestazioni, efficienza e rispetto ambientale, rispondendo alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Naturalmente, l’introduzione di una tecnologia così avanzata non è priva di criticità. L’aumento della complessità tecnica comporta inevitabilmente interrogativi su costi, affidabilità e peso aggiuntivo. È lecito aspettarsi che, almeno in una fase iniziale, questa innovazione venga riservata a modelli di fascia alta o a prototipi destinati alle competizioni, dove il vantaggio prestazionale può giustificare investimenti più elevati. Solo in un secondo momento, e in caso di riscontri positivi, potremmo assistere a una diffusione verso modelli più accessibili e sensibili al fattore prezzo.

Al momento, KTM non ha ancora rilasciato dettagli ufficiali sulle tempistiche di commercializzazione della nuova tecnologia. Tuttavia, il deposito del brevetto e la descrizione dettagliata delle sue applicazioni lasciano intendere che la fase di sviluppo sia già in stato avanzato. Se i test confermeranno le aspettative, i primi modelli equipaggiati con il compressore ibrido potrebbero arrivare sul mercato nel giro di pochi anni, segnando un passo importante verso la modernizzazione del settore.

Questa evoluzione rappresenta molto più di un semplice aggiornamento tecnico: è la testimonianza di una tendenza ormai consolidata verso l’integrazione tra meccanica tradizionale ed elettronica avanzata. Il percorso intrapreso da KTM mira a coniugare in modo armonico le esigenze di performance, sostenibilità ambientale e piacere di guida, rispondendo alle aspettative sempre più elevate dei motociclisti contemporanei. In un contesto in cui l’innovazione è la chiave per rimanere competitivi, il compressore scroll ibrido si candida a diventare un punto di riferimento per il futuro delle due ruote.

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