MV Agusta chiude il Centro Ricerche Castiglioni

MV Agusta chiude il Centro Ricerche Castiglioni, simbolo del design motociclistico, e trasferisce il cuore creativo a Varese per un futuro innovativo.

MV Agusta chiude il Centro Ricerche Castiglioni
F C
Fabio Chiarani
Pubblicato il 9 mag 2025

Il celebre marchio italiano MV Agusta sta attraversando una fase di trasformazione strategica significativa. La decisione di chiudere il leggendario Centro Ricerche Castiglioni (CRC) di San Marino rappresenta un punto di svolta per l’azienda, che mira a consolidare le sue attività di design motociclistico presso la sede principale di Varese. Questa scelta riflette un chiaro intento di riorganizzazione e di concentrazione delle risorse creative, abbandonando una struttura che, dal 1993, è stata un simbolo di eccellenza nel settore.

Il CRC ha avuto un ruolo centrale nella ridefinizione dell’estetica e della tecnica delle due ruote, grazie soprattutto all’influenza del geniale Massimo Tamburini. Questo visionario ha firmato autentici capolavori come la Ducati 916, la MV Agusta F4 750 e la Brutale 750, modelli che hanno fissato nuovi standard nel design e nella performance motociclistica. La sua collaborazione con Claudio Castiglioni è stata cruciale: Castiglioni ha fornito il supporto finanziario necessario per trasformare le idee rivoluzionarie di Tamburini in motociclette iconiche.

Dopo il ritiro di Tamburini per motivi di salute, il testimone è passato ad Adrian Morton, che ha continuato a onorare questa tradizione con creazioni straordinarie come la MV Agusta Superveloce 800. Nonostante la chiusura del CRC, l’azienda ha dichiarato di voler preservare il patrimonio di competenze e creatività sviluppato negli anni, trasferendo queste qualità alla nuova sede.

MV Agusta, una mossa strategica?

La ristrutturazione coincide con un momento di riflessione strategica per MV Agusta, ora completamente controllata dalla famiglia Sardarov. La separazione da KTM, altro importante attore del settore, fa parte di una visione più ampia che punta a focalizzarsi esclusivamente sul brand MV Agusta, lasciando alle spalle collaborazioni e strutture non più in linea con la nuova direzione aziendale.

Il trasferimento a Varese non è solo un cambiamento logistico, ma anche un tentativo di rinnovare lo spirito innovativo che ha caratterizzato il CRC. In un mercato motociclistico sempre più competitivo, MV Agusta affronta la sfida di mantenere la sua reputazione come simbolo di eccellenza italiana, continuando a creare modelli che combinano tradizione e innovazione.

Gli appassionati e gli esperti del settore osservano con interesse questa transizione. La speranza è che, nonostante i cambiamenti, MV Agusta possa continuare a scrivere nuovi capitoli della sua storia prestigiosa, proponendo motociclette che incarnano il perfetto equilibrio tra arte e ingegneria. La chiusura del CRC segna la fine di un’era, ma anche l’inizio di un percorso che promette di mantenere vivo il sogno di eccellenza e innovazione che ha sempre contraddistinto il marchio.

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