Brotherhood Ride Royal Marines: 2.670 km per la salute mentale militare

Ex Royal Marines percorrono 2.670 km con una Royal Enfield Interceptor 650 per sensibilizzare sulla salute mentale e raccogliere fondi.

Brotherhood Ride Royal Marines: 2.670 km per la salute mentale militare
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 18 set 2025

Un viaggio che sfida il silenzio e abbatte le barriere: quattro ex Royal Marines si sono messi in sella per percorrere 2.670 chilometri attraverso il Regno Unito, unendo la passione per le due ruote alla volontà di combattere lo stigma che ancora oggi circonda la salute mentale tra i militari. L’impresa, ribattezzata Brotherhood Ride, è molto più di una semplice raccolta fondi: è un vero e proprio grido d’aiuto rivolto a una comunità che spesso fatica ad ammettere le proprie fragilità.

La storia inizia dal centro di addestramento di Lympstone, punto di partenza di questa straordinaria avventura che ha attraversato ogni singola unità dei Royal Marines britannici. In sella a una Royal Enfield Interceptor 650 battezzata “Bootneck II”, Aldo Kane e Paul White hanno guidato il gruppo, mentre Al Chambers MBE e Billy Perham hanno fornito il supporto logistico lungo il percorso. Sei giorni intensi, scanditi da tappe simboliche e da incontri significativi, durante i quali la moto si è trasformata in un veicolo di speranza e dialogo.

Ad ogni fermata, i partecipanti hanno raccolto lettere firmate dai comandanti delle unità e targhe commemorative, cimeli che al termine del viaggio saranno messi all’asta insieme alla protagonista dell’impresa: la Royal Enfield Interceptor 650. Questo evento rappresenta il cuore pulsante della raccolta fondi, che punta a raggiungere almeno 80.000 sterline a favore della Royal Marines Charity. Ma, come sottolinea Aldo Kane, “non si tratta solo di raccogliere fondi. Si tratta di creare consapevolezza, di avviare conversazioni che potrebbero salvare delle vite”.

La salute mentale resta un tema delicato e troppo spesso trascurato nell’ambiente militare. L’iniziativa della Brotherhood Ride vuole rompere il silenzio, offrendo ai membri delle forze armate un messaggio chiaro: “Va bene non sentirsi bene. Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, anzi, può essere la più grande dimostrazione di forza”, ribadisce Al Chambers. Un invito a superare il pregiudizio e a costruire una cultura di supporto e comprensione reciproca.

L’asta della Royal Enfield Interceptor 650, che si concluderà il 13 novembre, rappresenta uno dei momenti chiave della campagna. Chi si aggiudicherà la moto riceverà anche un casco autografato dai comandanti, una mappa firmata dell’intero percorso e tutte le targhe commemorative raccolte durante il viaggio. A questa iniziativa si aggiunge la Cena di Guildhill, in programma per il 20 novembre, altro evento di punta della raccolta fondi.

La Brotherhood Ride si inserisce nel più ampio progetto “Levantando la Tapa” promosso dalla Royal Marines Association, con l’obiettivo di abbattere i tabù legati alla salute mentale e promuovere un ambiente più aperto e solidale tra i militari. In questo contesto, la scelta della Royal Enfield Interceptor 650 non è casuale: simbolo di affidabilità e tradizione, la moto si è trasformata per sei giorni in ambasciatrice di valori come il coraggio, la resilienza e la fratellanza.

Il viaggio dei Royal Marines dimostra che il vero coraggio non si misura solo sul campo di battaglia, ma anche nella capacità di affrontare le proprie vulnerabilità e di condividerle con gli altri. La Brotherhood Ride ha dato vita a una narrazione nuova, in cui una motocicletta diventa il simbolo di una comunità che non ha paura di chiedere aiuto e di sostenersi a vicenda. Un messaggio potente, destinato a lasciare il segno non solo tra i militari, ma in tutta la società.

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