Home Triumph Street Triple 765 RS: la prova (VIDEO)

Triumph Street Triple 765 RS: la prova (VIDEO)

Rinfresca il look e, soprattutto, rinnova il cuore del motore grazie all’apporto del team tecnicnico impegnato nella fornitura dei motori Moto2 del Motomondiale. 11.900euro il prezzo per tale esclusività

Da pochissimo disponibile nella rete di concessionari ufficiali Triumph, la nuova Speed Triple RS è la golosa evoluzione del modello precedente. La nuova RS cambia qualcosa nel look e soprattutto nella sostanza, regalando importanti novità per il motore che oggi è diretto discendente delle unità impegnate niente meno che nel Motomondiale nella categoria Moto2. Un tre cilindri moderno ed estremamente efficace, che migliora fruibilità e piacere di guida. Il prezzo può sembrare alto, ma le dotazioni di ciclistica ed elettronica giustificano la spesa.

COME E’ FATTA

Bella e curata, la Speed Triple RS è la classica naked dallo spirito racing che muove i propri fondamenti sul concetto tanto caro alla generazione di smanettoni che riconosce come migliore compagna d’avventure la sportiva spogliata dalle carene e dotata di manubrio largo. Un tema molto caro al marchio Triumph che è quasi da considerare come capostipite di questo approccio.

Il carattere estetico appare molto equilibrato e curato nei dettagli. Il nuovo inconfondibile doppio fanale anteriore si fa ancora più velenoso; i due occhioni si allungano e si fanno più minacciosi grazie anche ai led superiori che rendono lo sguardo più accigliato ed aggressivo. Cambiano anche i profili delle fiancatine, del puntale e del codone posteriore ora più importante nell’ingombro, arricchito da convogliatori d’aria ed in perfetta armonia con i volumi della moto.

Non male anche la scelta di dotare la nuova RS degli specchietti retrovisori end-bar ovvero agganciati alla fine del manubrio che regalano quel tocco di special che male non fa… Tutto è molto ben curato a partire dalle finiture superficiali, le grafiche e i materiali capaci di dare una sempre ottima sensazione di qualità. Triumph sta sempre di più consolidando la propria immagine di marchio premium e, grazie a queste attenzioni, sembra che ci stia riuscendo egregiamente.

Eppure il motore è il piatto forte di questa versione. Se per la sorella Street Triple S la cilindrata rimane ferma ai 660cc, come per la versione del 2017, grazie all’incremento di corsa ed alesaggio, l’RS offre una cilindrata di 765cc, quanto basta per garantire un pò di birra in più… Ma con il MY2020 l’RS eredita il lavoro di affinamento prestazionale elaborato dal Team Moto2 impegnato nella fornitura dei motori del Motomondiale; uno stato d’eccellenza che regala alcune modifiche importanti.

Il lavoro di affinamento ha interessato nuove lavorazioni meccaniche per l’albero motore e l’introduzione di nuovi e più leggeri alberi a camme, il tutto al fine di alleggerire le masse in movimento garantendo così una maggiore reattività ad ogni manata sul comando del gas, rigorosamente ride by wire.

Con queste accortezze la nuova RS conquista 2Nm sul valore di coppia massima che raggiunge quindi i 79Nm a 9.350giri ovvero ad un regime più basso di ben 1.650giri rispetto alla versione del 2017. Non male davvero visto che la coppia un tantino troppo spostata verso gli alti regimi era un piccolo neo della precedente versione, soprattutto durante la guida su strada. In fatto di potenza massima rimangono invece invariati i 123cv sprigionati a 11.750giri.

Il reparto elettronico vede ben cinque riding mode capaci di accontentare ogni esigenza, dalla Rain che limita la potenza a 100cv addolcendo anche l’erogazione, fino alla mappa totalmente personalizzabile da parte del pilota. Il tutto selezionabile attraverso un nuovissimo cruscotto TFT che però risulta un pò disordinato nella grafica. Fiore all’occhiello di questa RS è infine l’introduzione di un cambio elettronico sia in salita sia in discesa di rapporto. Bravi.

Nessuna novità per telaio che rimane un doppio trave in alluminio e per il forcellone posteriore. Assolutamente inebrianti le pinze monoblocco Brembo M50 così come la pompa Brembo ad interasse variabile. Da rilevare che con questo MY2020 l’ABS non è più disinseribile, il che può disturbare chi, giustamente, vorrebbe utilizzare la moto in pista.

Per le sospensioni non si scherza visto che al posteriore lavora un mono Ohlins STX40 mentre all’anteriore una forcella Showa BTS, il tutto naturalmente regolabile nei freni idraulici e nel precario delle molle.

La nuova Street Triple RS è disponibile in sole due colorazioni, Matt Jet Black, un bel nero con grafiche gialle, oppure il Silver Ice, un grigio molto elegante e grafiche rosse. Il tutto ad un prezzo di 11.900,00euro, un costo adeguato soprattutto considerando le dotazioni ciclistiche ed elettroniche e le caratteristiche generali di un modello davvero unico nella sua categoria. Poi… se uno volesse abbassare l’asticella può sempre considerare la Street Triple nella versione S, più abbordabile, ma priva del ben di Dio di questa RS.

COME VA


Il primo impatto è di quelli che lascia il segno. E’ immediatamente chiara la sensazione di trovarsi a bordo di una moto sportiva; il busto ben inclinato in avanti, le pedane perfettamente alte e arretrate. Pur non essendo mai scomoda, l’RS offre uno spirito racing molto gustoso ed appagante.

Anche il sound graffiante e profondo che esce dal terminale di scarico mette subito in chiaro di quale pasta sia fatta questa piccola canaglia. Insomma… la voglia di infilare la prima marcia e iniziare a vivere questa esperienza non manca di certo.

In città emerge subito la rigidità dell’insieme sospensioni e telaio. Sullo sconnesso metropolitano si soffre un pò visto che le asperità vengono trasmesse al pilota senza troppi filtri. E’ la classica moto che ti sussurra incessantemente “portami fuori, dai che ci divertiamo…”. In effetti è sufficiente uscire dalla città per iniziare la festa.

Il motore è semplicemente inebriante. L’erogazione, che in questa versione è probabilmente la novità più profonda e significativa, è molto più che ottima. C’è tanta coppia subito, fin dai 5/6.000mila giri spinge forte e l’appagamento dei sensi è una costante di questa versione. Potete decidere di insistere con il gas oppure snocciolare le marce e vi ritroverete in ogni caso con una bel sorriso stampato in faccia.

Complice indiscusso il cambio elettronico, davvero perfetto e con la novità di poter essere sfruttato anche in scalata. Per quest’ultimo aspetto il sistema porta i giri motore a livello corretto del rapporto inferiore con il risultato che l’esercizio frena-scala-inserisci in curva è puro piacere.

Da segnalare che la grafica del contagiri, nonostante le molteplici alternative selezionabili, è quasi sempre pessima, quindi è stato per me difficile leggere con precisione i giri “buoni”. Non che su strada questo sia un grosso problema, ma nell’ipotesi di un utilizzo in pista, avere un riferimento immediato e preciso sui giri motore aiuta.

In fatto di agilità questa Street RS è assolutamente fantastica. E’ facile, divertente e precisissima in ogni traiettoria. Sullo stretto si lascia sbattere da una parta all’altra senza fatica e con l’autorevolezza di un bilanciamento dei pesi davvero perfetto, non troppo spinto sull’anteriore ma nemmeno seduto sul posteriore.

Sul veloce è precisa ed efficace; dove la metti sta. In questo senso le sospensioni, fanno un gran bel lavoro. Infine la frenata: granitica… potente quanto modulabile, consente alla RS decelerazioni fulminee. Solo la regolazione micrometrica della leva del freno anteriore è un tantino scarsa, ma nel complesso è un impianto da dieci e lode considerando anche l’ottimo feeling sulla leva del freno posteriore.

Triumph Street triple RS: scheda tecnica


Motore: tre cilindri in linea , 4 valvole per cilindro, Euro5
Alesaggio / corsa: 77.99mm x 53,4mm 
Cilindrata: 765cc
Potenza massima: 123cv a 11.750 giri/min
Coppia massima: 79Nm a 9.350 giri/min
Rapporto di compressione: 12,54:1
Iniezione: iniezione elettronica
Cambio: 6 marce con Triumph Shift Assist
Telaio: Doppio trave in lega di alluminio
Interasse: 1.405mm
Forcella: a steli rovesciati da 41mm completamente regolabile
Escursione forcella: 115mm
Sosp. post.: mono ammortizzatore Ohlins STX40 completamente regolabile
Escursione ruota post.: 131mm
Freni ant.: doppio disco da 310mm pinze a 4 pist. ABS
Freni post.: disco da 220mm pinza flottante a 1 pist. ABS
Peso a secco: 166 kg
Capacità del serbatoio: 17,4 litri
Prezzo: 11.900 euro f.c

Abbigliamento utilizzato
Casco: Momodesign Hornet
Giacca: Alpinestars Andes Pro Drystar
Pantaloni: Vanucci Jeans Cordura
Guanti: Alpinestars Equinox Outdry Glove
Scarpe: Vanucci Tifoso VTS 4

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