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Beta RR Enduro MY 2019: primo contatto

Il 2019 segna l’arrivo della RR 200 2T in gamma Beta. Per il resto, le altre cilindrate si riconfermano e ricevono migliorie tecniche che le rendono ancora più performanti e pronte a tutto!

Anche quest’anno, Betamotor rinnova la gamma Enduro con i nuovi modelli RR che col tempo hanno raggiunto importanti traguardi tenici volti a migliorare le prestazioni di queste moto off-road praticamente pronto-gara. Oltre ad aver apportato tali migliorie, in casa Beta hanno ben pensato di introdurre una nuova cilindrata nella gamma due tempi.

Per il 2019 arriva infatti la nuova RR 200 2t, che va ad affiancare la sorellina ottavo di litro. La gamma due tempi è dunque più completa ed è composta dalle cilindrate 125, 200, 250 e 300. Per la gamma quattro tempi rimangono invariate le cilindrate rispetto allo scorso anno. Troviamo quindi la 350, 390, 430 e 480.

Le ha testate per noi il nostro collaboratore Antonio Righeschi in Toscana, all’interno di un tracciato appositamente studiato per testare a fondo le caratteristiche di ogni singolo modello. La gamma intera è già disponibile presso i concessionari, bisognerà aspettare ottobre 2018 per l’arrivo della RR 200 2t. I prezzi rimangono invariati rispetto allo scorso anno, lieve rialzo solo per la 125.

RR Enduro 125 (2T): da 7990 €
RR Enduro 200 (2T): non dichiarato
RR Enduro 250 (2T): 8190 €
RR Enduro 350 (4T): 8990 €
RR Enduro 390 (4T): 8990 €
RR Enduro 430 (4T): 9090 €
RR Enduro 480 (4T): 9190 €

Beta RR Enduro 2019: come sono fatte

Partiamo dalla gamma 2 tempi parlando innanzitutto del propulsore. Il compattissimo motore vanta adesso una nuova centralina in grado di garantire una scintilla più potente ad alto regime migliorandone combustione e prestazioni. Maggiorato il diametro dell’attuatore frizione per un comando più morbido e dosabile.

Il sistema di apertura della valvola allo scarico BPV sul 300 è stato migliorato permettendo un’erogazione estremamente lineare così da rendere il motore performante e facile da usare anche nelle condizioni più estreme. Sempre sul 300 viene fornito un kit molle di contrasto unità centrifuga BPV per incrementare le prestazioni ai medio-alti regimi, ottenendo così un’erogazione decisamente più decisa e corposa. Sulla 125 arriva un coperchio frizione più rigido e sulle 250 e 300 una nuova espansione che assicura un incremento delle prestazioni su tutto l’arco di utilizzo del motore.

Il reparto propulsori della gamma 4 tempi riceve invece un nuovo comando del gas progettato da Domino esclusivamente per Beta, accessorio che consente di migliorare la risposta del motore alle piccole aperture permettendo di gestire in modo ottimale la trazione anche nelle condizioni più difficili. Sono state poi introdotte di conseguenza nuove mappe per una migliore gestione del nuovo comando del gas e tutti i modelli ricevono l’attuatore frizione maggiorato.

Per quanto riguarda invece la parte ciclistica, su entrambe le motorizzazioni troviamo la nuova forcella ZF da 48 mm dotata del nuovo sistema di regolazione che permette di posizionare i registri di compressione, estensione e precarico molla sul tappo superiore della forcella, quindi raggiungibili rimanendo seduti sul veicolo e senza l’utilizzo di attrezzi.

Questa pratica e prestante forcella è inoltre dotata di un nuovo sistema di tamponamento che garantisce una maggiore stabilità ed un fodero con anodizzazione speciale che ne migliora molto la scorrevolezza e la resistenza all’usura. I piedini forcella sono più rigidi e leggeri.

Al posteriore troviamo un ammortizzatore ZF completamente ridisegnato. È adesso dotato di un pistone da 46 mm ø, è stato ridotto negli ingombri ed è più leggero di circa 300 g. Il nuovo pistone garantisce una perfetta stabilità di funzionamento al variare delle temperature dell’olio ed una migliore sensibilità a tutto beneficio del comfort e della trazione.

Ridisegnata anche la basetta superiore ed il serbatoio di espansione per razionalizzare e ridurre al massimo peso ed ingombri. Nuova la molla, anch’essa più leggera. Tutte le moto ricevono grafiche e colori aggiornate.

Beta RR 200 2T 2019: com’è fatta

La 125 2t, introdotta lo scorso anno, ha fatto da base per la creazione di questo nuova cilindrata. Il telaio in cromo molibdeno con struttura a doppia culla sdoppiata sopra la luce di scarico, è stato progettato per le piccole cubature rivedendone le quote principali e garantendo un ottimale posizionamento del motore.

Anche il propulsore è di derivazione 125, ed è caratterizzato da un lay-out specifico e particolare, volto ad ottimizzare la distribuzione delle masse e la fluidodinamica. Questo modello, grazie alle dimensioni e pesi contenuti e all’introduzione del miscelatore automatico e dell’avviamento elettrico, mira ad essere la moto ideale per l’amatore che predilige l’enduro non proprio estremo e cerca il giusto compromesso tra peso e potenza.

Questo nuovo modello entrerà in produzione in autunno. La Casa di Rignano sull’Arno si è concentrata sul motore ma, in particolare, sulla ciclistica. Anche la nuova 200 2T sarà equipaggiata con le nuove sospensioni ZF che segnano un importante passo in avanti rispetto al passato!

Beta gamma RR Enduro 2019: come vanno

Partiamo dalla “piccolina” di casa, ovvero la RR 125 che abbiamo avuto il piacere di conoscere lo scorso anno. I suoi punti di forza sono la leggerezza e la maneggevolezza, il tutto associato ad un propulsore brillante. Rispetto allo scorso anno si fanno notare le migliorie tecniche apportate, sopratutto sul reparto sospensioni.

Per divertirsi davvero bisogna far girare in alto il mono due tempi, dopodiché si può contare su una guida repentina e molto dinamica che richiede non troppo impegno fisico. Ideale per chi inizia ma anche per chi è già più avanti con l’età e cerca un mezzo leggero e non eccessivamente performante.

Chi invece è alla ricerca di una moto leggera ma dotata di un po’ di pepe in più può contare sulle prestazioni della nuova arrivata, ovvero la RR 200 2T. Grazie a quote, peso e dimensioni derivanti dalla sorella minore, la RR 200 2T vanta quel pelo di carattere in più che si avverte leggermente più in basso.

Certo, la differenza tra 125 e 200 non è abissale, ma consente da un lato agli utenti di scegliere la moto più adatta alle proprie esigenze, dall’altro alla Casa di Rignano sull’Arno di ampliare gamma e mercato. Ottime anche qui le sospensioni pluri-regolabili: trovare la giusta taratura è molto semplice e, rispetto all’anno scorso, si avverte un feedback ancor più ottimale, specialmente all’anteriore!

Chi possiede una 250 2T non può non apprezzare il carattere della RR 250 2019. Migliorata, specialmente nella ciclistica, rispetto allo scorso anno, mentre il motore si riconferma il giusto compromesso per chi ama il mondo due tempi: buon tiro anche in basso e tanta coppia per divertirsi sopratutto sul tecnico.

La differenza la si avverte in sella alla RR 300 2T: i rapporti sono più lunghi e le consentono di ottenere ottime performances sul misto e in mulattiera. Abbiamo testato due diversi modelli con una diversa valvola allo scarico. Il feedback derivante dalla 300 con valvola standard lo si può descrivere come una necessità di una leggera spinta in più quando si è a metà gas. Meglio aumentare la marcia e aspettare giusto una frazione di secondo che arrivi la botta di potenza che ci si aspetta!

Sulle moto della gamma 4 tempi si apprezza molto la presenza della doppia mappatura DRY/RAIN. La 350 la conosciamo molto bene: tanto maneggevole e con un motore al quale si può richiedere di essere mansueto o scatenato, a seconda delle proprie capacità. Il giusto compromesso peso/potenza (secondo noi) lo si trova in sella alla RR 390. Notevole la risposta del gas grazie al nuovo comando che rende la gestione della trazione molto più fluida e precisa.

Il propulsore ha un tiro ottimo che le consente di giocarsela bene anche nel tecnico. È sempre pronto e mai scorbutico, la si guida agilmente e le nuove sospensioni la rendono ancor più precisa anche quando il fondo si fa veramente impervio e sconnesso. Notevole l’allungo sulla RR 430, una moto che da il meglio di se quando le curve cominciano ad essere più ampie e si necessita di potenza costante e più coppia.

La RR 480 è infine la moto che richiede maggiore esperienza. Potenza e coppia sono veramente elevate, in un fettucciato misto, stretto e corto bisognava affidarsi alla mappa RAIN (più “tranquilla”) per evitare un precoce affaticamento fisico. Sul lungo da il meglio di se e vanta stabilità e direzionalità notevoli. È una moto completa ma ci vogliono “fiato e coraggio” per spingerla al limite!

Beta RR 200 2T: scheda tecnica

CICLISTICA
Telaio Acciaio al molibdeno con doppia culla sdoppiata sopra luce scarico
Interasse 1477 mm
Lunghezza massima 2167 mm
Larghezza massima 807 mm
Altezza massima da terra 1270 mm
Altezza sella 930 mm
Luce terra 325 mm
Altezza pedane poggiapiedi 410 mm
Peso a secco 97,5kg (anteriore 47,5 kg; posteriore 50,0 kg)
Capacità serbatoio 8,5 l.
Riserva 1,5 l.
Capacità circuito di raffreddamento 1,3 l.
Sospensione anteriore Forcella idraulica a steli rovesciati (steli ø 48 mm)
Sospensione posteriore Monoammortizzatore con leveraggio progressivo
Corsa ammortizzatore 135 mm
Escursione ruota anteriore 295 mm
Escursione ruota posteriore 290 mm
Freno anteriore Disco wave ø260 mm e pinza flottante doppio pistoncino
Freno posteriore Disco wave ø240 mm pinza flottante mono pistoncino
Cerchio anteriore 21 x 1,6 – 36 fori
Cerchio posteriore 18 x 1,85 – 36 fori
Copertura anteriore 90/90 – 21
Copertura posteriore 140/80 -18

MOTORE
Tipo Monocilindrico 2 tempi, raffreddato a liquido
Alesaggio 62 mm
Corsa 63 mm
Cilindrata totale 190.2 cc
Rapporto di compressione 13,5:1
Valvola scarico sistema BPV
Avviamento elettrico
Accensione AC Kokusan – CDI digitale
Candela NGK BR8ECM
Sistema aspirazione lamellare nel carter
Lubrificazione separata con pompa olio elettronica
Carburatore Keihin PWK 36
Frizione dischi multipli in bagno d’olio con architettura invertita
Trasmissione primaria Z.23/73
Cambio 6 marce
Trasmissione secondaria a catena
Olio cambio SAE 10W/40

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