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20.000 Pieghe 2018: sulle dolomiti con la Honda CB1000R 2018

La 20.000 Pieghe compie 10 anni! In questa edizione il numero di partecipanti ha battuto ogni record. A giocarci il titolo sulle Dolomiti ci siamo anche noi in sella alla Honda CB1000R + 2018!

La decima edizione della 20.000 Pieghe è un appuntamento al quale Motoblog non poteva assolutamente mancare! Siamo infatti l’unica testata giornalistica ad aver partecipato consecutivamente a tutte le edizioni di questo fantastico appuntamento. Dopo le vittorie ottenute nel 2015 e nel 2017, siamo tornati in sella per trascorrere tre stupende giornate in compagnia della nuova Honda CB1000R+ 2018. La Neo Sports Café della casa Alata non sarà certo nata per le lunghe tratte, ma sul misto stretto sa come farti divertire!

Quest’anno la carovana di moto è tornata (come per il 2014) sulle splendide Dolomiti, un continuo sali-scendi tra passi strettissimi, asfalto quasi da pista e panorami mozzafiato. Lo scorso anno abbiamo affrontato il versante occidentale del Nord-Italia varcando addirittura il confine con la Francia, battendo alcuni tra i più bei passi alpini della zona, il tutto in sella alla futuristica Honda X-ADV.

Per la decima edizione, la 20.000 Pieghe ha registrato un record d’iscritti, l’organizzazione è stata costretta a chiudere le iscrizioni dopo aver raggiunto la quota massima stabilita pari a 140 piloti. Sono state inoltre create delle liste d’attesa per coloro arrivati in ritardo e che speravano nel ritiro anticipato di qualche altro pilota. Tante donne anche quest’anno in sella a moto più o meno impegnative, tanti riconoscimenti per i “Pionieri” che hanno partecipato a tutte le edizioni e riconoscimenti anche per chi ha già vinto le passate edizioni.

20.000 Pieghe: cos’è?

La 20.000 Pieghe è tra i raid motociclistici più prestigiosi e conosciuti d’Italia. È organizzata dal Motoclub Motolampeggio e si svolge interamente su strade asfaltate. La formula si avvicina molto al concetto di “caccia al tesoro”, dove il tesoro da scoprire sono le stesse strade per ogni tappa. Il nome si riferisce chiaramente alle numerose “pieghe” che si faranno in sella alla propria moto lungo oltre 1.100 km tra strade stupende e passi di montagna mozzafiato.

È una manifestazione aperta a tutti i tipi di moto e scooter purché di cilindrata superiore a 125cc. I partecipanti ricevono la sera prima di ogni tappa un roadbook da interpretare e trasformare in percorso. Quest’anno, la location principale (in località Stava a Tèsero) fungeva da partenza e arrivo di ogni tappa.

Per certificare che il partecipante abbia percorso “la corretta via”, l’organizzazione ha inserito lungo il percorso dei punti d’interesse dove il partecipante doveva scattare un “selfie” ed inviarlo per la verifica. Ogni tappa prevedeva inoltre una “prova speciale”: quest’anno la sfida era percorrere un tratto di strada con la formula “tot. chilometri in tot. minuti”. Tutt’altro che banale! Infine, ogni pilota doveva rispettare una “forchetta oraria” nella quale rientrare a metà e fine giornata, pena la perdita di preziosi punti.

Vince la manifestazione chi ha effettuato il percorso esatto, inviato tutti i selfie, rispettato i controlli orari e ha effettuato una brillante prova speciale. Scopriamo dunque com’è andata!

20.000 Pieghe 2018: le tre tappe

La prima tappa “Dolomiti Classiche” ci ha permesso di godere di panorami e strade stupende che si estendono su e giù per questa straordinaria catena montuosa che tutto il mondo ci invidia! 303,2 i chilometri effettuati, tra controlli transito, controlli orari e prove speciali, senza tralasciare la parte più “gustosa”, ovvero le prelibatezze tipiche di questi luoghi assaggiate tra un passo e l’altro!

La seconda tappa, denominata “Alto Adige”, prevedeva un totale di 305 chilometri in un circuito “a margherita”. Abbiamo aggirato Bolzano attraversando altri passi di montagna tra i quali Passo Mendola, Passo delle Palade e Passo Nigra. Il meteo stupendo ha fatto in modo che godessimo appieno dei paesaggi e dei colori che ci circondavano. Immancabile la sosta su a Sarnico, dopo aver percorso il passo Pennes!

La terza tappa ed ultima tappa “Trentino” ci ha invece visti impegnati in un ultimo percorso “a margherita” lungo altri 300 km. Dal passo di Lavazè giù per la Val di Fiemme per poi raggiungere il passo Manghen e poi di nuovo giù verso Folgaria. Salita sul monte Bondone e discesa verso Trento tra le magnifiche curve e tornanti di questo lungo tratto che si estende alle spalle del capoluogo. Il rientro verso Tèsero ci ha riportati sulla Val di Fiemme dove un meraviglioso manto stradale ci ha permesso di concludere al meglio questa decima edizione di una manifestazione alla quale Motoblog partecipa fin dall’inizio!

Rispetto agli scorsi anni, sono cambiate tantissime cose. Quest’anno la nostra categoria, in base al regolamento, non era in lizza per il premio materiale, abbiamo dunque preferito goderci più la strada e i paesaggi piuttosto che concentrarci sulla gara, alla quale abbiamo comunque riservato particolare importanza!

Honda CB1000R+ 2018 @20.000 Pieghe: come va?

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Dopo averci fornito due moto “adventure” nelle due passate edizioni (Africa Twin e X-ADV), Honda Italia ha contribuito a rendere più “briosa” questa decima edizione della 20.000 Pieghe affidandoci una stupenda e fiammante CB1000R+, la Neo Sport Cafè della Casa Alata che ha rapito il cuore di appassionati e non grazie al suo accattivante (ma classico) design e a numeri tutt’altro che…Cafè!

L’ultima naked firmata Honda è infatti dotata del 4 cilindri in linea derivato dalla CBR1000 M.Y. 2006, capace di 145 cv @10.500 rpm e 104 nm di coppia @8.250 rpm. Ciclistica molto raffinata, con sospensioni completamente regolabili e impianto frenante da supersportiva. Immancabile ormai un reparto elettronico di tutto rispetto, che lascia al pilota il pieno controllo su riding mode, traction control, freno motore ed erogazione potenza.

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Non è certo una moto da viaggio con la quale affrontare oltre 300 km al giorno per 3 giorni consecutivi. L’unica nota negativa è la sella troppo rigida, fattore che grava sulle natiche già dopo 100 km. La posizione di guida è molto comoda, visto che lascia il busto del pilota ben eretto nonostante la moto sia molto caricata sull’anteriore.

E poi il divertimento che regala non appena la si lancia tra i tornanti di questi stupendi passi di montagna ripaga questa lieve mancanza di comfort. In pochissimo tempo ci si trova a danzare sulle pedane tra un tornante e l’altro, con in mano un manubrio alto e non eccessivamente largo che consente di disegnare traiettorie quasi perfette e di correggere anche qualche sbavatura!

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L’interasse corto della CB1000R aiuta quando si allunga troppo la staccata: si entra in curva ancora col “freno in mano” puntando l’anteriore verso il punto di corda. Nessun’incertezza, la moto non si scompone e vola via verso il tornante successivo. Molto bene anche la frenata, efficacissima e dotata di un ABS per nulla invasivo. La ruota posteriore saltella leggermente in discesa quando si vuole esagerare in staccata e il nostro cervello entra in modalità ignoranza.

C’è poi il motore, una bomba che esplode dopo gli 8000 giri e che (su questi percorsi e a questo regime) ti consente di utilizzare solo le prime due marce. I rapporti corti di questa Neo Sport Cafè favoriscono invece chi vuol invece tenere un’andatura più moderata e giocare con la velocità del quick-shifter della quale è dotata di serie la versione Plus. Per questo tipo d’andatura un po’ di coppi in più in basso avrebbe reso il tutto più emozionante.

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20.000 Pieghe 2018: la classifica finale

Quest’anno bisogna ammettere che i partecipanti alla 20.000 Pieghe erano molto agguerriti e super competitivi, sia uomini che donne hanno voluto dare il massimo per raggiungere la vetta della classifica. I tempi però, rispetto alle passate edizioni, erano molto più ristretti. Daniele Alessandrini, l’organizzatore della manifestazione, ci ha spiegato che ha preferito rendere più “veloce” ogni singola tappa per consentire ai partecipanti di passare più tempo insieme la sera e godere di tutti i comfort offerti dagli hotel che li ospitavano.

Meno riposo dunque durante i classici spuntini e il doveroso pranzo, ovviamente per chi teneva alla classifica! A trionfare è stato infatti il toscano Francesco La Volpe in sella a una BMW R1200GS, il quale si è imposto al vertice della classifica fin dal primo giorno. Lo seguono sul podio Gianluca Brogelli e Andrea Zanoni.

Nella classifica a squadre trionfano i piloti appartenenti al Motoclub “Giglio Rosso”, tra i quali appunto La Volpe, seguiti da Motoclub Italia e Motoclub Mediterraneo. Isabella Scogliesi vince nella classifica Lady davanti Miriam Orlandi e Tania Nicholle Dyer. Per i Pionieri trionfano Alessandro Coggi, Maurizio Giacomini e Maurizio Mazza. La classifica a coppie vede invece imporsi la coppia Lorenzi-Baldi seguita da Allini-Passamonti e Eros Lodato e Antonella Gallo.

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