Home MotoGP, Jerez: pole-record di Crutchlow su Pedrosa e Zarco. Il ritorno di Lorenzo. Male Rossi

MotoGP, Jerez: pole-record di Crutchlow su Pedrosa e Zarco. Il ritorno di Lorenzo. Male Rossi

Intanto quattro nomi di quattro piloti diversi nelle pole delle prime quattro gare stagionali.

Se si ribalta la classifica dalla top ten, ci si ritrova con Valentino Rossi primo. Ma, tempi alla mano, l’asso pesarese della Yamaha è solo nella casella numero 10 con un gap di oltre sei decimi (+0.614) dalla pole-record (1’37.653) conquistata magistralmente dal funambolico Cal Crutchlow sulla Honda satellite del Team di Lucio Cecchinello.

Già. Soprattutto cose strane oggi in MotoGP a Jerez nella gran caccia del miglior tempo, con non poche sorprese. Che succede? Tante cose, succedono. Dato a Cesare quel che è di Cesare, cioè riconosciuto il valore di un Crutchlow-sorpresa da “0” di Giotto, superbo artista senza un baffo, con gomma media davanti e soffice dietro, sull’infido misto veloce-show dell’Andalusia, un giro secco ma anche un gran passo utile per domani; dato l’applauso a scena aperta per un Dani Pedrosa dolorante e persino commovente (+0.259) su un circuito dove naviga come pesce nella sua acqua (pole nel 2017), c’è intanto una Yamaha in prima fila.

MotoGP, Jerez: pole-record di Crutchlow su Pedrosa e Zarco. Il ritorno di Lorenzo. Male Rossi

Ma non è né quella di Rossi e né quella di Vinales rispettivamente 10° e 11° tempo (+0.628), moto in affanno con le alte temperature, bensì quella satellite-volante di Zarco (+0.303), per sette volte consecutive nella fila che apre le danze. Una sberla dal sapore di beffa per Yamaha, quella del campione francese, indotto a lasciare la Casa dei tre diapason e proiettato verso la Ktm dal 2019 per il veto – così ha detto il manager di Johan – di Rossi.


Così gira la MotoGP. Ancora? Sì. Una seconda fila “impepata” con Lorenzo che ritrova il sorriso, 4° miglior tempo a 13 millesimi dal terzo, primo delle Ducati (+0.316) e davanti a sua maestà Marquez 5° (+0.324), autore di due sbavature ma senza cadute, e a Rins (+0.331) che a sua volta precede l’altra Suzuki di Iannone 7° (+0.334) e la Ducati del leader iridato Dovizioso 8° (+0.376) – oggi così così – costretto al rilancio dalla Q1 così come Vinales.

MotoGP, Jerez: pole-record di Crutchlow su Pedrosa e Zarco. Il ritorno di Lorenzo. Male Rossi

Quindi l’altra Rossa di Petrucci (+0.433) davanti a Rossi, infine Morbidelli 15°. Capito? Honda con il vento in poppa e con il favore del pronostico. Marquez oggi ha evitato di strafare (anche ieri è caduto nelle libere), ma un bottino pieno a Jerez gli permetterebbe di involarsi in classifica generale, specie se Dovizioso restasse invischiato dietro.

Non ci sono ordini di scuderia nella Casa dell’Ala dorata ma difficilmente sarà il fido Pedrosa a ostacolare una possibile fuga di Marc. Tutt’altro discorso per Cal, in cerca di un ambitissimo trionfo 2018. Nella bagarre iniziale c’è da temere l’assalto delle due Suzuki e soprattutto c’è l’incognita di Jorge Lorenzo che darebbe la Luna per un podio a Jerez e non si sa cos’altro per una vittoria.

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Un sogno? Forse. Mai dire mai. Una gara di gran peso che può anche sciogliere i nodi che ancora non permettono la soluzione dei contratti con i due piloti ufficiali della Casa bolognese. E Yamaha? La notte porta consiglio. Con Rossi e Vinales tutto può succedere. Si vedrà. Il resto in cronaca. Gara da non perdere. Start h. 14.

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