MotoGP, Austin: pole-show (con caduta) di Marquez. Iannone in prima fila
E’ questo il Texas! E’ questo il rodeo. E sul cavallo impazzito, il solito Marquez svetta.
Il Cota non si smentisce con le qualifiche della MotoGP dai sapori forti e dai valori tecnico-agonistici da far tremare i polsi e infiammare i cuori. E’ solo la gran battaglia per la griglia di partenza. Ma che battaglia e che show in un circuito old style cui non manca niente, né vento né scrosci d’acqua, neppure le buche di un asfalto che peggio non si può.
E’ questo il Texas! E’ questo il rodeo. E sul cavallo impazzito, il solito Marquez svetta (sesta pole consecutiva!) con un inarrivabile superbissimo 2’03.658, non senza aver poco prima gelato il sangue a tutti, con una gran scivolata fra scintille e fango. Ed è tutto vero. Marquez chiude così il fattaccio d’Argentina lasciando che sia la pista a dettare la legge del più forte.
C’è da sperare che il quasi contatto di Marquez con Vinales – episodio messo sotto investigazione dalla Direzione gara – non abbia conseguenze di nessun tipo. Via alle danze! Taca banda! La banda degli indiavolati avversari di Marquez ci dà dentro nei quattro minuti finali – due giri poco più – certi che il campione del mondo in carica sia oramai vulnerabile.
Ma non è così. Marc rientra in pista e sotto la bandiera a scacchi brucia gli ultimi millimetri di asfalto disponibile fà saltare il cronometro abbattendo con gran violenza e maestria il muro del “due zero quattro”. La festa è finita, per gli altri. Prima casella saldamente occupata. Honda si coccola il suo Marc senza più aggettivi. Yamaha sorride con l’acuto finale del superbo Vinales (+0.406) e – udite!udite! – Suzuki esplode per la prima fila del resuscitato Iannone (+0.551).
A seguire, ancora Yamaha con Zarco che apre la seconda fila su Rossi (+0.571) e su Lorenzo (+0.636). Quindi Crutlow, Dovizioso (+1.207), Pedrosa (+1.305) e Petrucci (+1.400) a chiusura della top ten.
Allora? Facile dire che Marquez parte con i favori del pronostico. Ma per lo spagnolo della Honda sarà tutt’altro che una passeggiata. Marc sa di non dover sbagliare. Iannone diventa outsider di lusso mentre le tre Yamaha dei sempre famelici Vinales, Zarco e Rossi non faranno certo le belle statuine tentando di tutto e di più per non permettere a Marquez di fare la lepre allo start. Rinfrancato Lorenzo, a un filo dai big, che deve però tenere il passo non ostacolando, peraltro, Dovizioso costretto alla gran rimonta.
Una gara spartiacque? Siamo solo ancora all’inizio. Ma dal Cota non si esce come si entra. C’è solo da sperare che le polemiche non prendano il sopravvento sulla realtà della pista.